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lunedì 20 ottobre 2008

Da Notizie Radicali lunedì 20 ottobre 2008

La cantonata dell’apartheid a scuola

di Giorgio Ragazzini

Da quando si è posto il problema di inserire a scuola i ragazzi stranieri,
gli insegnanti di buon senso hanno capito che per chi non sa una parola
di italiano seguire le lezioni è solo una perdita di tempo, almeno per la
maggior parte delle materie.
Cosa dice il dispositivo della mozione leghista? Impegna il governo
''a rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola,
favorendo il loro ingresso previo superamento di test e specifiche
prove di valutazione e a istituire classi di inserimento, che consentano
agli studenti stranieri che non superano le prove e i test, di frequentare
corsi di apprendimento della lingua italiana, propedeutici all'ingresso
nelle classi permanenti''.
Apriti cielo: discriminazione, vergogna, segregazione, apartheid, razzismo...
Persino qualche esponente del PdL, Casini e “Famiglia Cristiana” si sono
dissociati con parole vibranti.

Si tratta di un’autentica cantonata, in gran parte dovuta al fatto che si
continuano a confondere l'uguaglianza e l'uniformità. Non è discriminazione
far sì che un ragazzo straniero apprenda la nostra lingua in tempi più rapidi,
nei modi e nei tempi che si ritengono opportuni (e magari senza escludere
momenti di socializzazione nelle discipline in cui è possibile o in altri momenti
ad hoc, come feste, gite, vacanze...) Si tratta di assicurargli di più, non di meno.

Leggo sul sito “Scuola er” una presentazione del Rapporto sull'integrazione
scolastica dei bambini immigrati in Europa:
"Alcuni paesi nordici ... offrono l'insegnamento bilingue con corsi sia
nella lingua materna degli alunni, sia nella lingua di insegnamento della scuola...
Questo tipo di integrazione è spesso abbinato a un modello separato
"transitorio" della durata di non oltre un anno, che mette in grado gli alunni
immigrati da poco di acquisire le competenze necessarie, in particolare quelle
linguistiche, e di seguire l'istruzione ordinaria."
Se c'è apartheid, segregazione e razzismo nella mozione leghista, significa
che apartheid, segregazione e razzismo hanno già dilagato in Europa senza
che questi signori se ne accorgessero.

Un’ombra di ridicolo sulla levata di scudi “antirazzista” l’ha gettata la
notizia che nella scuola araba di Milano esistono (sorpresa) proprio i
corsi di lingua italiana propedeutici all’inserimento nelle classe (durano
quattro mesi). Il direttore egiziano dice che è doveroso che i nuovi
arrivati sappiano l'italiano per non rallentare gli altri.

C’è infine da considerare un altro corno del problema, la tutela degli allievi
italiani rispetto al rischio di uno svolgimento dimezzato del programma,
per evitare quanto già accaduto in non poche situazioni, in cui gli italiani
finiscono per migrare in altre scuole (lo ha confermato lo scrittore
“progressista” Sandro Veronesi) e quelle di partenza si trasformano per
l'appunto nelle tanto vituperate classi di soli stranieri.
Un bel risultato, non c’è che dire.

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