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lunedì 2 aprile 2012

da Notizie Radicali: A cura dell’Associazione Detenuto Ignoto: Quanto costa la Giustizia in Italia?

02-04-2012

Irene Testa, animatrice e fondatrice dell'associazione Detenuto Ignoto ha raccolto e curato un "piccolo" dossier su quanto costa la Giustizia in Italia. Dati e cifre che da sole dimostrano come quella della Giustizia sia la "madre" di tutte le emergenze. Un dossier che, si spera, compagni e lettori sapranno utilizzare. (fonti: Le analisi di Confindustria, Confartigianato, Banca d'Italia e Banca Mondiale). Vediamolo nei numeri, questo sistema: 

42% di detenuti in custodia cautelare

i processi per ingiusta detenzione o per errore giudiziario sono oltre 2000 all'anno, per i quali nel corso del 2011 lo Stato italiano ha riconosciuto risarcimenti stimati in € 46 milioni. (Fonte: Dipartimento organizzazione giudiziaria - direzione generale di statistica )

4 anni di attesa per le cause civili 7 anni per quelle penali
6 milioni di processi civili che costano all'Italia 96 miliardi di euro in termini di mancata ricchezza

Secondo i dati della Commissione europea per l'efficienza della giustizia (CEPEJ) riferiti al 2008, l'Italia destina al funzionamento del sistema giustizia (civile e penale) circa lo 0,19% del PIL.

Costo annuo della Giustizia
Italia 4.088.000.000
Francia 3.350.000.000
Spagna 2.983.000.000
Olanda 1.613.000.000

Centro Studi di Confindustria (2011) stima che:
Smaltire questa enorme mole di pratiche frutterebbe alla nostra economia il 4,9% del Pil ma basterebbe abbattere anche del 10% i tempi di risoluzione delle cause per guadagnare lo 0,8% del Pil l'anno.

Secondo il rapporto Doing business
2012 della Banca mondiale, i difetti della nostra giustizia civile ci fanno perdere l'1% di Pil l'anno. Tempi e efficacia di risoluzione dei contratti civili, il nostro Paese è posizionato al 158esimo posto su 183.

Giustizia e Imprese:
La giustizia lumaca costa circa 371 euro ad azienda e i ritardi costano alle imprese circa 2,3 miliardi di euro l'anno. ("il Sole 24ore"). Il costo medio sopportato dalle imprese italiane rappresenta circa il 30% del valore della controversia stessa, a fronte del 19% nella media OCSE.

Per recuperare un credito:
1.210 giorni in Italia
515 giorni in Spagna
406 giorni in Cina
399 giorni in Inghilterra
394 in giorni Germania
331 in Francia
300 giorni in Usa

Spese per lo Stato
Il nostro Stato spende (fonte Commissione europea sull'efficienza della giustizia 2011) calcola che lo Stato italiano spende per la giustizia: circa 70 euro per abitante a fronte dei 56 della Francia, dove la durata media di un processo civile è della metà.

Spesa pubblica complessiva per i tribunali e per le procure supera i 7,5 miliardi di euro l'anno ed è la seconda più alta in Europa, dopo quella della Germania".

Nel 2009 uno studio di Confartigianato rilevava come avviene un aumento dei fidi bancari del 27% laddove la giustizia civile funziona. Esempio confindustria:

- se nella provincia di Bari la giustizia civile avesse la medesima efficienza che si riscontra nella provincia di Torino (-60% circa di durata dei procedimenti), la sua crescita economica nel periodo 2000-2007 sarebbe stata più elevata di 2,4 punti percentuali.

I tempi di risoluzione delle controversie commerciali al Sud sono di circa il 20% più lunghi rispetto al Nord e che solo nelle macroregioni più avanzate d'Italia, come ad esempio nel Nord Ovest, i tempi di definizione di un procedimento civile di primo grado – stimato in 306 giorni per il 2006 – potrebbero risultare in qualche modo competitivi con quelli di Francia e Spagna (250) o Germania (157). I tempi di risoluzione delle controversie relative ai contratti commerciali rispetto alla media europea: 2 volte maggiori rispetto a quello medio OCSE e quasi quattro volte maggiore rispetto a quello della Francia.

