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Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

Piano improvisation di Salvatore Maresca Serra

Alba Montori su Facebook

lunedì 30 novembre 2009

MARTEDI’ 1 DICEMBRE, A TORINO CAMERA ARDENTE E FUNERALE DI ENZO FRANCONE



Domani 1 dicembre 2009, dalle 11 alle 14,30 sarà allestita la camera ardente presso la Fondazione Sandro Penna, Via Santa Chiara 1 a Torino. Alle 15,30 cerimonia funebre presso il Tempio crematorio del Cimitero monumentale, ingresso principale.
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Ho conosciuto Enzo tanti anni fa. Credo fosse il 1978 o il 1979. Su alcuni muri della zona Lingotto di Torino, dove sono nato e cresciuto, vidi un giorno dei manifesti dove si vedevano due persone nude che in un disegno stilizzato correvano libere con delle catene spezzate. Era il simbolo della liberazione sessuale, uno dei cavalli di battaglia, quello certo più ‘scandaloso’, dei radicali. Il disegno era di Silombria che in quel periodo collaborava con i radicali e il Fuori!, organizzazioni che a Torino, in quegli anni, erano una cosa sola.

Incuriosito da quei manifesti andai in Via Garibaldi 13 a Torino, nella loro sede. Ero un po’ agitato, l’idea di vedere o incontrare delle persone così ‘strane’ mi metteva curiosità e inquietudine... Nel cortile del palazzo storico, sul lato destro, v’erano alcuni vecchietti che giocavano a carte sotto un cartello che diceva: ‘pensionati radicali’; sul retro di un altro portone di vetro si vedevano delle persone che parlavano intorno a un microfono che pendeva dal soffitto, era una radio libera appena nata, si chiamava Radio Radicale, non era ancora diventata network nazionale. Era la radio libera più ascoltata in città, dava voce ad una varia umanità: tossicodipendenti, gay, travestiti, pensionati, prostitute, casalinghe disperate, mogli tradite, uomini soli e così via. Sul lato sinistro del cortile invece c’era la sede ‘ufficiale’ dei radicali, che era un gran casino. C’erano carte, tavoli, persone che scrivevano cartelli e mi colpì molto un telefono a gettoni; fu messo lì, mi spiegò poi Enzo, perché così almeno sulle spese telefoniche si risparmiava. Tutto questo gran teatro di strada, di vera umanità, era ‘gestito’ da Enzo Francone che era il Segretario Regionale del Partito Radicale.

Enzo era anche il Segretario del Fuori!, il primo movimento gay italiano nato nel 1970, che inaugurò le sue azioni nel 1972, quando un gruppo di ‘pazzi’, guidati da Angelo Pezzana, si incatenò davanti al Casinò di Sanremo dove si svolgeva un convegno di Psichiatri che definiva l’omosessualità un ‘flagello sociale’. Insieme ad Angelo ed Enzo, nel gruppo che manifestava, e che fu portato in commissariato, c’era, tra gli altri, Mario Mieli.

Ciò che si vedeva nel cortile di Via Garibaldi 13, ben rappresentava lo spirito libertario di quegli anni, ciò di cui Enzo era ‘diretto responsabile’ e ciò dava l’idea della personalità che lo ha poi sempre caratterizzato. Fu anche l’autore del ‘manuale di autodifesa del travestito’ che veniva distribuito di notte nei luoghi di prostituzione contro alcuni soprusi delle forze dell’ordine.

Da allora Enzo non è cambiato in nulla, è sempre stato impegnato con determinazione e una forte carica di simpatia nelle iniziative che lo hanno visto protagonista in favore della difesa della libertà, dei diritti delle persone lgbt a Torino, in Italia e all’estero. E’ stato tra i fondatori dell’Iga, poi divenuto Ilga, (International Lesbian and Gay Association) e della Fondazione Sandro Penna di Torino. Era uno dei principali animatori del Coordinamento Torino Pride. Esempio di capacità organizzativa e coabitativa tra associazioni che lavorano per gli obiettivi comuni. La sua famiglia era capitanata da Enzo Cucco e poi tutti gli altri compagni e amici che gli sono stati vicini fino all’ultimo.

