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lunedì 24 agosto 2009

Infastidito da effusioni accoltella due gay: Alemanno: "Grave che non sia stato arrestato"

fonte
http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/cronaca/gay-aggrediti/gay-aggrediti/gay-aggrediti.html?rss?ref=rephpnews

L'aggressione all'uscita del Gay Village, uno dei feriti intubato e operato
d'urgenza
Scappato, è stato denunciato per tentato omicidio. La rabbia delle
associazioni omosessuali

ROMA - "Sembrava una corrida ma al posto del toro c'era un ragazzo
insanguinato: nessuno interveniva, ma tutti guardavano. Guardavano
quell'animale, quel matto che dopo avergli dato una coltellata riempiva il
ragazzo trentenne di calci e pugni". Con queste parole un testimone racconta
l'aggressione che nella notte ha avuto per vittime due giovani omosessuali,
uno dei quali è stato operato d'urgenza all'addome.

"Verso le 4 in cinque siamo usciti dal Gay Village - racconta il testimone -
eravamo davanti a una fontanella e a un paninaro quando uno dei miei amici
ha conosciuto lì un ragazzo e si è messo a parlare con lui. Dopo un pò si
sono abbracciati e si sono scambiati qualche bacio, ma innocente". A un
certo punto, secondo il racconto del testimone, si è avvicinato un gruppetto
di persone e uno ha urlato: "Ma che state facendo? Ci sono due ragazzini di
14 anni che non vogliono vedere certe cose!".

Uno dei due ragazzi ha replicato: "A quest'ora i ragazzini dovrebbero stare
al letto". E l'altro ha aggiunto: "Oltretutto non stiamo facendo niente di
male. Siamo persone libere in un paese libero". Ma a quel punto l'uomo si è
allontanato di qualche metro, ha preso una bottiglia e ha spaccato prima la
bottiglia in testa a uno e poi ha colpito con il coltello a serramanico
l'altro. "Quest'ultimo è caduto a terra - aggiunge il testimone - e quella
bestia ha continuato a riempirlo di calci e pugni. Mi sono avvicinato, l'ho
preso quasi in braccio e mi sono allontanato. C'era sangue dappertutto. Ho
urlato a quanti erano presenti di fare qualcosa ma nessuno si muoveva. Nel
frattempo quella bestia e i suoi amici si sono allontanati a bordo di due
auto. Poi è arrivata la polizia e l'ambulanza. Mi hanno detto che
l'aggressore è un drogato e malato di Aids. Ma è stata una cosa vergognosa.
Ora quel ragazzo è intubato, per tutta la mattinata è stato sottoposto a un
intervento chirurgico. E' fuori pericolo ma rimane grave. E' pazzesco solo
poche ore fa stava ballando e divertendosi ed ora è in un letto d'ospedale e
non vuole avvisare la famiglia per il solito problema di essere gay. Credo
che non sia nemmeno romano. E veramente un paese del terzo mondo".

Sul posto è intervenuta la polizia, che è riuscita a individuare
l'aggressore: A.S., 40 anni, già noto per reati contro il patrimonio e gli
stupefacenti. Non è stato arrestato, ma denunciato in stato di libertà per
tentato omicidio.

Immediata la reazione del sindaco Gianni Alemanno: "Ancora una volta devo
protestare vivamente per una decisione adottata da un magistrato. E'
inaccettabile che un accoltellatore che ha agito con un chiaro movente di
intolleranza sessuale, mettendo in pericola la vita di due persone, sia oggi
soltanto denunciato a piede libero per un mero cavillo procedurale. Senza
certezza della pena e senza un'adeguata durezza di fronte ai reati di
allarme sociali, qualsiasi politica di sicurezza e di lotta al crimine
risulta profondamente delegittimata. Gli uomini della squadra mobile di Roma
mi hanno garantito che il criminale in questione rimarrà sotto stretta
osservazione per evitarne la fuga. Ma chiedo con forza che il magistrato
inquirente adotti immediatamente il provvedimento di restrizione in carcere
di questo delinquente. Desidero esprimere la mia solidarietà ai due ragazzi
aggrediti che pagano il prezzo di un' intolleranza e di una violenza
veramente ignobile e ingiustificabile".

Non si sono fatte attendere le reazioni per un'aggressione che è stata
giudicata "sconvolgente". Per Vladimir Luxuria Roma non ha mai vissuto
"tempi così bui": "La città è sempre più insicura per tutte le categorie
deboli non solo per le donne. Ci sentiamo tutti meno sicuri e viviamo con
terrore questo clima fatto di squadracce e spedizioni punitive. Stavolta è
toccato a due persone che erano colpevoli solo del fatto che si stavano
abbracciando". "Purtroppo - aggiunge Aurelio Mancuso, presidente nazionale
di Arcigay - episodi di grave violenza fisica, ma anche di molestie e
insulti, si stanno moltiplicando in tutta Italia nei pressi di luoghi di
divertimento e di aggregazione della comunità Lgbt".

(22 agosto 2009)

GRAVE, GRAVISSIMO

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