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Tra gli undicimila atleti che parteciperanno alle Olimpiadi di Pechino ci sono solo due omosessuali dichiarati. Di una si è parlato parecchio anche da noi (omettendo questo particolare però), ed è Imke Duplitzer, argento a squadre nella spada ai Giochi di Atene nel 2004, indicata come esempio da Maurizio Gasparri perché non sfilerà alla cerimonia di inaugurazione
L'atleta tedesca è soldato dell'esercito, omosessuale dichiarata, coraggiosa nell'intervista pubblicata su Die Welt dove è apparsa con la divisa da schermitore ma con il volto nascosto da una foto dell'avvocato dei diritti umani Gao Zhisheng. Duplitzer dice che per gli standard occidentali quello che succede in Cina non sta né in cielo né in terra e condanna con forza l'uso della pena di morte. Il tuffatore australiano Matthew Mitcham, arrivato a Pechino con il suo compagno, appare sulla copertina di The Advocate, autorevole rivista americana. Ventenne, nato a Brisbane, la sua specialità è piattaforma 10 metri.
Ha conquistato il quinto posto nella Coppa del mondo, il che gli da buone speranze di entrare nel medagliere olimpico. Mitcham – verosimilmente - sostiene di non essere l'unico maschio gay di questa Olimpiade, ma è l'unico che lo dice. E aggiunge anche che è più facile venire allo scoperto per un tuffatore piuttosto che per i colleghi del football, uno sport dove devi dare una immagine di forza e mascolinità.
Per The Advocate nell'ultimo secolo sono almeno diciannove gli atleti omosessuali medagliati: il tuffatore Greg Louganis, le tenniste Conchita Martinez ed Amélie Mauresmo, diversi pattinatori, il nuotatore Bruce Hayes, la schermitrice Imke Duplitzer e l'apripista Babe Didrikson Zaharias che nel 1932 conquistò due ori e un argento nell'atletica leggera.
Il caso più noto di coming out è stato quello del tuffatore americano Greg Louganis, vincitore di due ori olimpici (nell'84 e nell'88). Si dichiarò apertamente nel 1994, quando partecipò ai Gay Games. Nel 1995 raccontò di essere sieropositivo nella biografia Breaking the surface. Durante le Olimpiadi di Seul ('88), l'atleta sbatté la testa sul trampolino e l'acqua della vasca si macchiò di sangue creando momenti di ansietà. Louganis dice che il tuffatore Mitcham è un bravo ragazzo e bravo sportivo, un esempio positivo per i giovani.
Tiziana Ficacci
Advocate - http://www.advocate.com/
IMDB- archivio cinema UK http://uk.imdb.com/title/
www.gaygames.com http://www.gaygames.com/en/
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