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Alba Montori su Facebook

lunedì 14 febbraio 2011

Adottare da single, la Cassazione apre Stop dal Vaticano: "Servono due genitori"

Una notizia importante, una pronuncia progressista e autorevole, che fa ben sperare sul livello di laicità della corte e che i nostri legislatori dovrebbero raccogliere e
rapidamente trasferire in regola.
A patto di legiferare in senso laico senza farsi condizionare dai diktat vaticani, che sono decisamente monotoni, ma anche profondamente illogici oltre che innaturali.
Infatti secondo il Vaticano un bimbo esige "un padre e una madre", perciò se si dovessero attuare i suoi  "sani" principi cattolici i figli di madri single o di vedove/i , come
di padri single, non si dovrebbero lasciare neanche allevare ai genitori naturali !!

  Quanto spetta a questi malcapitati bimbi, ovvero "un padre e una madre", sicuramente, secondo la chiesa,  lo avranno di sicuro  in un brefotrofio, naturalmente gestito da monache o preti !
Questo sì che è non solo innaturale, oltre che demenzialmente illogico, ma privo del più elementare rispetto per i bimbi e per i genitori.

Ma non impossibile da realizzare in uno stato che ha dimostrato e continua a dimostrare nei fatti di essere la succursale della chiesa cattolica apostolica romana
Mi quindi auguro vivamente che al Vaticano ( stato teocratico e assoluto perciò decisamente illiberale) non venga consentito una buona volta di legiferare in Italia tramite i suoi lacchè eletti dal popolo della repubblica contro i diritti  dei suoi stessi cittadini, specialmente di quelli, i bimbi, che ancora di fatto non hanno altro diritto che esistere.

E mi auguro che una buona volta anche nello Stato Italia si smetta di discriminare tra figli e figliastri e adottivi e gialli, verdi o rosa, con o senza pedigree.
 I bambini per loro natura sono sempre figli di qualche essere umano, e come tali dovrebbero, credo, essere tutti uguali, dotati di pari dignità e diritti,
compreso quello all'essere amati ed amare.

Alba Montori




Esaminando una causa, la Corte suprema definisce "maturi" i tempi per un ampliamento dei criteri di adozione. La Chiesa: i bimbi esigono madre e padre
ROMA  - I tempi sono ormai maturi affinché il Parlamento italiano apra alle adozioni di minori da parte dei single, anche se con le dovute cautele. Nulla in contrario è infatti previsto dalla 'Convenzione di Strasburgo sui fanciulli del 1967' che contiene le linee guida in materia di adozione. L'esortazione arriva dalla Cassazione che - nella sentenza 3572 depositata oggi - sottolinea che "il legislatore nazionale ben potrebbe provvedere, nel concorso di particolari circostanze, ad un ampliamento dell'ambito di ammissibilità dell'adozione di minore da parte di una singola persona anche con gli effetti dell'adozione legittimante". Allo stato attuale, comunque, l'adozione legittimante rimane consentita solo ai "coniugi uniti in matrimonio, avendo finora ritenuto il legislatore tale statuizione opportuna e necessaria nell'interesse dei minori".

Un'apertura che ha mobilitato l'immediato altolà della Chiesa. Nei procedimenti di adozione "in linea generale, la priorità è il bene del bambino, che esige un padre e una madre", commenta infatti il cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. "Non conosco nel dettaglio questo caso e il pronunciamento della Suprema Corte - specifica l'alto prelato - Ma in linea generale ogni bambino ha diritto a una madre e a un padre: questa dovrebbe essere la normalità ".

La sentenza della Suprema Corte si riferisce alla richiesta di una mamma adottiva di Genova di ottenere l'adozione nella
formula pienamente legittimamente per la piccola bimba, con la quale ha vissuto insieme per due anni nella Federazione Russa e poi negli Usa, dove l'adozione è stata dichiarata efficace dal Tribunale della Columbia. Tuttavia alla mamma single, l'adozione - nella formula "speciale" - è stata consentita e trascritta qui in Italia, con decreto della Corte di Appello di Genova del 2009.

Con alcune limitazioni, come la necessità del consenso di un tutore legale per determinati atti che riguardano la minore, o con alcuni limiti, come la possibilità di ereditare dai parenti collaterali della mamma.

I supremi giudici ritengono, però, maturi i tempi affinchè anche le persone senza un partner possano adottare, con meno difficoltà, bambini rimasti soli o abbandonati. "Il legislatore nazionale - esorta la Cassazione in questa sentenza - ben potrebbe provvedere, nel concorso di particolari circostanze, ad un ampliamento dell'ambito di ammissibilità dell'adozione di minore da parte di una persona singola anche con gli effetti dell'adozione legittimante". In proposito, la Suprema Corte ci tiene a sottolineare che nelle norme della 'Convenzione di Strasburgo del 1967 sui fanciulli' - che è la bussola di riferimento per le norme sulle adozioni - non c'è alcun tipo di preclusione a questa apertura.

(14 febbraio 2011)



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