...contro l'ignoranza da parte della "storia ufficiale" nei confronti di chi si è battuto per recuperare libertà per tutti...
Non dobbiamo dimenticare nessuno dei "resistenti", compresi quelli scomodi.
25 APRILE: ONORI AI LEONI DI BREDA SOLINI
Un venticinque aprile diverso.
Oggi vi racconto la storia di una formazione partigiana dimenticata.
"I leoni di Breda Solini". Tutti di etnia Sinti. Zingari. Ex prigionieri del campo di concentramento di Prignano sulla Secchia (ebbene si, anche noi, "italiani brava gente" abbiamo avuto i campi di concentramento) decidono di unirsi alla resistenza antifascista.
Questo il racconto di Giacomo "Gnugo" De Bar, all'epoca giovanissimo partigiano:
“Nell’Aprile del 45 c’erano i tedeschi in ritirata. Molti sinti facevano i partigiani. Per esempio, mio cugino Lucchesi Fioravante stava con la divisione Armando, ma anche molti di noi che facevano gli spettacoli durante il giorno, di notte andavano a portare via le armi ai tedeschi.
Mio padre e lo zio Rus tornarono a casa nel 1945 e anche loro di notte si univano ad altri sinti per fare le azioni contro i tedeschi nella zona del mantovano fra Breda Solini e Rivarolo del Re, dove giravano con il postone che il nonno aveva attrezzato. Erano quasi una leggenda, e la gente del luogo li aveva soprannominati i Leoni di Breda Solini“.
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