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Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

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venerdì 18 maggio 2007

ROMA PRIDE 2007

Roma, 14 Maggio 2007


Oggetto: richiesta di adesione alla Manifestazione Nazionale Unitaria "Roma Pride 2007".

Nel periodo 1-16 Giugno 2007 si svolgerà a Roma la Manifestazione culturale e politica a carattere nazionale denominata “Roma Pride 2007”. La manifestazione ha come scopo principale quello di diffondere la cultura lesbica, gay, bisessuale e trans, attraverso la realizzazione di eventi cinematografici, letterari, musicali e fotografici e di diffondere le tematiche culturali politiche e sociali della comunità lgbt.

Le inviamo qui di seguito il documento politico e la piattaforma rivendicativa della Manifestazione Nazionale Unitaria "Roma Pride 2007". Crediamo che tale gesto rappresenterebbe un ulteriore supporto alla visibilità delle persone lgbt e alla lotta contro il pregiudizio e le discriminazioni.

Restiamo in attesa di un Suo cortese riscontro e a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.


Per il Coordinamento Nazionale Roma Pride 2007
Rossana Praitano - Portavoce Nazionale e Presidente Circolo Mario Mieli

Segreteria Organizzativa Roma Pride 2007
Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
Andrea Berardicurti
06/5413985 fax 06/5413971
Cell. 348/7708437

www.romapride.it


PIATTAFORMA RIVENDICATIVA


Chiediamo che sia data applicazione alla Risoluzione del Parlamento europeo del 16 marzo 2000 che chiede di garantire «alle coppie dello stesso sesso parità di diritti rispetto alle coppie ed alle famiglie tradizionali ».È una misura di civiltà cui anche l’Italia si deve adeguare per non restare ai margini del cammino di allargamento dei diritti civili intrapreso dall’Europa.

Il Parlamento dovrebbe affrontare, dopo il disegno di legge proposto dal Governo, il tema delle unioni di fatto. Consideriamo il livello della discussione del tutto arretrato. Le esigenze e i bisogni delle coppie lesbiche e gay, comunque escluse dall’accesso al matrimonio per un’ingiusta discriminazione, non vengono tenuti nella dovuta considerazione.

Chiediamo, quindi, la parità dei diritti, attraverso l’estensione del matrimonio civile o istituto equivalente. Nel rispetto delle differenti modalità di legami sentimentali, ed in linea con ciò che è avvenuto in Europa chiediamo inoltre la creazione di istituti differenti e distinti dal matrimonio che prevedano il riconoscimento giuridico pubblico delle unioni civili.

Andrà affrontato con un’apposita legge il tema della responsabilità genitoriale dei partner di fatto, anche dello stesso sesso, nell’interesse delle migliaia di figli di lesbiche e gay presenti nel paese.


LOTTA ALLE DISCRIMINAZIONI

La Risoluzione del Parlamento europeo del gennaio 2006 ha chiesto di «assicurare che le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender siano protette da violenze e dichiarazioni di odio omofobico».
La sentenza della Suprema Corte Europea del 30 aprile 1996, ha esteso alle persone “che transitano da un sesso all’altro” l’applicazione della Direttiva Europea 76/207 sulla parità di trattamento tra gli uomini e le donne e le leggi nazionali ad essa ispirata.
In Italia per le persone lgbt continuano le discriminazioni sul lavoro, nella scuola, nella società.

Chiediamo una legge contro le discriminazioni motivate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, che rimuova gli ostacoli di natura sociale e normativa che limitano l’effettiva uguaglianza delle persone omosessuali e transgender e recepisca in modo pieno e sostanziale le Direttive Europee 207 del 1976 e 78 del 2000.

In particolare chiediamo:

l’estensione della legge Mancino all’orientamento sessuale e all’identità di genere;
l’applicazione della direttiva europea 207 del 1976 sulla parità di trattamento tra gli uomini e le donne anche alle persone che transitano da un sesso all’altro, secondo la sentenza della Suprema Corte Europea del 30 aprile 1996;
la modifica del Decreto legislativo 216 del 2003 “Attuazione della Direttiva 2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro”, anche per eliminare le nuove discriminazioni introdotte, come quelle contro gay e lesbiche in divisa;
il recepimento della direttiva europea 38 del 2000 sulla libertà di movimento dei cittadini europei in modo rispettoso dei diritti delle coppie di fatto o registrate gay e lesbiche;
l’applicazione della direttiva europea 85 del 2005 sullo status di rifugiato anche a gay, lesbiche, bisessuali e transgender perseguitati nei loro paesi;

Chiediamo inoltre che vengano pianificate azioni positive contro il pregiudizio omofobico e transfobico e le discriminazioni: interventi nelle scuole, campagne di sensibilizzazione, buone pratiche.
L’Italia assuma un ruolo propositivo per il rispetto dei diritti umani nel mondo, per l'abolizione della pena di morte, per la depenalizzazione del reato di omosessualità e transessualità presente nelle legislazione di decine di paesi.


SALUTE E BENESSERE DELLE PERSONE LGBT

Va garantito il diritto alla salute delle persone lgbt ponendo fine alle discriminazioni in ambito sanitario, riattivando le campagne ministeriali di informazione sulla prevenzione, garantendo i diritti delle persone sieropositive.

