Oggi alle 18.28
Mozione firmata da tutta la sinistra al consiglio comunale di Viareggio ANCORA DA PRESENTARE
Al Presidente del Consiglio Comunale
Al Sindaco di Viareggio
All’Assessore alle pari Opportunità
MOZIONE
In data ….. i signori Manuel Incorvaia e Francesco Zanardi, due ragazzi di Savona, da anni conviventi, hanno deciso di protestare contro un Paese, il nostro, che non tutela minimamente le coppie omosessuali. Il Comune della loro città imbarazzato, ha negato il nulla osta per il matrimonio civile nonostante non vi siano in Italia leggi di alcun grado che, palesemente, vietano il matrimonio fra persone dello stesso sesso.
Infatti ci sono molte sentenze recenti di vari tribunali italiani, che davanti ai ricorsi fatti per i dinieghi rilasciati da alcuni comuni sono arrivati a rinviare il ricorso alla Corte Costituzionale ammettendo che la Costituzione Italiana non vieta in alcun modo l’unione civile tra persone dello stesso sesso.
Cosa succede oggi se uno dei due conviventi muore o è gravemente malato in ospedale?
L’altro non può succedergli nella locazione se i documenti sono in testa al convivente defunto, non può avere nessuna pensione di reversibilità, non può andarlo a trovare in ospedale salvo con il consenso dei parenti, non può decidere sulla donazione degli organi. In pratica non esiste.
Eppure così non dovrebbe essere perché la Legge italiana e sovranazionale dice cose diverse:
Art. 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea vieta ogni forma di discriminazione: COMPRESA QUELLA BASATA SULL'ORIENTAMENTO SESSUALE.
La risoluzione dell'8 febbraio 1994 del Parlamento
Europeo:
raccomanda di far cessare la proibizione a contrarre matrimonio alle coppie dello stesso sesso e invita a garantire loro tutti i diritti e benefici dell'istituto matrimoniale e i correlati obblighi e doveri. Da allora ci sono stati ripetuti solleciti e raccomandazioni in merito:
l'Italia è stata anche richiamata, ma non ha fatto NULLA.
L'Italia ha sottoscritto il trattato di Lisbona, che prevede tutela per le minoranze discriminate, anche per gay lesbiche e trans.
Ovviamente anche su questo l'Italia è inadempiente.
Articolo 3 della Costituzione.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Articolo 7 della Costituzione.
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
Tanto premesso il Consiglio Comunale tutto
Esprime la propria solidarietà a Francesco e Manuel ed alla loro lotta per il riconoscimento dei diritti dei conviventi omosessuali.
Riconosce il coraggio di questi due ragazzi e l’importanza del loro gesto per una battaglia, quale quella dei diritti civili, troppo spesso scomoda da affrontare in tutti i livelli politici.
Riconosce l’importanza delle lotte civili a tutela dei diritti degli omosessuali e ritiene che tutti gli esseri umani sono uguali senza distinzioni basate, tra le altre, sull’orientamento sessuale.
Si impegna dunque, per quanto possibile, a rimuovere ogni ostacolo che nella nostra città si risolve in sintomo di omofobia e paura verso le persone con orientamenti sessuali diversi.
Per il Gruppo Partito Democratico Per il Gruppo Sinistra Arcobaleno
Chiara Romanini Milziade Caprili
Antonio Batistini Romina Cortopassi
Antonio Nicoletti
Giulio Barsacchi
Andrea Palestini Per il Gruppo Misto
Giorgio Fruzza
Franco Paterni Isaliana Lazzerini
Leonardo Betti
Lorenzo Bertoli
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