Chiese chiuse, veementi proteste e una grancassa mediatica che lascia interdetti.
Una decisione di buon senso della Municipalità di Gerusalemme - riscuotere le tasse sugli immobili di proprietà delle Chiesa non adibiti al culto, mentre per gli edifici di culto permane la completa assenza di tassazione - è stata presa come pretesto per un'assurda strumentalizzazione.
Nell'area di Gerusalemme, oltre a centinaia di edifici di culto vi sono quasi 900 proprietà religiose in cui si svolge esclusivamente attività commerciale (negozi, alberghi, ecc.). Solo queste saranno tassate, alla pari di qualsiasi altro esercizio commerciale della città.

Il sindaco di Gerusalemme, Nir Barkat, ha dichiarato: “Ma a qualcuno sembra ragionevole che aree commerciali come alberghi, sale da pranzo e negozi siano esenti da imposte comunali solo perché appartengono alle Chiese? Perché mai l’Hotel Mamilla deve pagare le tasse comunali e l’Hotel Notre Dame, che è proprio di fronte, ne è esente?".... continua a leggere
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