Chiediamo una modifica della legge 40 per consentire l’accesso alla procreazione medicalmente assistita alla singola maggiore e la revisione della legge 164 del 1982 sul cambiamento di sesso, per consentire il cambio anagrafico di nome proprio e identificativo di genere senza l’obbligo di intervento chirurgico genitale.
Chiediamo la gratuità delle terapie necessarie alla transizione di genere e che si affronti il tema dell’intersessualismo.



PARITA’ – DIGNITA’ – LAICITA’
Documento Politico

Il 16 giugno è la data che abbiamo individuato come movimento lgbt italiano di convocazione del Pride Nazionale di Roma. Noi lesbiche, gay, trans e bisessuali, vogliamo costruire una manifestazione aperta a tutti i soggetti politici, sociali e culturali del Paese che condividono la necessità di costruire una proposta laica che si ponga l’obiettivo non solo di difendere la sovranità dello Stato, ma che apra anche una stagione di riforme democratiche, civili e libertarie in Italia.

Noi siamo portatori e portatrici di pari dignità e rivendichiamo che il Parlamento e il Governo, così come le forze sociali e politiche, riconoscano e garantiscano uguale dignità e pari diritti, nel rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani, della Costituzione italiana, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e nel rispetto del principio della laicità dello Stato italiano e della sua autonomia da ogni ingerenza confessionale.

Le nostre rivendicazioni, si inseriscono in un quadro politico ed istituzionale desolante, in clima sociale e culturale d’odio alimentato dalle gerarchie cattoliche e sostenuto da una politica debole e in affanno, perché ha completamente smarrito i valori fondanti della convivenza e del pluralismo ideale. E’ in atto un conflitto di cui vogliamo assumerci l’onere, che cerca di connotarsi come uno scontro fra civiltà, tra eterosessuali e cittadini lgbt, tra cattolici ed atei, tra migranti e italiani, ed invece ha lo scopo di imporre un pensiero unico, un arretramento sul terreno delle conquiste sociali, e di cancellazione di ogni tipo di speranza di riscatto ed emancipazione dei differenti vissuti, identità ed orientamenti sessuali.

Per questo vogliamo sollecitare la costruzione di reti e relazioni affinché il Pride Nazionale del 16 giugno 2007, sia un grande appuntamento per tutte e tutti coloro che hanno a cuore la libertà, la democrazia, l’antifascismo. Facciamo appello al movimento delle donne, delle organizzazioni dei lavoratori, dell’associazionismo della solidarietà e dell’impegno civile, alle e agli intellettuali, ai gruppi giovanili, alle espressioni di base, perché ci aiutino a rendere il 16 di giugno un appuntamento di popolo, in cui siano presenti tutti i colori e tutte le pluralità.

Un popolo che respinge il tentativo di imporre all’Italia la sovranità limitata congeniata da uno stato straniero, il Vaticano, che strumentalmente utilizza il diffuso sentimento religioso, per accarezzare sogni neo teocratici. Le manifestazioni clericali contro qualsiasi tipo di riconoscimento delle relazioni extra matrimoniali, sono il segno tangibile di una volontà prevaricatrice e anti democratica da parte di istituzioni, che violando persino il Concordato, si vogliono sostituire alle istituzioni repubblicane democraticamente elette.
L’attacco alle libertà delle donne, delle lesbiche, dei gay, dei e delle trans, rappresenta l’ultima frontiera di uno scontro epocale, che Raztinger vuole portare fino alle estreme conseguenze. Al silenzio di tanta politica, di tanti mass media noi rispondiamo con il nostro Pride, per invadere pacificamente la capitale del Paese e, ricordare che la convivenza, le pluralità, le libertà sono valori da difendere, innanzitutto facendoli vivere alla luce del sole, negli spazi e nelle strade della civiltà moderna.

Dobbiamo inoltre sottolineare che nonostante diverse assicurazioni e impegni assunti, nessun provvedimento legislativo è in dirittura d’arrivo in Parlamento, assenti le azioni positive che il Governo potrebbe intraprendere autonomamente, tra cui una efficace lotta contro il bullismo e l’odio omofobico, lesbofobo e transfobo. C’è un vuoto di proposta ed impegno affinché milioni di cittadine e di cittadine possano finalmente vivere degnamente.

Per questo le pari dignità e i pari diritti per le persone lgbt rimangono centrali e assumono il valore di paradigma del conflitto tra chi vuole uno stato laico e chi cerca di riportare l’Italia nel Medioevo. Le nostre vite sono un fatto dirompente perché svelano che non esistono modelli unici, ma libertà individuali, autodeterminazioni, famiglie culturali e non naturali.

Tutte e tutte a Roma il 16 giugno, insieme in tante e tanti, con gioia, determinazione, con i nostri corpi e le nostre idee, per un futuro di libertà!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao!

Mi chiamo Pierluigi, sono di Napoli, e ho scattato circa 600 foto al
Gay Pride di Roma.

Il link ai due album fotografici è reperibile sul mio blog, "Il Bardo
Stonato", nell'elenco "Cortei, manifestazioni et similia":
http://eloran-the-bard.spaces.live.com/Lists/cns!93A90DEC4AEF72E!782

L'indirizzo del blog è: http://eloran-the-bard.spaces.live.com/

Spero che le foto vi piacciano.

A presto!

Pierluigi