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venerdì 15 giugno 2007

Eltsin al Parlamento Italiano

Roma, 14 giugno 2007, giovedi’

Lo scorso 29 maggio ho messo on line la mia traduzione del discorso tenuto dall’on. Nancy Pelosi al Congresso di Washington sul caso Eltsin.
Immediatamente dopo, il 31 maggio, l’on. Franco Grillini ha presentato un’interrogazione alla nostra Camera dei Deputati avente per tema il rispetto dei diritti umani delle persone omosessuali e transgender in Russia.
Nel corso del suo intervento, Grillini ha fatto un esauriente riassunto dei fatti recenti che hanno portato all’aggressione a Mosca di alcuni delegati italiani, accennando alla situazione in altri paesi dell’Est europeo, ricordando ulteriori interventi nel corso degli anni a difesa dei gay russi, e riproponendo il testo dell’on. Pelosi.
Cosi’, in questo momento, sono due i parlamenti al mondo in cui viene sottolineato il merito della comunita’ varia nella difesa della democrazia in Russia.
Chi e’ interessato a saperne di piu’ puo’ collegarsi al sito:
http://www.grillini.it/show.php?4446
dove c’e’ pure la risposta all’interrogazione di Grillini da parte del Viceministro agli affari esteri, Patrizia Sentinelli.

Buona lettura,

Massimo Consoli

1 commento:

Anonimo ha detto...

Massimo faceva riferimento a questo messaggio.
Il discorso di Nancy Pelosi è davvero illuminante,

Roma, 29 maggio 2007, martedi’

Gli utili idioti che sabato scorso, 26 maggio, si sono permessi di aggredire delle persone che sono andate a Mosca per affermare e difendere i diritti fondamentali di gay, lesbiche e trans russi, devono sapere che, non fosse stato proprio per quegli stessi gay, lesbiche e trans che nell’agosto del 1991 sono stati quasi unici nel difendere la democrazia nell’ex-Unione Sovietica, loro, oggi, continuerebbero a vivere sotto un regime ferocemente dittatoriale che non gli permetterebbe nemmeno di esporre quelle icone con le quali cercano pubblicamente giustificazione alla loro inutilita’.

Ho affrontato piu’ di una volta questo argomento, spiegando come Eltsin sia riuscito a sconfiggere il tentativo di golpe dei reazionari grazie al computer ed alla stampante che gli avevano messo a disposizione i militanti del giornale gay Tema, e non ci tornero’ sopra.

Pero’, voglio farvi conoscere il testo del discorso fatto dalla rappresentante di New York nel luogo piu’ istituzionale degli Stati Uniti, il Congresso, e dove e’ stato confermato quello che noi avevamo gia’ sostenuto e pubblicizzato fin dal 1993, e senza sapere, ovviamente, di quel discorso, finalmente pubblicato su di un libro curato da Robert B. Ridinger, Speaking for Our Lives. Historic Speeches and Rhetoric for Gay and Lesbian Rights (1892-2000), Harrington Park Press, New York , 2004.

Massimo Consoli
*******

22 novembre 1991
In onore di Roman Kalinin
di Nancy Pelosi
traduzione di Massimo Consoli

Queste considerazioni sono state fatte nell’aula del Parlamento USA dall’on. Nancy Pelosi, di New York, e sono entrati negli atti parlamentari (Congressional Records) il 22 novembre 1991.


Signor Speaker, il tentativo di colpo di stato sovietico dello scorso agosto 1991 e’ stato lo scenario adatto ad una forte dimostrazione di coraggio e di attaccamento alla causa della liberta’.
Roman Kalinin, editore del primo giornale gaylesbico russo, insieme ad un gruppo di gay e lesbiche, si e’ impegnato a lottare contro il colpo di stato stampando e distribuendo i decreti del Presidente Boris Eltsin.
Roman Kalinin ha saputo del tentativo di golpe da alcuni amici di San Francisco. Dalla sera tardi del 18 agosto fino a quando il colpo di stato venne sconfitto, il 21 agosto successivo, Kalinin apri’ una linea telefonica attraverso la Finlandia e San Francisco. Aveva formulato un piano per comunicare con quelle persone nell’Unione Sovietica che sarebbero potute diventare i primi bersagli da intimidire e, possibilmente, da eliminare fisicamente, per le loro preferenze sessuali e per la loro attivita’ nel movimento democratico.
La paura ed il panico erano particolarmente sentiti, mentre si veniva a conoscenza di rapporti sulla possibilita’ di ondate di arresti.
Il 20 agosto la clinica aids di Mosca presento’ una richiesta ufficiale per avere liste di persone con aids e con hiv.
Kalinin e’ l’editore di Tema, il primo giornale gay e lesbico dell’URSS. Il suo sistema di stampa e la sua fotocopiatrice divennero virtualmente la sola disponibile possibilita’ per stampare e distribuire informazioni contro i leader del golpe. Per circa 60 ore, i gay e le lesbiche di Mosca coordinarono le loro forze in una incredibile dimostrazione di coraggio.
Il Presidente Boris Eltsin firmo’ una lista di decreti che divenne il documento della resistenza contro le forze dell’oppressione. I gay e le lesbiche negli uffici di Tema elaborarono le informazioni al computer. La fotocopiatrice stampo’ i decreti di Eltsin senza interruzione, con il logo del ben noto giornale gay in calce. Kalinin voleva che il pubblico sapesse che la comunita’ gay stava lavorando per sconfiggere il putsch, anche se rischiava l’arresto rivendicando pubblicamente quello che stava facendo.
Poi, questi eroi distribuirono i volantini con i decreti stampati per le strade di Mosca, lavorando con gli altri leader del movimento per la democrazia. I decreti vennero diffusi attraverso la citta’ ed apparvero ad ogni fermata della metro, consegnati a confusi moscoviti. Vennero perfino dati ai soldati nei carri armati diretti all’edificio del Parlamento Russo. Questo loro eroismo rappresenta un impegno progressivo per combattere l’oppressione e la discriminazione nell’Unione Sovietica. Per parecchi anni hanno guidato la lotta per ridurre proprio la discriminazione che dovevano affrontare i gay e le lesbiche nell’URSS.
Si sono anche uniti ad altri in tutto il mondo per dare informazioni e materiale informativo al popolo russo allo scopo di lottare contro la sempre crescente minaccia dell’aids e delle infezioni da hiv. I loro sforzi sono stati sostenuti attraverso l’International Gay and Lesbian Human Rights Commission, un’organizzazione che, in appena un anno, e’ diventata una sorta di consolato gay. La vittoria nell’Unione Sovietica ha dato l’opportunita’ di aprire le porte alla liberta’ di gay e lesbiche mai sognata prima, in quel paese.
Il coraggio e l’impegno per la liberta’ e la democrazia di Roman Kalinin verranno onorati il prossimo dicembre 1991, quando verra’ nominato “Uomo dell’anno”, da Advocate, la piu’ diffusa pubblicazione gay e lesbica degli Stati Uniti.