La moglie Ada e la figlia Elena Cascioli.
Saluti all’amico fedele a se stesso e vissuto senza remore fino all’ultimo respiro!
Quando un fratello ci lascia sentiamo che anche il nostro momento si avvicina… ma se il fratello è vissuto sino all’ultimo fedele al suo pensiero, come nel caso di Luigi Cascioli, allora ci serve da esempio e da incoraggiamento per continuare la nostra battaglia laica, sino in fondo…
Riporto qui un breve stralcio di un articolo in cui presentavo il suo libro più famoso La Favola di Cristo: “In seguito ad un virulento scambio di pareri intercorso in questi giorni… ho sentito l’esigenza di ritornare su un argomento scottante, che già in passato fu per me motivo di discussione, si tratta della “Favola di Cristo”, una ricerca storica sulla non esistenza fisica di Gesù di Nazareth. Esiste un libro così intitolato scritto alcuni anni fa dall’amico Luigi Cascioli, e -dopo averlo letto- compresi come fosse importante ripristinare una verità storica su fatti alquanto nebulosi, che vengono in realtà confermati dalla sola voce ecclesiastica dei papi e del vaticano. La storia si sa é solo convenzione ma quando una religione come quella cattolica pretende di essere detentrice di una verità salvifica incontrovertibile occorre una certa cautela ed un’analisi approfondita sulle origini di questo messaggio…”.
Ed ora dabbasso alcuni “Ad Memoriam” per l’amico che si è alfine sciolto nella Coscienza Collettiva. Ed in quale giorno…!? Ha scelto di salutarci con le Idi di Marzo, come Giulio Cesare.
Paolo D’Arpini dal blog circolo vegetariano Calcata
***Luigi Cascioli (Bagnoregio, 16 febbraio 1934 – Roccalvecce, 15 marzo 2010 [1]) è stato un agronomo pensionato italiano. Studioso autodidatta di storia del Cristianesimo, è autore del libro autopubblicato La favola di Cristo, ed è divenuto noto per aver denunciato la Chiesa cattolica per «abuso di credulità popolare» e «sostituzione di persona», per altro perdendo la vertenza giudiziaria.[2]. Egli basa le sue accuse alla Chiesa sui risultati delle proprie ricerche, tendenti a dimostrare che la figura di Gesù sarebbe un artificio cristiano perpetrato nei secoli e fondato sulla figura (letteraria ma a suo dire storica) di Giovanni di Gamala.
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