Pianeta Terra. 10 aprile 2007
SPECIALE NEWSLETTER DI ACCADEMIA KRONOS
N.12
DALL’EUROPA LA PRIMA RISPOSTA CONCRETA CONTRO L’EFFETTO SERRA
Grazie al cancelliere tedesco Angela Merkel, presidente di turno della UE, l’Europa è ad una svolta “verde”.
Dal nostro referente a Bruxelles
I leader europei hanno concordato un piano di azione per una serie di impegni concreti sull’energia da concretizzare entro il 2020. Si sono impegnati a contrastare i cambiamenti climatici abbandonando gradatamente l’approvvigionamento dei combustibili fossili a vantaggio delle energie pulite e rinnovabili. Un quinto del totale del consumo energetico, hanno promesso, sarà garantito ancor prima del 2020 da fonti alternative al petrolio.
“ Per concretizzare la svolta verde” ha detto la Merkel,”bisognerà fare ancora molto lavoro. Tuttavia saremo un esempio a livello mondiale perché tutti gli altri Paesi seguano la nostra strada”.
Il piano d’azione approvato è molto ambizioso, ma realistico e credibile, perché fissa impegni vincolanti e raggiungibili e consente all’Europa di alzare la voce a livello internazionale per costringere gli altri partner a seguire l’esempio.
Gli obiettivi fissati nel piano d’azione vanno ben oltre quelli dettati nell’ambito del Protocollo di Kyoto ( meno 8% di emissioni nocive di gas serra entro il 2012, tanto per cominciare!).
L’Unione Europea si è impegnata a ridurre di almeno il 20% le emissioni di gas serra entro il 2020, con l’opzione di arrivare fino ed oltre il 30% se altri seguiranno la strada europea. Intanto per incominciare l’UE intende incrementare del 20% il livello di efficienza energetica che derivi esclusivamente da fonti rinnovabili. Nel settore dei combustibili usati per i trasporti si intende arrivare entro pochi anni come il Brasile con una quota consistente di biocombustibili, almeno il 10% entro il 2012.
I Paesi dell’ex blocco sovietico prima e durante i lavori hanno tentato di convincere la Merkel a valutare, prima di decidere la percentuale del 20% di abbattimento dei gas serra da parte dell’EU, la situazione finanziaria e di sviluppo industriale dei nuovi arrivati che non potrebbero soddisfare tale richiesta. Ma il cancelliere tedesco ha tirato avanti respingendo tutte le richieste. C’è da dire che la Merkel, da ministro dell’ambiente, dieci anni fa ha negoziato la ratifica tedesca del protocollo di Kyoto e, anzi, ne criticò la percentuale prevista di abbattimento del CO2 del 5,2% che per lei era troppo esigua. Da qui la conoscenza profonda del problema e la sensibilità che le hanno consentito di tener duro fino alla fine.
Intanto il vincolo del 20% a livello europeo sulle fonti rinnovabili dovrà essere raggiunto con “targhet differenziati a livello nazionale che tengano conto”, si legge nelle conclusioni, “ dei diversi punti di partenza di ciascun Paese, del mix energetico esistente e anche di quello potenziale”. Tale nota in maniera esplicita dà il via anche al nucleare soprattutto per chi già, come la Francia, pone la propria produzione di energia elettrica. Su questa posizione né è uscito “gongolante” Jacque Chirac che temeva un intervento riduttivo del programma nucleare del suo Paese.
La Merkel ha puntato sull’emergenza planetaria, sul rischio di ecocatastrofi capaci di cancellare una parte dell’umanità se il trend del riscaldamento globale non sarà arrestato. Dinanzi ad un male così grande non si può disconoscere l’utilità in questo momento dell’energia derivata dal nucleare. Questo il sunto delle sue risposte date agli ambientalisti antinucleari che le chiedevano spiegazioni sulla sua posizione pro-atomica.
Alla decisione teutonica della Merkel di andare avanti decisa e di porre per il 2020 un impegno di riduzione del 20% delle emissioni di gas climalteranti per tutti i Paesi membri dell’UE, si è inchinato anche l’euroscettico Tony Blair che ne condivide a pieno i timori della cosiddetta catastrofe climatica.
Il test importante per valutare la tenuta di tutti gli Stati membri dell’UE su questi primi accordi, ci sarà il prossimo 8 giugno, nel summit del G8 a Heiligendamm in Germania. Da voci di corridoio già si è appreso che il test passerà indenne a parte qualche contestazione da parte dei Paesi dell’ex Unione Sovietica preoccupati di non riuscire a raggiungere per il 2020 il taglio del 20% delle emissioni di gas serra.
Leonardo
IL GOVERNO PRODI HA PRESENTATO IL PACCHETTO CLIMA
Un miliardo in tre anni e un piano d’azione in sei punti per realizzare l’abbattimento del 20% di gas serra entro il 2020. E’ questa la strategia del Governo italiano che rappresenta il primo “pacchetto clima” italiano. Nel dettaglio sarà presentato al pubblico tra qualche giorno.
L’AGRICOLTURA ITALIANA PRONTA ALLA SFIDA DEL RISPARMIO ENERGETICO E DEI BIOCARBURANTI
L’Agricoltua italiana si è candidata a partecipare alla grande sfida europea partita dall’ultimo vertice di Bruxelles ( tagliare il 20% delle emissioni di gas serra entro il 2020). Secondo le stime della Coldiretti, potenziando le coltivazioni dedicate alla produzione di biodisel e bioetanolo, utilizzando residui agricoli, forestali e dell’allevamento e istallando pannelli solari nelle aziende agricole, il settore primario può arrivare a coprire fino al 13% il fabbisogno energetico nazionale, risparmiando oltre 12 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti.
INCONTRO A ROMA CON L’ENERGESCO
Hanno partecipato in 53, provenienti da tutt’Italia, i soci ed amici di Accademia Kronos all’incontro dell’ENERGESCO ( società italiana che opera nel settore delle applicazioni delle energie rinnovabili). L’incontro si è tenuto a Roma presso la sala conferenze prestata per l’occasione dalla fondazione Compagnia delle Opere. I Dirigenti dell’ENERGESO hanno tracciato un quadro delle loro potenzialità ed hanno invitato i presenti a costituire una rete nazionale per far fronte alle future richieste degli enti locali interessati a diventare produttori di energia elettrica attraverso il solare, l’eolico e la biomassa. Da parte di alcuni soci però sono apparse delle perplessità relative alla non definizione concreta dell’operazione nazionale prospettata dalla società. Perplessità che, comunque, verranno affrontate a breve in una nuova riunione. Intanto ENERGESCO ha prospettato ai convenuti la possibilità di aprire “negozi per l’energia” nelle varie città. Ma anche di questo si parlerà nel prossimo incontro. Nel frattempo altre società che operano soprattutto nel settore del solare, hanno chiesto ad Accademia Kronos di incontrare questi giovani perché anche loro sono interessati ad avere una rete di operatori e competenti a livello nazionale. Accademia Kronos Nazionale sta vagliando le offerte di queste società.

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