Tra gli aspetti più creativi che lo hanno visto promotore di iniziative innovative per il movimento lgbt non si può non ricordare il primo gay pride italiano che si svolse a Torino nel 1978, la prima partita di calcio tra gay ed etero; la prima volta di un locale gay, il Fire, gestito da un’associazione, che per anni è stato il punto di riferimento della comunità lgbt di Torino; il primo giornale gay, il Fuori Notizie, e molto, molto altro.

Certamente le azioni più clamorose (e rischiose) di cui Enzo si rese protagonista furono quelle in cui si fece arrestare: a Teheran nel 1979 contro le persecuzioni verso le persone gay del neo-regime “rivoluzionario” komeinista e a Mosca nel 1980, sulla Piazza Rossa, in occasione dell’inaugurazione delle olimpiadi, per protestare contro l’articolo 121 del codice penale sovietico e contro la detenzione di due persone gay ingiustamente arrestate, di cui nessuno più parlava. Subì interrogatori e violenze fisiche, venne espulso. Mostrò alla stampa i segni delle violenze al suo arrivo in Italia.

Lo scorso marzo L’Associazione Radicale Certi Diritti lo elesse Tesoriere con grande entusiasmo e si mise subito al lavoro. Forte della sua esperienza si attivò immediatamente per aiutare gli organizzatori del Genova Pride. Durante la marcia non smise mai di ballare sul carro di Certi Diritti l’inno dei gay ‘Ymca’, e noi eravamo pure un po’ preoccupati. La malattia lo ha colpito all’improvviso e gli ha lasciato poche settimane di vita. Quando in questi giorni gli telefonavo per tenerlo aggiornato delle nostre iniziative era felice. L’ultima telefonata giovedì scorso è stata quella dell’addio, me lo fece intendere lui, non lo avevo mai sentito così.

Caro Enzo, sei stato davvero qualcosa di speciale per tutti noi. Grazie.

Sergio Rovasio

Segretario Associazione Radicale Certi Diritti

www.certidiritti.it


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Con la dipartita di Enzo Francone abbiamo perso un altro pezzo importante della nostra storia. Enzo, per Torino e per il nord tutto, ha rappresentato quello che per noi qui a Roma è stato Massimo Consoli. Due persone eccezionali accomunate dall’impegno per un unico obiettivo, in cui credevano nonostante i decenni di militanza, nonostante le delusioni, nonostante spesso le loro parole suonassero agli orecchi delle nuove generazioni come prive di significato.

Di Enzo sentii parlare per la prima volta negli anni ’90, quando da presidente del CIG, Arcigay Milano, mi occupai di organizzare delle conferenze sulla storia del movimento gay italiano. Fu Giovanni Dall’Orto, durante uno di questi incontri, a raccontare di lui, della nascita del FUORI insieme a Pezzana e delle tante azioni che hanno contraddistinto quei memorabili anni di impegno.

Quando ho deciso di ricominciare a lavorare in prima linea per il movimento, sono stato orgoglioso di entrare a far parte di un’associazione come Certi Diritti in cui a militare, oltre a Sergio Rovasio ed Enzo Cucco, c’era proprio quell’Enzo Francone di cui già conoscevo le gesta.

Lo conobbi di persona al II° Congresso di CD, quando fu eletto tesoriere; mi colpirono moltissimo la sua energia e voglia di fare per risanare le esangui finanze della nostra associazione. Aveva idee modernissime, legate alla pluridecennale esperienza e ci stimolò tutti a fare di più per aumentare gli iscritti a Certi Diritti.

Lo incontrai poi a Roma prima del Gay Pride, quando venne a consegnarci lo striscione nuovo che lui aveva fatto fare, spendendo la metà di quanto avremmo speso qui, così come per le bandiere, grazie ai suoi mille contatti, patrimonio che speriamo non vada perduto.

Il giorno del Pride di Genova fece impressione a tutti la sua vitalità e per giorni agli incontri dell’associazione e nelle nostre mailing list non si parlò altro che della sua mitica danza sul carro, da lui allestito, sulle note di YMCA, canzone che probabilmente amava tanto poiché gli ricordava gli anni d’oro della sua militanza.

Purtroppo poco dopo arrivò come un fulmine a ciel sereno la notizia della sua malattia, molto più grave di quanto si pensasse all’inizio, e oggi questo dolorosissimo evento.

Ti saluto Enzo, un saluto affettuoso da me e da tutti i membri di Certi Diritti Roma; da laico ed ateo l’unico augurio che mi sento di farti è che le generazioni future non scordino mai il tuo nome, cosicché tu possa continuare ad essere un esempio per tutti noi.

