Il Pianeta TERRA ha superato
4.000.000.000 di abitanti.
(Esattamente 4.079.000.000)
COSTO DELLA VITA IN ITALIA:
Stipendio operaio circa 154.000. - Costo giornale £ 150 - Biglietto del Tram £ 100 - Tazzina Caffè £ 120 - Pane £ 450 al kg, Latte £ 260 - Vino al litro £ 350 - Pasta al kg £. 480 - Riso al kg £ 420 - Carne di Manzo al kg. £ 4500 - Zucchero al kg £ 430 - Benzina £ 305 - 1 grammo di Oro costa £ 5440
Il tasso d'inflazione: 19,2. Un dollaro raggiungerà alla fine dell'anno le 720 lire, tanto da far chiudere i cambi il 20 gennaio del '76, ma serve a poco, il 17 marzo raggiunge le 880 lire.
MORO é costretto a chiedere aiuto a BERLINGUER per varare una politica di austerità indolore.
Fra i principale fatti dell'anno sono innanzitutto le elezioni.
15 GIUGNO - Alle Elezioni amministrative (votano per la prima volta anche i diciottenni - con la legge del 6 marzo) la DC segna un netto regresso. Si verifica un'avanzata del PCI che conquista le amministrazione nelle più importanti città: Roma, Milano, Napoli, Torino, Genova, Venezia.
Il più autorevole democristiano, ALDO MORO, che guida anche il governo, si prodiga per iniziare discorsi costruttivi con la sinistra che ritiene essere una realtà da non ignorare nel Paese: "Guai se la ignoriamo, non so cosa potrebbe succedere domani".
Un sostegno che però non offre invece Fanfani che al congresso di marzo del PCI, ritira la sua delegazione per i fatti che sono accaduti in Portogallo dove il consiglio rivoluzionario ha escluso dalle elezioni una lista democristiana.
L'operato del governo Moro, con a fianco La Malfa, all'inizio anno, da gennaio ad aprile, ha già fatto con il concorso dei comunisti degli accordi concreti: quello sul punto unico della contingenza per tutte le categorie di lavoratori, firmato dalla Confindustria e dalla Federazione dei tre sindacati; quello dell'abbassamento dell'età degli elettori; e quello sul nuovo diritto della famiglia. Sui giornali si sono sprecate le lodi per questo governo capace di fronteggiare la crisi economica e sociale con reazioni costruttive e con lodevole attivismo. (
Lodi e risultati che hanno messo a disagio i socialisti, nemmeno interpellati pur essendo al governo, e hanno permesso nel contempo ai comunisti, già subito alle elezioni, di aumentare i loro voti nell'elettorato, che ritengono questi successi al credito dato da Moro e La Malfa al "compromesso" berlingueriano.
Non altrettanta simpatia ottengono i due politici dai colleghi degli stessi partiti della maggioranza. Soprattutto Moro, dagli schieramenti contrari ad ogni contributo dei comunisti o ripudiati in blocco (fregandosene dei risultati positivi) dai cattolici più integristi. Mentre maggiore realismo e pragmatismo lo dimostra la Confindustria, dove un Gianni Agnelli che la guida da soli pochi mesi, ha avvertito, e lo dichiara apertamente (vedi giornale a Gennaio) che "siamo in un periodo nuovo, dove i due vertici - imprenditori e sindacati - scendono a coinvolgere la base, dopo che entrambi si sono assunti delle precise responsabilità: l'avvicinamento alle conoscenze dei rispettivi problemi e l'impegno reciproco di trovare d'ora in avanti in concerto delle soluzioni nella gestione delle aziende".
ALLA FINE I RISULTATI DELLE ELEZIONI .
UN GROSSO SUCCESSO PER LA SINISTRA. UN NUMERO RILEVANTI DI VOTI CHE PROVOCANO UNO SCORAMENTO NELLE FILE DEMOCRISTIANE.
PER QUALCUNO è LA "FINE DEL MONDO"
In serie difficoltà il PSI, non per i voti, abbastanza costanti, ma per la dirigenza di DE MARTINO che alla fine dell'anno, dopo aver ricevuto tanti "schiaffi" dal governo dove é seduto, toglie la fiducia a MORO, e invoca un governo di emergenza.
Problemi comunque c'erano stati anche dentro il PCI prima delle elezioni amministrative: BERLINGUER, infastidito per le critiche alle sue aperture, cambia il coordinatore della segreteria, ARMANDO COSSUTTA (dell'ala più filosovietica e integralista del partito) con GERARDO CHIAROMONTE.
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