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venerdì 13 aprile 2007

Unioni civili: Radicali Romani aggrediti a La Sapienza

Aggressione a Roma al Comitato Raccolta firme per le Unioni civili:
Radicali Romani aggrediti a La Sapienza mentre raccoglievano le firme.
La politica e i media non sottovalutino

12 aprile 2007

Dichiarazione congiunta di Rita Bernardini, Segretaria Radicali Italiani, e di Alessandra Pinna, Presidente dell'Associazione Radicali Roma:

"Questo pomeriggio" dichiara Alessandra Pinna "con altri due compagni mi trovavo davanti all'entrata dell'Università La Sapienza per un tavolo di raccolta firme per la proposta di delibera popolare finalizzata all'istituzione del Registro delle Unioni Civili al Comune di Roma.

Mentre stavamo raccogliendo le ultime firme, soddisfatti della buona risposta che i giovani avevano mostrato verso la nostra iniziativa, un uomo sulla quarantina, che già ci aveva precedentemente mostrato in modo del tutto pacifico il suo disappunto sulla proposta di delibera popolare, si è repentinamente scagliato violentemente sul tavolo cercando di ribaltarlo e si è impossessato dei moduli di raccolta firme tentando di strapparli.
Due di noi, aiutati da due passanti, lo hanno bloccato mentre cercava di svincolarsi violentemente fino all'arrivo della Polizia. Nel mentre gridava 'a mali estremi, estremi rimedi' definendoci 'distruttori della famiglia'.

Quanto accaduto oggi è gravissimo e purtroppo emblematico della deriva violenta verso la quale il nostro Paese sembra dirigersi.
Solo pochi giorni fa, tra il silenzio di media e politici, alla libreria Babele di Milano sono apparse scritte omofobiche e minacce nei confronti di Imma Battaglia, Presidente del Di'Gay Project, associazione co/promotrice della raccolta firme.
L'aggressione di oggi conferma il clima violento contro coloro che stanno conducendo democraticamente una battaglia di libertà per l'estensione dei diritti civili, diritti che non incidono assolutamente su quelli della famiglia tradizionale.

""Il clima di odio e di intolleranza" dichiara Rita Bernardini "che certi fautori della 'famiglia naturale' stanno alimentando nei confronti di inermi e pacifici cittadini che chiedono l'affermazione dei diritti per le coppie omosessuali, comincia a destare serie preoccupazioni che non possono essere sottovalutate dalla politica e dai mezzi di informazione.

Oggi, all'Università La Sapienza sono stati aggrediti i militanti di Radicaliroma che, al tavolo regolarmente annunciato alle forze dell'ordine, raccoglievano le firme per presentare al Comune di Roma una proposta di delibera per l'istituzione del registro delle Unioni Civili.

Ieri l'Associazione Radicaliroma aveva presentato in una conferenza stampa il progetto che in pochi giorni ha già raccolto le sottoscrizioni di 4.000romani (lo Statuto del Comune ne prevede 5.000 da raccogliere in tre mesi): il fatto che i giornali romani, pressoché all'unanimità, oggi abbiano taciuto è forse peggiore del gesto violento del quarantenne che oggi si è scagliato violentemente contro i giovani militanti tentando di distruggere i moduli di raccolta e ribaltando il tavolo al grido 'affosserò la vostra proposta perché voi volete distruggere la famiglia!'.

La censura della stampa si rivolge, infatti, contro tutti i cittadini che usano gli strumenti della 'democrazia diretta' per promuovere iniziativa politica concreta.

Da parte mia, ringrazio Alessandra Pinna, Piero Bonano e Mirko Paladinoper avere reagito con la nonviolenza al difficile episodio odierno e per tutto il lavoro civile che stanno portando avanti per la città di Roma."
http://www.radicaliroma.com

1 commento:

Anonimo ha detto...

Era prevedibile che qualcuno si sarebbe fatto saltare i ...nervi, prima o poi.
Noi non/violenti siamo sempre pronti a parare questo genere di aggressioni.
In un certo senso quanto accaduto dimostra che si sta andando a toccare sul vivo il "cuore dell'omofobia".
Bisogna insistere, senza ma e senza se...
Mi vien da citare quello che disse lo sceriffo di una famosa storiella. Era stato senza nulla da fare seduto ad annoiarsi nel suo ufficio per giorni e giorni nel pacifico villaggio di coloni nel FarWest. Quando una pallottola ( o una freccia come preferite) entrò dalla finestra e gli bucò il cappellone " ohhh,-esclamò- finalmente qualcosa si muove!"