Ci mancherai.



Luca “Lucky” Amato

Coordinatore di Certi Diritti Roma

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Noi della Fondazione Massimo Consoli abbiamo appreso con dolore della
morte di Enzo. Anche se sapevamo delle sue condizioni di salute, è
sempre triste dover apprendere che non c'è più l'amico e compagno con
cui per lunghi anni, fin dalla fondazione del F.U.O.R.I.!, abbiamo
condiviso tante battaglie per la dignità e i diritti della gente LGBT
.

Non dimenticheremo le nostre ultime pazze, allegre danze nel gaypride
genovese e le sue risate affettuose, come non dimenticheremo il suo
impegno, il suo rigore e la sua onestà profusi nel lavoro comune con
semplicità, indomita passione politica e affetto, condivisi così
solidalmente.


Alba Montori, Claudio Mori, Riccardo Peloso
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Su ogni cosa è possibile raggiungere la sicurezza, ma riguardo alla morte tutti viviamo in una città senza mura (Epicuro). Il movimento omosessuale in Italia ha perso oggi uno dei suoi piú importanti e validi esponenti; Enzo Francone è morto nel tardo pomeriggio di domenica 29 novembre a Torino per gli esiti di un tumore incurabile. Francone si adoperò sin da giovane per i diritti delle persone omosessuali; il suo nome si evidenziò nel FUORI, il primo movimento omosessuale italiano, in cui fu impegnato in tutte le iniziative, dalla fondazione alla manifestazione di Sanremo del 1972 contro i medici cattolici che reclamavano capacità di cura dell'omosessualità.

Nel 1979, sullo schema di quanto fatto due anni prima da Angelo Pezzana in Unione Sovietica, Enzo Francone organizzò e attuò da solo un'azione di protesta in Iran contro il regime di Khomeini, che gli costarono tre giorni di carcere durissimo. L'intento era di sensibilizzare, attraverso la denuncia della condizione delle persone omosessuali, sulle terribili condizioni di vita che non solo gli omosessuali, ma anche le donne e alla fine tutta la popolazione avrebbe dovuto subire.

Oggi, purtroppo, il paese sotto lo stesso implacabile regime marcia a passo spedito verso l'atomica e non ha affatto smesso di perseguitare gay e lesbiche. Negli anni 2000, raggiunta la pensione, rinnovò il suo impegno nelle associazioni LGBT torinesi, in particolare con l'impegno nel Pride nazionale del 2006, con l'associazione CertiDiritti, con la Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni e in tante altre iniziative. Nell'ultimo anno aiutò anche il comitato organizzatore del Pride di Genova del 2009, fino alla giornata della sfilata in cui l'impegno per guidare fino alla fine il corteo fra le strette strade della Superba non faceva prevedere il triste epilogo avvenuto soli cinque mesi dopo.

La sua scomparsa lascia un grande vuoto fra tutti coloro che hanno a cuore i diritti civili, un vuoto che però il ricordo di tutto ciò che Enzo ha fatto e di ciò che ancora avrebbe voluto fare deve essere un motivo in piú per continuare.

Grazie Enzo, non ti dimenticheremo.

Mario Moisio
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Conosco la sua storia politica, fondamentale per tutto ciò che è successo
dopo. Mi unisco col cuore e con voi nell'impegno del suo ricordo...

Laura
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Domenica sera Enzo Francone ci ha lasciato.

Vogliamo ringraziarti, caro Enzo, per averci insegnato tanto in questi anni.

Per non aver mai smesso di lottare, neanche quando la malattia era già in
fase avanzata, volevi sapere tutto quello che accadeva nel movimento che hai
contribuito a far nascere.
Il tuo riuscire sempre a stemperare le situazioni anche più difficili, il
saper vedere il lato positivo di ogni esperienza, il sorriso che ti portavi
sempre dietro ci mancheranno.
Il tuo coraggio, l'incoscienza, la caparbietà, la passione, la favolosità
che hai sempre dimostrato resteranno l'eredità più preziosa che cercheremo
di valorizzare e utilizzare nella tante battaglie che ancora ci aspettano.
Vorremmo non piangere in questo momento ma riuscire a sorridere nel tuo
ricordo.

