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giovedì 15 marzo 2007

effetto buio

da rientrodolce@yahoogroups.com, Pier Luigi Baglioni

Allegrìa !!!!
Effetto buio peggiore dell'effetto serra
Il lento ma finora inarrestabile calo di luminosità del nostro Pianeta dovuto all'inquinamento atmosferico soprattutto inprossimità dei grandi centri urbani.
La quantità di raggi solari che illumina le nostre giornate è la stessa di quella che illuminava le giornate dei nostri padri ?
Istintivamente saremmo tentati di rispondere di sì, ma secondo uno studio internazionale, i cui risultati sono stati pubblicati nel maggio scorso dal New York Times non è affatto così. Le indagini scientifiche hanno appurato che negli ultimi trent'anni la Terra è diventata più buia. La ragione della perdita di luminosità del nostro Pianeta è da ricondursi all'inquinamento atmosferico.
Il gruppo di ricercatori internazionali guidati dal prof. Ramanatham, docente di clima e scienze atmosferiche all'Università di California, a San Diego, ha tracciato un quadro assai preoccupante del cosiddetto "effetto buio", con conseguenze che potrebbero essere devastanti, in particolare per alcune zone del globo terrestre, tra cui è compresa la nostra amata Penisola. Qualche ricercatore ha ipotizzato che gli effetti del calo di luminosità, ossia dell'effetto buio, potrebbero essere addirittura peggiori di quelli legati al riscaldamento del globo terrestre, più noto come "effetto serra".
L'inquinamento atmosferico impedisce ai raggi solari di raggiungere la superficie terrestre a due livelli.
Nel primo livello i raggi solari rimbalzano sulle particelle di fuliggine sospese nell'atmosfera e vengono respinti nello spazio.
Nel secondo livello i raggi solari vengono fermati da formazioni nuvolose più spesse e più scure del normale, formatesi a causa della presenza di gas inquinanti, che rappresentano vere e proprie barriere perl'irraggiamento.
Le rilevazioni satellitari hanno rivelato che la luminosità e l'intensità dei raggi solari che arrivano a contatto del nostro Pianeta sono rimaste sostanzialmente inalterate negli ultimi decenni, ma un numero sempre minore di raggi riesce a raggiungere la superficie terrestre. Si stima che il calo di luminosità sia stato mediamente del 10% negli ultimi trent'anni, con aree più penalizzate di altre, a causa della loro posizione geografica o del loro grado di inquinamento. Cosicché se si guarda una mappa della superficie terrestre, ricostruita secondo l'intensità dell'effetto buio, tra le zone "bianche", pressoché indenni dalla riduzione di luminosità, a quelle "nere", in cui il fenomeno è più accentuato, come Hong Kong, c'è tutta una serie di zone più o meno "grigie",in cui il fenomeno assume diverse gradazioni, rispecchiando una caratteristica non solo dei fenomeni naturali, ma più in generale dell'esistenza stessa.
Gli scienziati hanno stimato che in assenza di provvedimenti significativi di riduzione dell'inquinamento atmosferico, la riduzione di luminosità è destinata a proseguire ad una media del 2-3% annuo, con conseguenze difficilmente valutabili nel medio-lungo periodo anche sulla nostra vita quotidiana.
http://www.hyperion.e-zine.it/Argomenti.asp?cmd=view&ID=125

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