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giovedì 10 gennaio 2008

ORDINE NAZ. PSICOLOGI: "TERAPIE RIPARATIVE CONTRO

ORDINE NAZIONALE PSICOLOGI: "NO ALLE TERAPIE RIPARATIVE, SONO CONTRO
IL CODICE DEONTOLOGICO"

Grillini. Ora intervenga l'Ordine dei Medici, anche gli psichiatri le offrono
martedì 08 gennaio 2008 , di Franco Grillini

In una lettera che uscirà su "Liberazione" domani, il Presidente
nazionale dell'ordine degli psicologi prende nettamente posizione
contro le cosìdette terapie riparative, quelle che, inutilmente,
cercano di convertire gli omosessuali in eterosessuali. Accogliamo
con soddisfazione il primo pronunciamento in assoluto sulla
questione dell'Ordine degli psicologi.

Le parole del Presidente Giuseppe Luigi Palma, che si richiama al
codice deontologico, sono inequivocabili: "Lo psicologo non deroga
mai ai principi del Codice Deontologico nessuna ragione né di natura
culturale né di natura religiosa, di classe o economica può spingere
uno psicologo a comportamenti o ad interventi professionali non
conformi a tali principi. [...] Lo psicologo è consapevole della
responsabilità sociale derivante dal fatto che, nell'esercizio
professionale, può intervenire significativamente nella vita degli
altri…. " e quindi "nell'esercizio della professione, lo psicologo
rispetta la dignità, il diritto alla riservatezza,
all'autodeterminazi one ed all'autonomia di coloro che si avvalgono
delle sue prestazioni; ne rispetta opinioni e credenze, astenendosi
dall'imporre il suo sistema di valori; non opera discriminazioni in
base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, stato
socio/economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale,
disabilità."

Per questo, conclude Palma: "E' evidente quindi che lo psicologo non
può prestarsi ad alcuna "terapia riparativa" dell'orientamento
sessuale di una persona".

Il tema era salito alla ribalta delle cronache due anni fa grazie ad
un'inchiesta di Stefano Bolognini pubblicata dal mensile gay "Pride"
alla quale era seguita una mia interrogazione al Ministro Storace,
che non ha mai avuto risposta.

Il tema, è stato riproposto nel dicembre scorso dal giornalista
di "Liberazione" Davide Varì che per ben sei mesi ha frequentato (50
euro a seduta) un equipe di psicologi e uno psichiatra cattolico
Tonino Cantelmi, dimostrando inequivocabilmente che, in aperta
violazione dell'ordine deontologico, alcuni psicologi sottopongono i
propri pazienti a terapie riparative.

L'Ordine degli psicologi ha oggi giustamente condannato una pratica
che cerca di curare ciò che malattia non è: un comportamento
decisamente scorretto dal punto di vista scientifico.

Su questo terreno ho presentato oggi un'interrogazione al Ministro
della Salute Turco perché il Governo intervenga immediatamente e
perché anche l'Ordine dei medici, in relazione agli psichiatri che
sottopongono i propri pazienti alla conversione, prenda una netta
posizione.

Chiediamo altresì ad entrambi gli ordini di svolgere accurate
indagini interne per stabilire quali e quanti psicologi e
psichiatri, numerosi nomi sono stati fatti nelle due inchieste, non
abbiano un comportamento deontologicamente corretto.

Compito della psicologia e della psichiatria è di intervenire per
garantirne benessere e serenità a persone in difficoltà, non certo
di trasformare più o meno legittime opinioni religiose, in
sofferenza e pseudoscienza e gli psicologi e gli psichiatri
dovrebbero aiutare gli omosessuali ad accettare serenamente la
propria identità.

Franco Grillini

Psicologo e Deputato socialista.

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