Care e cari,
sono riuscita, riesco e riuscirò a trovare forme alterne e subalterne di cultura dappertutto: al centro della città, e negli angoli più lontani, più morti, più infrequentabili. Non ho alcun rispetto umano, nessuna falsa dignità, e non soggiaccio ad alcun ricatto. Non ho paura né di meretrici né di pubblicani, e neanche dei violenti di ogni forma e colore. Perché devo, e non voglio fare altro, che continuare semplicemente a essere me stessa: il che significa essere continuamente irriconoscibile. Dimenticare subito i grandi successi e continuare imperterrita, ostinata, eternamente contraria, a pretendere, a volere, a identificarmi col diverso; a scandalizzare; a bestemmiare. Perchè è l'unico modo, se è ancora possibile, di trasformare questa casuale e primitiva associazione della prepotente arroganza fatta istituzione e potere, che fa della incultura del caos, della violenza e dell'odio degli uomini contro gli uomini la sua forma organizzata, in un insieme armonico di individui felici, basato sul rispetto di ogni differenza che è amore, degno del nome di società civile.
Alba Montori
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