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sabato 19 settembre 2009

ANNIVERSARIO BRECCIA DI PORTA PIA:per non dimenticare

CONFERMATA LA MANIFESTAZIONE DI DOMANI, SABATO 19 SETTEMBRE A PORTA PIA. SAREMO A PORTA PIA, CON LA BANDIERA ITALIANA A LUTTO E QUELLA DEL PARTITO RADICALE, IN ONORE DEI CADUTI DI KABUL E DI PORTA PIA, GLI UNI E GLI ALTRI IMPEGNATI A SCONFIGGERE GLI ESTREMISMI.

L'ELENCO DELLE ADESIONI.
Roma, 17 settembre 2009

• Comunicato Stampa delle associazioni radicali Anticlericale.net e Certi Diritti

Anche in onore ai caduti di Kabul, perché con il tempo il loro sacrificio non sia dimenticato come è stato dimenticato, cancellato, quello dei bersaglieri impegnati a combattere l’usurpatore, confermiamo che domani, sabato 19 settembre alle ore 14 saremo a Porta Pia, per la commemorazione del XX Settembre 1870.
La manifestazione è promossa dalle Associazioni radicali Anticlericale.net e Certi Diritti, con l'adesione e la partecipazione delle Associazioni Radicali Luca Coscioni, Radicali Italiani, Nessuno Tocchi Caino, Radicali Roma, Comitato Nathan, Agorà Digitale, Ass. Radicale Antiproibizionisti, Esperanto Radikala Asocio, Circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli e Arcigay.
Facciamo appello ai cittadini che hanno a cuore la laicità dello Stato a partecipare a questo importante appuntamento che ogni anno ricorda la liberazione dal potere clericale.

Avremmo voluto, come sempre, manifestare per le vie della città, con una marcia che voleva toccare i luoghi simbolo della lotta anticlericale di Roma. Per questo avevamo presentato formale preavviso alle autorità, ma il Questore di Roma, quest’anno per la prima volta, ha vietato l’iniziativa, cosicché la memoria di quei bersaglieri caduti per compiere quella liberazione rischia di essere meglio e definitivamente dimenticata.

Saremo a Porta Pia con la bandiera italiana abbrunata e quella del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito: per i morti di Kabul e per quelli di Porta Pia, gli uni e gli altri impegnati a sconfiggere gli estremismi politici e religiosi, antidemocratici. Saremo a Porta Pia per denunciare lo scempio di legalità e democrazia contro la Costituzione repubblicana.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Subject: XX Settembre. Una forzatura dei radicali.





XX settembre: una forzatura radicale

I radicali italiani celebrano il xx settembre associando ai bersaglieri caduti a Porta Pia i soldati uccisi
a Kabul. Credo che l'accostamento sia una forzatura. Tutti i nostri caduti sono certamente da onorare ma bisogna avere un giudizio onesto che giustifichi il nostro sentimento nei loro confronti.
Penso che avrebbe fatto meglio Pannella ad accostare il sacrificio dei nostri caduti a Kabul a quello dei caduti nella guerra di Crimea. Cavour volle inserirsi nel grande gioco diplomatico mondiale ed inviò 15 mila nostri soldati in Crimea a combattere contro la Russia che aspirava alla sua parte di bottino delle terre del vecchio impero ottomano. La mossa ebbe successo per la clamorosa sconfitta della Russia e l'annessione del Lombardo-Veneto al Regno di Sardegna fu fatto. I nostri caduti a Kabul hanno pagato ragioni di convenienza dell'Italia a stare con posizioni di primo piano (militare)
nella Nato. Ma in Afghanistan si combatte una guerra che riguarda essenziali interessi geostrategici
degli USA impegnati in una opera di inglobamento delle regioni petrolifere e di accerchiamento della Russia e della Cina. Sappiamo tutti benissimo che la resistenza afghana non minaccia l'Italia e che il pericolo di terrorismo in Italia ed in Europa è un baubau per dare uno straccio di giustificazione ad una guerra punteggiata da una serie infinita di massacri di civili, di villaggi bombardati, di assassini perpetrati da contractors che hanno spesso un ruolo di killers e di esecutori di lavori sporchi che
gli eserciti regolari non possono fare. Insomma, la motivazione della nostra presenza in Afghanistan
è meno convincente di quella della guerra di Crimea dove, almeno, c'era un disegno risorgimentale
da realizzare. A Kabul ci siamo soltanto per non dispiacere i nostri "amici" americani e conservare il posto non molto di prima fila dentro l'Impero.
Porta Pia non c'entra niente con Kabul. A Porta Pia si è compiuto un disegno di unificazione dell'Italia guidato dalla Monarchia dei Savoia.
Da questo punto di vista mi riconosco molto di più nella sfortunata epopea della mazziniana llRepubblica Romana caduta per mano di quegli stessi francesi che Cavour volle adulare e compiacere
con la spedizione di Crimea.
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

http://www.comitatogianicolo.it/new/repubblica.htm

AMg ha detto...

Puoi considerare tale accostamento come preferisci. Ma penso che se chiedessi ai nostri soldati che sono in Afganistan qual è l'ideale che li ispira difficilmente non farebbero riferimento ai valori di libertà, giustizia, di democrazia e rispetto umano che certamente furono anche quelli degli eroi del risorgimento italiano. Quei bersaglieri del 1870 erano solo soldati italiani, che volevano riconquistare all'Italia la sua Capitale naturale, ostaggio del potere papale, talebano quanto i talebani afgani.