L’Inno nazionale, firmato da Goffredo Mameli (testi) e Michele Novaro (musica), si intitola «Il canto degli italiani».
Questo è il testo ufficiale e completo, dal sito del Quirinale.
C'è anche la sesta strofa, presente nell’edizione del 1860 del «Canto», stampata da Tito Ricordi» e la settima , aggiunta da me oggi, 2 giugno 2022
Alba Montori
di Goffredo Mameli
1- Fratelli d’Italia
l’Italia s’è desta,
dell’elmo di Scipio
s’è cinta la testa.
Dov’è la Vittoria?
Le porga la chioma,
ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamoci a coorte
siam pronti alla morte
l’Italia chiamò.
2- Noi siamo da secoli
calpesti, derisi,
perché non siam popolo,
perché siam divisi.
Raccolgaci un’unica
Bandiera, una speme:
di fonderci insieme
già l’ora suonò.
Stringiamoci a coorte
siam pronti alla morte
l’Italia chiamò.
3. Uniamoci, amiamoci,
l’Unione, e l’amore
rivelano ai Popoli
le vie del Signore;
giuriamo far libero
il suolo natìo:
uniti per Dio
chi vincer ci può?
Stringiamoci a coorte
siam pronti alla morte
l’Italia chiamò.
4- Dall’Alpi a Sicilia
dovunque è Legnano,
ogn’uom di Ferruccio
ha il core, ha la mano,
i bimbi d’Italia
si chiaman Balilla,
il suon d’ogni squilla
i Vespri suonò.
Stringiamoci a coorte
siam pronti alla morte
l’Italia chiamò.
5- Son giunchi che piegano
le spade vendute:
già l’Aquila d’Austria
le penne ha perdute.
6- Il sangue d’Italia,
il sangue Polacco,
bevé col cosacco,
ma il cor le bruciò.
Stringiamoci a coorte
siam pronti alla morte
l’Italia chiamò.
7- Evviva l’Italia
dal sonno s’è desta
dell’elmo di Scipio
s’è cinta la testa.
Ed or la Vittoria
le ha porto la chioma,
ché schiava di Roma
Iddio la creò.
si chiaman Balilla,
il suon d’ogni squilla
i Vespri suonò.
Stringiamoci a coorte
siam pronti alla morte
l’Italia chiamò.
5- Son giunchi che piegano
le spade vendute:
già l’Aquila d’Austria
le penne ha perdute.
6- Il sangue d’Italia,
il sangue Polacco,
bevé col cosacco,
ma il cor le bruciò.
Stringiamoci a coorte
siam pronti alla morte
l’Italia chiamò.
7- Evviva l’Italia
dal sonno s’è desta
dell’elmo di Scipio
s’è cinta la testa.
Ed or la Vittoria
le ha porto la chioma,
ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamoci a coorte
battiamo la morte
l'Italia chiamò.
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