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Alba Montori su Facebook

venerdì 28 maggio 2010

Risposta a Bagnasco dopo le dichiarazioni rilasciate ieri.

 ricevo e pubblico
  26 maggio, 
 

--Leggo con interesse e anche con un forte disagio il comunicato del  Cardinale Bagnasco, il quale da un alto e qualificato pulpito , afferma che  " faremo di tutto per meritare sempre e sempre di più la fiducia, che generalmente ci viene accordata da genitori non credenti o non frequentanti" , " non risparmieremo attenzione,, verifiche, provvedimenti , non sorvoleremo su segnali o dubbi", " vigileremo su tutto".

Ciò che mi colpisce del comunicato è la tempistica un po' troppo sospetta, in relazione alla prossima dichiarazione dei redditi e alla destinazione dell'otto per mille,  come se esistessero dei forti timori per la gravissima situazione di troppo a lungo a lungo tollerata, da parte della Chiesa, situazione di pedofilia, il Cardinale voglia rassicurare i contribuenti , cattolici o non cattolici, e voglia convincerli a continuare il loro versamento a favore della Chiesa.

Forse Il Cardinale , prima di chiedere altri soldi, e soprattutto altra fiducia ai Cristiani, dovrebbe chiarire perché un Sacerdote savonese, tale Giorgio Barbacini, riconosciuto colpevole di atti di pedofilia e condannato definitivamente a tre anni e sei mesi, abbia potuto riparare all'estero lontano da sguardi indiscreti, sparendo come troppi preti pedofili, nel mondo, fanno in modo molto opportuno.

Perché la Chiesa, visto che Don Giorgio è condannato non fa di tutto per assicurarlo alla Giustizia Italiana ?

Per quale motivo, nonostante le mie denunce attraverso lettere raccomandate, l'ultima del  10 aprile 2010,  il Vaticano non ha ancora risposto e non si è preoccupato di fare chiarezza sulle situazioni da me spesso fortemente denunciate ?

Perché nessuno ha voluto prendere in considerazione  le registrazioni in mio possesso da anni, dove Giraudo confessa i suoi crimini e non si procede come nel caso di Firenze, dove il Cardinal Antonelli, malgrado la prescrizione ha fatto riaprire il caso, si eviterebbe di lasciare un pedofilo libero, libero di colpire ancora.

Perché , in quel di Albenga, in modo pregiudiziale, la Diocesi, difende a spada tratta, senza dubbio alcuno, un prete fortemente indiziato di pedofilia e umilia una bimba, chiaramente vittima e la sua famiglia ghettizzandola, estromettendola di fatto dalla vita della Parrocchia, organizzano manifestazioni non in sostegno delle vittime della pedofilia ma bensì a favore di un prete , la cui condotta ha indotto i magistrati ad agire con urgenza per non lasciarlo libero di agire ancora ?

Mentre Bagnasco chiede solo denari, dimostrando assoluto disinteresse per le vittime di pedofilia, a Savona, due coraggiosi sacerdoti  per la prima volta in Italia cercano di fare chiarezza e un vescovo afferma di essere pronto a aiutare le vittime e i magistrati nella ricerca della verità per evitare che situazioni terribili come quella che ho vissuto io e le altre vittime dell'indegno prete si abbiano a ripetere.

Monsignor Bagnasco, prima di chiedere delle palanche ai Liguri, si metta in una posizione di assoluta e Cristiana coerenza e chiarezza, faccia pulizia all'interno degli angoli bui della Chiesa, dove spesso si nascondono i veri nemici della Chiesa stessa, che in questo modo continuate a far vivere e a proliferare in condizioni di assoluta impunità. 

Zanardi Francesco.

 

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