Vivere per la proposta di legge Eutanasia Legale

Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

Piano improvisation di Salvatore Maresca Serra

Alba Montori su Facebook

lunedì 22 dicembre 2008

di Valter Vecellio da Notizie Radicali 19 dic. 2008

Monsignor Rino Fisichella, in interviste e dichiarazioni ha tra l’altro detto di augurarsi che la vicenda di Eluana Englaro non venga strumentalizzata come, in passato, sarebbe accaduto con Luca Coscioni e Piergiorgio Welby.

Monsignore dovrebbe – ma nel suo caso, probabilmente, l’auspicio resterà tale – mostrare finalmente un po’ di carità e di misericordia cristiana: quella carità e quella misericordia che è stata negata a Luca Consioni e a Piergiorgio Welby; e che ora si nega pervicacemente a Eluana Englaro.

Monsignore dovrebbe – ma nel suo caso, probabilmente, l’auspicio resterà tale – imparare l’arte del silenzio.

Monsignore forte del suo abito talare si permette di affermare che Luca Coscioni e Piergiorgio Welby sono stati strumentalizzati, e per l’ennesima volta Luca e Piergiorgio vengono offesi, sfregiati: perché nega loro l’identità: Luca e Piergiorgio sono stati militanti e dirigenti politici che hanno al contrario condotto una battaglia politica. Una battaglia politica che si può avversare, ma è un atroce insulto ritenere che siano stati utilizzati e strumentalizzati; ancora una volta li si espropria e si nega la loro volontà. Luca, Piergiorgio, la famiglia Englaro si sono battuti e si battono perché la Costituzione sia rispettata, perché sia garantito e tutelato il diritto del malato di essere curati se vogliono, e di rinunciare alle cure se queste vengono intese come una inutile sofferenza e un accanimento fine a se stesso.

Monsignore ammette la sua ignoranza in materia di leggi, ma questo non gli impedisce di stabilire cosa debbano e possano fare le strutture pubbliche e private sanitarie dello stato italiano; e anzi rivendica esplicitamente che le sentenze della magistratura vengano disattese.

Monsignore è espressione di una “cultura” che vuole sia trattato come reato quello che ritiene sia peccato; viceversa vorrebbe che fosse considerato peccato quello che è reato.

Per fortuna le posizioni di Monsignore sono minoritarie nel paese, come documentano tutti i sondaggi demoscopici che rivelano come la stragrande maggioranza degli italiani si è pronunciata favorevolmente all’interruzione di cure, quando si presentano casi come quello di Eluana Englaro.

A Monsignore occorre ricordare i recentissimi, clamorosi risultati di un sondaggio Ipsos: il 53 per cento non condivide il NO del Vaticano all’aborto; il 50 per cento non è d’accordo con l’obbligo di celibato dei preti; il 62 per cento è favorevole al divorzio, il 61 per cento non condivide la condanna alla ricerca sulle cellule staminali; il 71 per cento non condivide il NO all’uso dei concezionali; il 70 per cento dice NO alla condanna dell’omosessualità. La dimostrazione, ennesima, che gli italiani, quando sono messi nella condizione di conoscere e di scegliere si schierano, per la stragrande maggioranza, su posizioni di rispetto e di tolleranza laica, liberale, riformatrice, libertaria, e dunque radicale

Nessun commento: