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Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

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Alba Montori su Facebook

martedì 28 ottobre 2008

PREGIUDIZI

Mi permetto due parole di riflessione su Haider, leader del partito austriaco Bzoe,( alleanza per il futuro dell'Austria), morto ammazzato in un incidente d'auto qualche giorno fa.
Ho letto vari commenti sulla questione del come e perchè, su chi era e chi rappresentava, ma nulla o quasi al di fuori del fatto che in un certo senso la sua morte è stata una sorta di "coming out " postumo.

Sono assolutamente scandalizzata del fatto che la sua morte abbia scatenato anche da noi, anche tra i gay più accorti, una specie di ridda di rivalse postume, del tipo che si può sintetizzare con questa frase :" Il lato positivo di Haider? era FROCIO." ( vedi http://www.lastampa .it/)

Magari critiche, feroci anzi ferocissime, sulle sue posizioni politiche, non sul suo privato.
Invece sulle stesse neanche una parola. SILENZIO ASSORDANTE.

Sarà che qui da noi nessuno ( a cominciare dai politici e dalla stragrande maggioranza della gente dei media) ha l'abitudine di documentarsi direttamente.
Sarà che la lingua tedesca ( e gli austriaci parlano e scrivono tedesco anche sui loro media) è difficile da capire -qui tutti pensano subito a sturmtruppen solo che sentano parlare ( in italiano) qualcuno nato e cresciuto a Merano o a Dobbiaco- o al massimo a B16...
Sarà che l'educazione "antifascista" ha provocato in troppi una sindrome "tedesco= nazista", così stratificata da renderli una sorta di razzisti (inconsapevoli) all'incontrario.

Ma veramente poche, anzi nessuna, delle menti più illuminate del panorama LGBT nostrano sono riuscite a digerire adeguatamente il fatto che la questione è semmai un'altra:
il leader politico di un partito nazionale di destra - di un paese che sta a gomito col nostro- viveva a quanto pare la sua identità sessuale senza troppi misteri (la moglie ne era al corrente e solidale) e senza neanche difficoltà col suo partito, tanto che il suo amico
Stefen Petzer era il suo vice e "naturale " erede politico.
Che lo ha ricordato, gli ha dichiarato il suo amore e lo pianto pubblicamente, in diretta televisiva.

Ve lo immaginate se il leader di uno dei nostri partiti di destra qui in Italia, che so, un Bossi, fosse protagonista di una vita del genere?
E non riesco neanche a immaginare, e ho in'immaginazione molto fertile, anche troppo, a detta di molti, un leader di un partito di sinistra, poniamo Veltroni, in una situazione del genere.

Ma per tornare all'uomo Joerg Heider, era tutto rose e fiori, così come sembrava?
A parte il fatto, secondo me non trascurabile, né da trascurarsi, che Joerg Heider era BELLO, innegabilmente, viene descritto affascinante e non ipocrita, al punto da rasentare l'impudenza, da irritare i parrucconi del suo enturage certamente e anche mota gente a livello nazionale e internazionale.

Si può umanamente essere felici se entrano in conflitto le tue idee e la tua vita personale e quello che ti si chiede di rappresentare?

Mi riesce difficile crederlo: non ci si ubriaca ai livelli che gli sono stati attribuiti, se si è davvero felici di come si vive...
In genere l'abuso, anche estemporaneo, di alcool ( o altre droghe) evidenzia sempre una condizione di disagio, di "infelicità", a cui si tenta di sfuggire - temporaneamente - nell'illusione di "darsi tempo" nel doverne affrontar le cause reali.
Insomma il " costruirsi uno spazio di allegria e di benessere con sé stessi" fittizio è innegabimente un sintomo di profonda infelicità.

Ora, se non c'erano cause di disagio per lui nelle sue relazioni affettive ( almeno così appare attraverso gli attori rimasti, sua moglie Claudia e il suo amico Stefen ), e i suoi sostenitori lo amavano, le cause vanno individuate altrove.
Forse nel suo rapporto di leader col suo partito, o forse nel suo rapporto umano- con le relative implicazioni- con i suoi collaboratori e relativo "progetto politico".

Difficile conciliare la contraddizione tra la propria vita e la propria libertà di viverla con le pastoie di una tradizione di ipocrisia pseudo familista e nazionalista.

Auf einmal bist du nicht mehr da,
und keiner kann's verstehn.
Im Herzen bleibst du uns ganz nah
bei jedem Schritt, den wir nun gehen.
Nun ruhe sanft und geh' in Frieden,
denk immer dran, dass wir dich lieben


Meglio darci un taglio, con una serata brava, una bottiglia di vodka e una bella corsa in macchina.
Come un vivace spirito folletto, scomparire all'improvviso.

In un attimo non sei più qua
e nessuno riesce a comprendere.
Ci rimani nei cuori così vicino
in ogni gradino che percorriamo.
Ora riposa tranquillo e vai in pace,
pensaci sempre, perchè ti abbiamo amato.

Ebbene, vivere da uomini liberi è difficile, per chi è frocio e anche di destra, anche in Austria.
Vogliamo continuare a coltivare pregiudizi?

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