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giovedì 10 gennaio 2008

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Villa Literno, prete accusato di violenza sessuale verso un suo alunno

di Livia Fattore del 21/12/2007 in Cronaca -

VILLA LITERNO
. Lo hanno preso sul fatto, in flagranza di reato, come dicono in gergo tecnico le forze dell’ordine. Lui, sacerdote di 32 anni, noto per la sua dedizione, appartato in auto con un suo alunno di 12 anni.

Don Marco Cerullo avrebbe portato con sé il ragazzino con una scusa banale: andare a comprare dei colori per preparare gli allestimenti della recita natalizia presso l’istituto scolastico comprensivo di Villa Literno, dove il prete è nato e insegna. Quando i carabinieri lo hanno fermato hanno capito quasi immediatamente che qualcosa non andava. Il ragazzino era troppo impaurito per essere di fronte alla comune soggezione di un docente. C’era qualcosa di più. I carabinieri della compagnia di Casal di Principe, agli ordini del capitano Pannone, li hanno portati in caserma e sentiti separatamente. Poi hanno deciso per il fermo avvertendo anche a scuola di quanto era avvenuto. L’accusa è di quelle più infamanti, soprattutto per un sacerdote: violenza carnale aggravata su minore. “Non è possibile. Non può essere lui”. Queste le parole che hanno esclamato quanti lo conoscono. “Don Marco è stato sempre irreprensibile nella sua vita sacerdotale. La sua vita - riprendono - è stata sempre divisa tra lo studio, al quale ha sempre tenuto molto, e l’impegno per i più deboli con diverse opere di volontariato”. Insomma, sia tra sacerdoti che tra laici vicini al prete di Villa Literno si fa fatica a credere alla storia nella quale don Marco sarebbe invischiato. Il sacerdote liternese ha scoperto la sua vocazione intorno all’adolescenza. Di umili origini, ma appartenente ad una famiglia di lavoratori, il giovane entra, infatti, nel seminario vescovile di Aversa per frequentare gli ultimi anni del liceo. Poi si trasferisce a Napoli, dove presso la pontificia facoltà di teologia si laurea e consegue anche una specializzazione sempre nello stesso settore. Insomma, è la passione per lo studio ad essere in testa ai propri pensieri. Nel 2000 l’agognata ascesa al ruolo sacerdotale, con nomina a cura del vescovo di Aversa. Immediatamente dopo, per un anno scolastico, il nostro rimane all’interno del seminario normanno nel ruolo di assistente spirituale dei giovani seminaristi che frequentano le scuole medie ed il liceo-ginnasio presso la struttura religiosa aversana. Subito dopo passa come vice parroco presso la parrocchia principale del proprio paese di nascita, quella dedicata a “San Tammaro”. Ed anche in questo caso, stando a chi lo conosce, don Marco si distingue per la propria disponibilità verso il prossimo. Da qui passa alla parrocchia del “Santissimo Salvatore”, la chiesa principale di Casal di Principe. Ed anche in questo ruolo il sacerdote liternese sarebbe stato sempre iper impegnato nella sua attività di volontariato. Accanto a questo anche l’impegno come insegnante di religione presso l’istituto onnicomprensivo (un istituto che comprende tutte le classi dalle materne alle medie inferiori) di Villa Literno.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il prete due giorni fa è stato scarcerato. E' ai domiciliari in località segreta. Intanto dalla curia di Aversa nemmeno una parola per la sorte del bambino. Assoluta indifferenza.

Anonimo ha detto...

http://www.ilmattino.it/mattino/view.php?data=20080110&ediz=CASERTA&npag=44&file=SAR.xml&type=STANDARD

10/01/2008
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CASAL DI PRINCIPE
La famiglia chiede i danni al sacerdote



Una querela già pronta sarà consegnata in Procura questa mattina dal legale che rappresenta la famiglia della presunta vittima degli abusi sessuali di don Marco Cerullo. L'avvocato Costantino Puocci non ha smesso di studiare il caso nelle trascorse feste natalizie. La querela si basa sul fatto che il parroco Cerullo, «approfittando del suo ruolo di sacerdote nonché di insegnante di religione», portò via il ragazzino senza alcun permesso dei genitori, dalla scuola media di Villa Literno «per condurlo, con u raggiro, in una zona periferica della città per poi costringerlo a subire abusi di tipo sessuale». La famiglia si costituirà parte civile per il risarcimento di tutti i danni morali e materiali. Da circa due giorni, intanto, Don Marco si trova in una comunità segreta. Il tribunale del riesame di Napoli, lunedì mattina, su istanza presentata dall'avvocato Carmine Ucciero, ha disposto che il sacerdote accusato di abusi sessuali nei confronti di un alunno di dodici anni sia affidato ad un monastero in una località segreta per il recupero e il reinserimento. Prima di partire per la comunità don Marco non è tornato nella chiesa del Santissimo Salvatore di Casale per riprendere le sue cose: «Qui non ha lasciato niente ed io non l'ho più visto dal giorno in cui è stato arrestato», ha dichiarato il parroco Carlo Aversano ieri sera : «ora aspetto un nuovo viceparocco, ma con calma senza fretta», ha aggiunto. Per oggi don Carlo ha organizzato una preghiera prevista per una bambina di Casal Di Principe che lotta contro il cancro in un centro terapeutico di Genova. Un modo per tornare alla vita di prima fatta di preghiera, senza scandali da commentare e di cui dispiacersi. A Villa Literno, intanto, si sono mossi gli assistenti sociali della scuola. Si apprende da fonti non ufficiali che delle particolari attenzioni dell'insegnante di religione sono state rivolte in passato, probabilmente, anche ad altri alunni. Insomma proseguono gli accertamenti da parte dei carabinieri per chiarire appieno i contorni delle vicenda ma anche per verificare se il sacerdote, in altre occasioni, si era reso responsabile di vicende analoghe a quella per la quale è stato arrestato e che, magari, non siano state denunciate. Insomma la vicenda che tanto scalpore ha fatto in zona sembra tutt’altro che conclusa. ma. mu.