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Alba Montori su Facebook

mercoledì 28 luglio 2010

Omofobia a Savona vittima una bambina di 12 anni, la sorellina di Manuel.

Mi sono appena riuscita a ricollegare col web dopo giorni di lotte con le connessioni web e ricevo questo messaggio dall'amico Francesco Zanardi che assieme al suo amore Manuel sta combattendo con le armi della nonviolenza una lotta senza quartiere per i diritti di cittadinanza dei gay e contro l'ipocrisia, l'omofobia,  la pedofilia.
 Sono indignata, certo, e  soprattutto addolorata. Ma non mi meraviglia ciò che è accaduto alla sorellina dodicenne di Manuel.
 Non mi meraviglia in un paese in cui si continua da sessant'anni ad educare i propri figli  all'intolleranza e all'odio fin dalla più tenera età, alla prepotenza e all'arroganza contro il proprio prossimo come stile di vita vincente, in cui si rispetta chi si arricchisce senza fatica e meglio ancora se fraudolentemente a scapito degli onesti, in cui l'ipocrisia è la regola di comportamento comune imposta  persino dalla religione, in cui il rispetto della legge civile è solo un optional assolutamente non trendy  e legalità e giustizia sono solo parole da spendere a piene mani senza riempirle di azioni e contenuti civili e umani.
 Che una madre inciti sua figlia alla violenza e all'odio anche contro l'amichetta di sempre è solo la logica conseguenza di quanto sopra, pompato quotidianamente dalle tivvu e dai tiggi nel suo povero cervello indifeso.
Ci sono troppe madri ( e padri) in giro per il paesetto Italia che fanno figli solo perchè gli hanno insegnato che devono farlo, senza insegnargli a rispettarli, come esseri umani, e a non usarli come oggetti.
E oggi siamo tutti un po' più poveri di umanità e di scienza, perchè non c'è più un piccolo grande uomo di scienza e coscienza sociale e civile che ha speso la sua intera vita a cercare di fornire alle donne e agli uomini di questo paese le conoscenze ( scientifiche e non certo mafiose) e i mezzi scientifici e tecnici per scegliere di essere consapevolmente madri (e padri) rispettosi dei propri figli fin da prima ancora di farli nascere.
 Caro Luigi(*), hai reso grande il nostro paesetto, che ti ha ripagato tentando in tutti i modi di impedirtelo, ma ciò che hai fatto e scritto rimangono vivi per il futuro di tutti.
 E riguardo alla orribile vicenda delle due bimbe divise brutalmente dall'omofobia materna di una delle due, e a cui mando tutto il mio affetto, voglio permettermi di essere ottimista.
 Perché sono sicura che attraverso la sofferenza dell'ingiustizia  patita e con l'affetto delle persone che le amano davvero, sapranno costruirsi tutti quegli anticorpi di intelligenza e sensibilità che le renderanno donne capaci di amare i propri simili, senza odio e senza discriminazioni, e pronte a difendersi il loro diritto di voler bene al prossimo.
Alba Montori

(*) Luigi De Marchi
 

Savona 28/07/2010.

Omofobia a Savona vittima una bambina di 12 anni, la sorellina di Manuel.

E' accaduto lo scorso fine settimana, ma Manuel ed io lo abbiamo saputo solamente oggi andando a trovare la mamma, che ci ha informati sull'accaduto.

La sorellina di Manuel di soli 12 anni si è sentita dire "Siete una famiglia di malati, vergognati tuo fratello è un omosessuale, stai lontana da mia figlia", a pronunciare la frase una vicina di casa, madre di una compagna di scuola della sorellina di Manuel.  Anche l'amichetta è rimasta traumatizzata dal comportamento della madre, la bambina non ha alcun pregiudizio nei confronti della compagna di classe e amica di giochi, tanto meno nei confronti miei e di Manuel, ma allo stesso tempo si trova costretta a non poter più frequentare la sua amichetta,  con la quale ha amici in comune. Quanto può pesare il pregiudizio così ignorante di una madre su una bambina di 12 anni?

Immediate e positive le reazioni del condominio che si è schierato a favore delle due bambine.

Purtroppo notiamo che solo in Italia esiste questa condizione altamente discriminatoria,  il governo legittima l'omofobia semplicemente non riconoscendo gli omosessuali, l'ignoranza fa il resto. Condizione  si riflette anche nei confronti delle famiglie dove spesso le spese le fanno i minori e gli innocenti.  Nel nostro paese milioni di omosessuali vivono dietro le porte della repressione, non sono tutti coraggiosi e ancor meno coraggiosi sono coloro che dovrebbero governarci e tutelarci, malgrado gli infiniti richiami dell'UE i vari trattati firmati e mai rispettati dal nostro paese, in Italia si continua a non legiferare in materia lasciando son solo un enorme vuoto legislativo, ma anche milioni di cittadini fantasma.

Un'inchiesta speciale  dell'Eurobarometro ha mostrato che in Italia la discriminazione basata sull'orientamento sessuale è considerevolmente maggiore (61%) che nel resto dell'UE.

Manuel Incorvaia .                                                                                                      

Francesco Zanardi.

 

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