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sabato 26 febbraio 2011

A proposito della prof condannata ...

mi è stato segnalato questo gustoso, ma correttissimo, articolo  di Massimo Gramellini su LaStampa.it che ripropongo

Buongiorno La giustizia deficiente 
Massimo Gramellini Nella primavera del 2007, a Palermo, un alunno di scuola media aveva canzonato un compagno, dandogli simpaticamente del finocchio e facendolo simpaticamente piangere davanti a tutta la classe. La vecchia professoressa di lettere si era accanita contro il mattacchione e, anziche' spedirlo ai provini di «Amici», lo aveva messo dietro il banco a scrivere cento volte sul quaderno «io sono un deficiente». Lui aveva scritto cento volte «deficente» senza la i, dimostrando cosi' di avere le carte in regola per sfondare non solo in tv ma anche in Parlamento. Poi era corso a lamentarsi da papa', che di fronte all'affronto intollerabile inferto al ramo intellettuale della famiglia aveva denunciato la prof ai carabinieri, non prima di averle urlato in faccia: «Mio figlio sara' un deficiente, ma lei e' una gran c...». C'e' voluto del tempo per ottenere giustizia, pero' ieri alla fine l'aguzzina e' stata condannata: un anno di carcere con la condizionale per abuso di mezzi di disciplina, nonostante l'accusa avesse chiesto solo 14 giorni. Che vi serva da lezione, cari insegnanti. La prossima volta che un alunno umiliera' un compagno di fronte a tutti, aggiungete al coro il vostro sghignazzo e non avrete nulla da temere. A patto che l'umiliato non si impicchi in bagno, come altre volte e' accaduto, perche' allora vi accuseranno di non aver saputo prevenire la tragedia. E il simpatico umorista di Palermo finalmente vendicato? Lo immaginiamo ormai cresciuto, tutto suo padre, intento a scrivere cento volte sul quaderno «io sono intelligiente» e stavolta senza dimenticare la i.

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