Il tuo Coordinamento Torino Pride
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Condoglianze affettuose e tristi. Ho assistito al suo malore durante
il Torino Pride di quest'anno.
Un abbraccio a Torino da parte mia con sincerità.

Cristiana
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Enzo era una persona splendida, che pur intraprendendo azioni
straordinarie, sviluppando riflessioni sempre attente e obiettive, si
schermiva, faceva calare la tensione con salaci battute e riportando tutte
e tutti, a una dimensione umana, vera. Un vero maestro, un grande leader
del movimento lgbt, che mi mancherà, che ci mancherà.
Ciao Enzo!
Aurelio Mancuso

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L'associazione i Ken esprime cordoglio per la morte di Enzo Francone.
Il suo impegno è il nostro, continueremo senza tregua a perseguire la
ricerca della felicità di chi verrà dopo di noi convinti di consegnare, un
giorno, un mondo migliore e più giusto.
il Suo insegnamento deve essere per tutti e tutte noi elemento da cui trarre
sempre maggiore passione e vitalità.
Napoli e la Campania così lo vogliono ricordare e condividere con chi non
l'ha conosciuto.

i Ken ONLUS

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Non conoscevo personalmente Enzo ma conosco il suo ruolo nel movimento lgbtqi. E' più facile dimenticare che ricordare. Spesso i più giovani non sanno nulla della storia del movimento italiano e di quello internazionale. Dovremmo fare qualcosa, la memoria è importante. Ciao Enzo.

Saverio Aversa

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io lo conoscevo, non tanto, abbiamo lavorato assieme al pride di
biella di Enzo ho un ricordo dolce, lo ricordo al banchetto in centro
a Biella e poi al Bar ad allestire gli addobbi per l'aperipride,
bicchiere in mano e cicca sempre accesa sono pochi flash ma ricordo
anche la capacità di sdrammatizzare le cose e la lucidità con cui
analizzava tutto senza sconti neppure per lui.....

gianni pink Verona


Il conoscevo Enzo da molti anni, dal 1976 congresso radicale a NA ,quindi fu
uno dei primi omosessuali dichiarati e militante che conobbi, la sua
determinazione e orgoglio mi hanno fatto capire che la strada che avrei
percosso. TI RINGRAZIO INFINITAMENTE. Ti ho sempre considerato uno dei
padri del movimento GLBT italiano. Grazie x quello che hai fatto x tutti
noi e per il paese. Buon viaggio

valerie taccarelli

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Segretaria Torino Pride

Domani 1 dicembre 2009, dalle 11 alle 14,30 camera ardente presso la
Fondazione Sandro Penna, Via Santa Chiara 1 a Torino. Alle 15,30 cerimonia
funebre presso il Tempio crematorio del Cimitero monumentale, ingresso
principale.
Vi preghiamo di non inviare fiori ma, per chi volesse ricordarlo, donazioni
alla Fondazione Sandro Penna.

Per informazioni
347.0431401

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trovo un secondo solo per ringraziarvi tutti e tutte. Vi sento molto vicini e questo è di grande conforto, credetemi.
non mi dilungo su quello che vorrei dire anche perche' ci sono le cose da preparare per domani.
una cosa pero' ve la dico: Enzo è stato lucidissimo fino alla fine, ed abbiamo avuto modo di parlare di tutto, ma proprio di tutto tutto, compresa la festa con musica anni 60 e 70 e vino rosso che devo organizzare in suo onore a breve. Tra le tante cose che mi ha detto, mi ha chiesto di chiedere a tutti di non inviare fiori ma fare donazioni per iniziative per i diritti delle persone omosessuali. Non riesco a riflettere con calma adesso sulla proposta di Matteo di intitolare il Fondo a lui, ma avremo modo di parlarne in seguito. Sicuramente sarebbe una cosa molto apprezzata da Enzo stesso se la prima donazione al Fondo fosse intestata alla sua memoria.

facciamo passare domani, e poi ci pensiamo

vi abbraccio uno a uno

Enzo Cucco
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il Roma Raimbow Choir questa sera terrà un concerto in occasione della giornata mondiale della lotta contro l'Aids
Il Coro dedicherà il concerto Rainbow Music Against Aids alla memoria di Enzo Francone.

Inizio alle ore 20.30 presso la Chiesa All Saints, Via del Babuino, 153 - Roma.
Ci vediamo lì ragazzi.

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