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venerdì 11 settembre 2020

Dedichiamo un pensiero affettuoso e un ricordo all'infelice Beatrice.

Oggi 11 settembre 2020 ricorrono 421 anni dalla morte di Beatrice Cenci per mano del boia sulla pubblica piazza di Roma.

Fanciulla nobile, bella e colta, era nata libera e ricchissima ereditiera, ed era molto amata dal popolo romano che conosceva la sua storia. 

L'immensa ricchezza, la ricchezza di famiglia accumulata dal nonno Cristoforo, spesa e utilizzata dal padre per i suoi affari e tenere a bada la corte pontificia e il papa che volevano impossessarsene, non portò loro alcuna fortuna: il padre Francesco screditato moralmente fu ucciso in circostanze opinabili lontano da Roma, probabilmente da sicari di Clemente VIII col preciso scopo di liberarsi di una famiglia potente e scomoda e incamerare i loro beni.

  Beatrice, i suoi fratelli Giacomo, Bernardo e Paolo, assieme alla matrigna Lucrezia Petroni furono accusati del delitto di parricidio e riconosciuti colpevoli con un processo farsa, in cui il papa rimase sordo ad ogni richiesta di grazia, come lo era stato prima del fattaccio a ogni richiesta di aiuto di Beatrice.

I fratelli e la matrigna, assieme a Beatrice rimasero a lungo imprigionati tra Castel Sant'Angelo e Tor di Nona, torturati tutti orribilmente per un delitto che altri avevano commesso,  e infine Beatrice e Lucrezia furono giustiziate assieme mediante decapitazione e i suoi fratelli squartati....

Ella per ultima, per dare l'esempio, fu costretta a pagare la sua bellezza, la sua fierezza e la sua ricchezza per ordine del papa con la sua orribile morte, quando la sentenza capitale fu eseguita, senza possibile appello, l'11 settembre 1599 a Roma.
Lo scopo del potente pontefice, non dichiarato ma noto a tutti i cittadini romani, quello di impossessarsi dell'ingentissima fortuna in proprietà immobili e mobili della famiglia Cenci, che venne infatti distribuita dallo stesso tra il nipote Aldobrandini e i suoi sostenitori e clienti, utilizzando addirittura un testamento apocrifo di Beatrice.

Tuttavia questa giovane sfortunata non ebbe pace neanche da morta: le sue spoglie custodite nella cripta del tempietto di San Pietro in Montorio per sua espressa volontà, sono state  violate  da un ignoto soldato francese al soldo del Papa Pio IX, durante la terribile battaglia in cui cadde la Repubblica Romana del 1949. La testa, che era collocata accanto alla bara col corpo, fu rubata e mai più ritrovata....



Di lei ci è giunto forse solo questo ritratto, attribuito a Guido Reni, conservato nella Galleria di Palazzo Barberini


Ma le sue delicate fattezze sono reperibili anche in altri dipinti dell'epoca ..

Santa Caterina d'Alessandria
 dipinto a olio su tela (173x133 cm) realizzato nel 1598-1599 dal  Caravaggio

Maria Maddalena 
Guido Reni 1630 circa
e in questa stupenda tela del Caravaggio del 1597


Si dice anzi che Caravaggio abbia dipinto il quadro qui sopra pensando alla storia di Beatrice Cenci  Anche per questa ragione la tela è stata ritenuta dipinta nel 1599 circa (anno in cui Beatrice fu giustiziata) ed è possibile legarne la commissione a una ricevuta di pagamento, da parte di Ottavio Costa a Caravaggio per un quadro già iniziato, datata 21 maggio 1602.

AMg

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