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Alba Montori su Facebook

venerdì 4 luglio 2008

l'opinione di un cittadin* (frocio)

sulle scemenze che viaggiano tra i commenti e i media, i blog, i gruppi e le chat.....

"E' più facile indignarsi che pensare
"!

Un amico cita questa frase che è assolutamente banale quanto verissima.
Anche in questo gruppo ormai il "pensiero" dominante torna ad essere
l'antiberlusconismo senza se e senza ma.
1) Orde di jettatori gettano in continuazione anatemi sul Governo e
sul Presidente del Consiglio nella speranza che presto si tolgano
definitivamente di torno;
2) Si insiste nel dare per scontata l'equazione frocio=elettore di
sinistra.

Non è così in entrambi i casi: il Governo durerà l'intera legislatura
perchè questa è l'indicazione del Popolo (che è l'insieme dei
cittadini elettori, non la massa belante che sognano a sinistra); le
recenti elezioni a Roma dimostrano, se mai ce ne fosse stato bisogno,
che la maggioranza di noi non sfila al Gay Pride, non sculetta, non
strepita e politicamente esprime un voto d'opinione, spessissimo
"moderato".

In questi ultimi giorni si torna a starnazzare di "deriva populista",
di "pericoli per la democrazia", di "regime" e, povertà del lessico,
di "rigurgito neofascista".

Vedete cari amici, nessuno e dico NESSUNO (me compreso) avrebbe
scommesso 10 centesimi sulla sparizione dal parlamento di personaggi
come De Mita, Mastella, Diliberto, Bertinotti ecc. eppure......il
Popolo li ha mandati a casa (si fa per dire). Questa, comunque la si
voglia vituperare si chiama DEMOCRAZIA e la democrazia ha un
presupposto fondamentale: la SOVRANITA' del Popolo. Ed essendo il
Popolo "sovrano" nulla, per lo stesso concetto di "sovranità", gli è
superiore, nè la casta dei magistrati nè il sig. Scalfari. Solo la
Costituzione è vincolante, ma anch'essa sinchè non la si cambia.

Perchè allora tutti questi strepitii?
Perchè la Democrazia è di difficile digestione; perchè non è la
miglior forma di governo possibile ma solo la meno peggio tra quelle
conosciute.
Altro problema è che la nostra, come la maggior parte delle democrazie
moderne, è una democrazia rappresentativa, quindi le decisioni del
Popolo Sovrano vengono rielaborate attraverso una serie di passaggi
istituzionali a vari livelli. E qui, come lo stesso Rousseau
sottolineava, nascono i problemi.
In particolare chi non è d'accordo, non potendo dare formalmente dell'idiota
ai cittadini che costituiscono la maggioranza, si accanisce contro i loro
rappresentanti tentando di screditarli.

Questa operazione, politicamente ineccepibile, diventa odiosa,
inaccettabile ed antidemocratica se viene utilizzato altro strumento
che non sia la politica.
Si convinca la maggioranza degli elettori che ciò che vien fatto è
inutile o dannoso e la maggioranza, composta da persone di normale
buon senso, cambierà opinione e manderà a casa i cattivi governanti.

Altra cosa è scatenare un'offensiva giudiziaria per eliminare
l'avversario politico. Questi sono sistemi usati solo dai dittatori e
qui da noi da una casta di intoccabili che non si sono MAI sottoposti
al giudizio degli elettori e molti dei quali affetti da delirio
d'onnipotenza.

Ultima osservazione: l'ex Presidente Cossiga ha pubblicato alcuni mesi
fa un libro dal titolo "Italiani sono sempre gli altri", titolo emblematico
e riassuntivo di un atteggiamento diffuso.
Mi spiego: questa storia dell'opinione pubblica che vota Berlusconi
solo perchè Berlusconi è in fondo in proprietario delle TV vale sempre
per gli "altri", vale solo per quelli che lo votano.
Coloro i quali invece non votano Berlusconi evidentemente o non guardano
la TV oppure......sono più intelligenti e scafati! Davvero così? Suvvia,
finiamola con questa fesseria vetero marxista delle "masse da educare"
e cerchiamo di apprezzare e rispettare la democrazia.

Sulle singole iniziative del Governo possiamo discutere all'infinito.
Personalmente aspetto di vederne l'effetto pratico e la ricaduta nella
vita sociale prima di giudicare.

In futuro cercherò di astenermi dall'intervenire per non turbare
l'armonia del coro che anche qui ben si modula sull'antiberlusconismo.

Solo, e concludo, un piccolo e sommesso appello ai coristi: dubito
riusciate a cogliere l'ironia delle mie parole (i vostri predecessori
non seppero cogliere quella dell'ineguagliabile Guareschi quindi
figuriamoci la mia), tuttavia vi supplico, vi prego, vi scongiuro di
dare per scontato il fatto che noi, che non votiamo a sinistra, non
siamo una manica di fessi fascistoidi. Continuando a crederci dei
beoti fate un torto a voi stessi che non siete che l'altra parte
d'Italia, stessa faccia, stessa razza, stessi vizi, stesse ammuine.

E' ora di FARE, non di chiacchierare. Noi ci proviamo e voi?
Proviamo a darci una mano tutti quanti.

P.S. - Quando scrivete provate a immaginare di dover sottoscrivere con
nome cognome e indirizzo, vedrete che il tono degli interventi sarà un
po' più riflessivo.

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