I costi delle prescrizioni: le sezioni unite della corte di cassazione si sono pronunciate sul cosiddetto abuso del processo, ne emerge che la prescrizione oltre ad essere un'amnistia mascherata comportano un esborso da parte dello stato molto alto.

Nei numeri:
500 prescrizioni al giorno
165mila prescrizioni annue costano allo stato 84 milioni di euro l'anno. (165 mila sono la media degli ultimi 5 anni il cui costo è stato calcolato sulla base del costo medio di un processo pari a 521euro)
Caso Bologna, scoppiato nel 2008: un'ispezione ordinaria disposta dal ministero della giustizia scoprì 3300fascicoli di indagine chiusa a chiave in un armadietto e dimenticati. ireati contestati in quei procedimenti, tra cui furti e ricettazione, reati ambientali sono oggi caduti in prescrizione.
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Trascrizioni ovvero servizio stenotipia:
fonte ministero della giustizia- dipartimento dell'organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi: i costi per il servizio delle trascrizioni e fonici degli atti dei processi e delle udienze nel 2005 ammontavano a 26.000.000,00 di euro iva compresa.
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DATI RICAVATI DA APERTURA ANNO GIUDIZIARIO 2012

Tutte le nazioni europee «hanno registrato lievi progressi mentre nel nostro Paese occorrono ancora:
1000 giorni affinchè una causa civile prenda il via in primo grado
10 anni di durata media per i fallimenti
9 anni per la giustizia tributaria

Tempi dei divorzi: Servono circa 800 giorni alle coppie per dirsi addio in primo grado (612 giorni al Nord, 816 al Centro, 836 al Sud e 784 nelle isole). Per i divorzi servono 571 giorni al Nord, 781 al Centro, 693 al Sud e 678 nelle isole.

SPESA PUBBLICA PER I TRIBUNALI ITALIANI:
La spesa pubblica complessiva per tribunali e procure supera i 7,5 miliardi di euro ed è la seconda più alta in termini pro-capite in Europa, dopo la Germania.
I costi della legge Pinto, per i risarcimenti dovuti ai processi troppo lunghi, aumenta poi il deficit. Come è stato denunciato da più voci all'inaugurazione dell'anno giudiziario, il trend è in aumento vertiginoso.

Nel 2008 il danno per le casse dello Stato è stato di 81,3 milioni di euro
Nel 2009 il danno per le casse dello Stato è salito a 267 milioni di euro
Nel 2010 per le casse dello Stato ha superato i 300 milioni.

Oltre 2000 le sentenze con le quali l'Italia è stata condannata per violazione delle norme della convenzione europea attestati dal 1959 al 2010.

Oltre 2.000 i procedimenti pendenti contro l'Italia per l'eccessiva durata dei processi.

Dal Rapporto che la Commissione europea per l'efficacia della giustizia (Cepej) ha presentato nel 2010, sull'analisi comparata effettuata sui dati 2008 dei sistemi giudiziari di 39 paesi aderenti del Consiglio d'Europa, risulta che l'Italia è al secondo posto per sopravvenienza di nuovi procedimenti in primo grado (ben 2.842.668), superata soltanto dai 10.164.000 procedimenti della Russia, che però conta 143 milioni di abitanti.

La Francia e la Spagna, paesi ben più comparabili con il nostro, accumulavano nello stesso anno oltre un milione in meno di procedimenti (rispettivamente 1.774.350 e 1.620.717).


La classifica è identica per i processi civili definiti e analoga per i procedimenti penali avviati e portati a termine in quello stesso anno, che furono rispettivamente 1.280.282 e 1.204.982, in Italia; 796.920 e 758.610 in Turchia( 610.674 e 618.122 in Francia (che sono i due Stati che ci seguono immediatamente).

Avvocati in Italia sono 240mila

In provincia di Milano ci sono tanti legali quanti nell'intera Francia. E le tariffe premiano chi firma più atti, non chi accorcia i tempi o evita i processi scegliendo la conciliazione. Di rinvii in rinvii per i tre gradi di giudizio ogni processo dura un'eternità. E con costi legali molto alti. La quota in termini di assistenza legale e spese processuali, rispetto al valore complessivo della causa, è circa il 30 per cento, contro il 14,4 della Germania e il 9,9 della Norvegia.
 




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