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mercoledì 19 maggio 2010

Dall'amico Francesco Zanardi

Un bilancio

Dal momento in cui ho deciso, in modo sofferto, di scendere in campo e iniziare una lotta per avere Giustizia, sono trascorse, alla velocità della luce, alcune settimane e ora mi sembra venuto il momento di fare un bilancio e tracciare una strategia per i prossimi giorni. 

Il primo fatto ,estremamente importante , è che finalmente  non sono più solo in questa lotta terribile: mi sta sostenendo gran parte dell'opinione pubblica e soprattutto alcuni sacerdoti  coraggiosi che mi hanno affiancato con coraggio e determinazione, sto parlando di Don Carlo Rebagliati e Don Lupino i quali in modi diversi ma pur sempre in modo attivo e dinamico concorrono a fare luce su fatti che meritano chiarezza, dandomi coraggio nella prosecuzione della mia lotta.

Altre persone mi hanno supportato nel mio cammino: tutti coloro che in tempi diversi hanno subito molestie, abusi e violenze e hanno deciso di scegliere anche loro la via faticosa della denuncia civile e giudiziaria.

Ringrazio i coraggiosi e onesti magistrati che stanno conducendo le inchieste giudiziarie a cui, personalmente, ho dato inizio con le mie denunce ed i miei esposti, affinchè esista realmente la certezza della pena per chi abusa di giovani usando la propria veste talare come simbolo , non di fede, ma di arroganza e delirio di potere.

Ringrazio il mio ex insegnante di ginnastica, Roberto Nicolick, il quale pur nella sua diversità di cultura politica ha scelto di darmi la sua stima ed il suo rispetto in un discorso di condivisione di lotta con comuni obiettivi.

La mia protesta e la mia forte richiesta di Giustizia non vuole tangere la fede e neppure l'esercizio di questa fede, vuole solo che chi commette pedofilia sui  giovani indifesi non prosegua questa sua scellerata opera di corruzione.

Forse qualcuno, che vive a margine del sottobosco politico, vorrebbe approfittare delle mie azioni per avere un po' di visibilità, fatto umano e comprensibile, anche se risibile, tuttavia vorrei ricordargli che il raglio di un asino non arriva sino al Paradiso.

A parte tutto, la mia azione di denuncia civile e politica, continua , sempre con maggiore forza e con determinazione e nulla, neppure le minacce che ricevo continuamente né la violenza, potranno farmi recedere dalla mia azione.

Zanardi Francesco.

1 commento:

Sergio N. ha detto...

26 maggio 2010 - si legge su un blog di donne:" La mortalità femminile maggiore in Italia è per mano degli uomini...- Noi donne siamo considerate ormai oggetti con 2 funzioni, partorire e soddisfare i piaceri sessuali dell'uomo....beh!"Violenza sulle donne,tutti gli altri non contano nulla"........molti sono oggi i transessuali ke hanno sostituito le donne che oramai, evidentemente,non soddisfano più.....inquanto a partorire....bevete di meno come segnalato dallo spot di medici allarmati.
http://www.youtube.com/watch?v=XYF6vPjJylk