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mercoledì 5 luglio 2017

Ius soli e regime di reciprocità tra Paesi

Mi è arrivato questo articolo che reputo interessante per le proposte e voglio condividerlo.
Mi piacerebbe sapere che ne pensate di queste soluzioni.
AMg

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Sullo "ius soli", come su di ogni altra questione, si possono esprimere mille pareri, ognuno avendo pieno diritto di farlo.
Tuttavia, più che un parere personale, più che un punto di vista, nello ius soli come d'altronde in ogni altra questione, bisognerebbe che ognuno cercasse di cogliere la situazione d'insieme e cosa essa
quindi richieda. In particolare nello ius soli è bene prevalgano gli accordi internazionali e, a seconda di quale trattamento venga fatto agli italiani in un altro Paese, con lo stesso trattamento (certamente
ben mitigato nel caso si abbia a che fare con Paesi crudeli) è bene trattare chi da quel Paese trae origine. E' primario dovere di ogni uomo sulla Terra di assumersi doveri e responsabilità e non c'è
alcunché di male che un regime di reciprocità cominci a governare un po' in ogni ambito.
  Così da stimolare ognuno a darsi da fare nel Paese d'origine, così da far sì che, ovunque un giorno ci si trovi a vivere, ovunque i propri figli nasceranno, si trovino condizioni piacevoli. Noi italiani
abbiamo il dovere di curare il nostro Paese e sviluppare la nostra democrazia. Chi proviene da fuori, fuori torni a fare il suo dovere.

Certo non bisogna dimenticare d'essere caritatevoli con chi fugge da Paesi sotto disastro. Ma è bene che anche ai profughi si ricordi il dovere che ognuno ha, appena sia possibile, appena il compito torni a dimensioni affrontabili dagli uomini, di tornare a casa propria a compiere quei doveri di cui i popoli europei si fecero carico.

D'altronde basti pensare che, ponendo il caso che l'Italia torni ad essere totalmente dispotica e tirannica (è sufficiente che il potere legislativo torni ad essere come ancor oggi purtroppo sono potere amministrativo e giudiziario: concesso a vita ad una minoranza che così si fa casta) e vedremo tantissimi oggi richiedenti la cittadinanza italiana fuggir via alla velocità della luce verso Paesi
dove farà loro più comodo vivere. Oltre ai diritti si cominci dunque a richiedere doveri: bisogna si cominci a considerare un onore quello di poter tornare al Paese di origine a sistemare le cose in modo che sia lì sia altrove, pian piano dappertutto sulla Terra, divenga un vero piacere vivere.

Ordunque: se si vuole conferire la cittadinza a chi nasce in Italia da genitori stranieri, si faccia sì che all'estero noi italiani veniamo trattati egualmente.

In tal modo sarà come costruire, più che una cittadinanza ed un buon vivere nazionale, una cittadinanza ed un buon vivere globale.

Danilo D'Antonio
Monti della Laga

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