Vivere per la proposta di legge Eutanasia Legale

Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

Piano improvisation di Salvatore Maresca Serra

Alba Montori su Facebook

venerdì 12 marzo 2010

una classe politica esperta nella manipolazione, e furba.

La nostra cosiddetta classe politica è molto furba: è convinta che le
leggi basta che le scriva e le approvi in qualche modo in Parlamento,
magari escano pure sulla gazzetta dopo la firma del Capo dello Stato.
Ma ritiene di non avere nessun obbligo di rispettarle, visto che il
potere è suo "per delega popolare" è davvero convinta di poterle
ignorare impunemente da decenni di acquiescenza, al massimo di
mugugni e piazzate ben controllate. Basta mettersi d'accordo tra
maggioranza e opposizione sullo spartirsi la roba.
Gli è andata bene, anzi, alla grande, al punto di ritenersi
intoccabile e molto furba, anche, esperta nella manipolazione delle
coscienze e delle identità, ma troppo arrogante, tutta solidamente
coalizzata e consociata nelle strategie per non mostrarsi per quel
che è: un coacervo di rozzezza mascherata da bon ton ipocritamente
democraticista, mistificante e violenta. Offensiva nella sua
prepotenza di potere, per cui gli abitanti dello stato o sono sudditi
annuitori o schiavi da usare e le leggi semplici pezzi di carta utili
per tenerli nell'illusione di esser cittadini ma in realtà mezzi di
coercizione all'ubbidienza, senza possibilità alcune di scegliere la
propria vita.
La strategia compromissoria affinata dalla tecnica consociativista
messa in atto da decenni da questa classe di pre-potenti, che non si
può altro che definire mafiosa, ha raccolto sempre più consensi tra
gli aspiranti a farne parte (potere e denaro che ne è il logico
corollario): propagandata come la quintessenza della democrazia e
della libertà e come tale da ritenersi intoccabile afferma sempre di
essere "autorizzata dal popolo" a fare il comodo suo. A spese
indovinate di chi ? ma del popolo, che diamine, quello che paga le
tasse in anticipo ogni mese prima ancora di riscuotere il suo
stipendio, guadagnato il più delle volte con notevole fatica, compresi
i pensionati, e che ogni anno deve fare i conti per risarcire lo stato
di quello che ha ancora non ha versato attraverso le rapaci fauci del
fisco. Tutti gli altri, quelli che non hanno uno"stipendio fisso" a
cui attingere sono autorizzati dall'esempio ad arrangiarsi, antica
arte in cui hanno sublimi e rinnovati maestri nelle istituzioni
politiche della Repubblica, in personaggi ampiamente celebrati come
esempi di preclare virtù civiche.

Al punto che un cittadino onesto e fiero della sua onestà, pagata a
carissimo prezzo e dileggiata sovente, è inevitabilmente povero e
costretto a rinunciare a molte cose che pur gli sarebbero necessarie,
anzi dovute, in cambio del piacere sublime di stare a guardare in
televisione (piacere pagato anch'esso a caro prezzo) come i suoi
rappresentanti sperperano allegramente, in bella compagnia, magari un
po' pecoreccia, ciò che ha faticosamente prodotto, o si azzuffano
ferocemente in sceneggiate di discussione e di dibattito in cui in un
gioco delle parti infinito e inane si alternano nei ruoli ma con lo
stesso copione o peggio ancora lo informano di quel che vogliono
sappia che succede, un barlume di realtà sceneggiato per dargli
l'illusione di sapere.

La gente di potere in questo paese è così lontana anche dal
significato zingarelliano della parola che detesta quelli perbene,
quelli onesti che rispettano le leggi, perfino quelle che sono fatte (
daloro,per calcolo o per ignoranza?) apposta per non poterle
rispettare, quelli che della politica e della democrazia hanno
rispetto, perchè sanno che è il mezzo migliore inventato finora per
riuscire a convivere e collaborare tra tutti in pace, dividendosi la
fatica e il risultato della stessa, a vantaggio di tutti e non solo di
pochi.
La gente di potere, quello mediatico compreso, considera e esorta a
considerare da mezzo secolo e più quelli onesti persino in politica,
quelli che non si vendono né per poco, né per tanto, come nocivi e
molesti, moltiplicando le trappole ( leggi e leggine truffa) per
impedir loro di crescere, moltiplicarsi e soprattutto riconoscersi e
coalizzarsi.

Eppure la nemesi storica è in agguato e talvolta colpisce: nel gioco
della spartizione del potere la cosiddetta maggioranza di potere,
esperta nella manipolazione, e furba. si è ritrovata invischiata
inestricabilmente (e visibilmente) nelle sue stesse leggi illiberali
tante volte denunciate dagli onesti, contro cui erano dirette.E la
minoranza, di potere anch'essa, dopo un po' di sceneggiata,
commossa per la disavventura, ha deciso di non infierire.
Poveretti, è un po' come quello che per sterminare le formiche si
ritrova avvelenato senza rendersene conto.
Ma non è mica colpa sua, è colpa delle formiche, quelle maledette
violente aggressive brutte e schifose formiche....radicali.
Io sto con le formiche.

alba montori

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W le differenze - W la parità di diritti e doveri
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abbasso le omologazioni egualitariste
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