Al Presidente della Repubblica.
Al Presidente del Consiglio della Camera e del Senato.
A Emma Bonino.
Al Parlamento Europeo
chiedendo che verifichi se in Italia esistono ancora condizioni di “democrazia tali per poter rimanere nell’U.E.” e che in caso contrario intervenga.
Agli stati membri dell’U.E.
Lo scrivente: Francesco Zanardi
Candidato per le liste Bonino Pannella per la Regione Liguria, e per le province di Savona Genova Imperia, e Silvio Viale primo candidato per le liste della Liguria.
Oggetto: Denuncia alle istituzioni. Appoggio lo sciopero della fame e della sete di Emma Bonino, denuncio per la seconda volta nel 2010 l’assenza di istituzioni in Italia e il regime antidemocratico al quale siamo costretti.
Ho sentito ieri Marco Pannella e alle 12,00 su Radio Radicale il triste e desolante appello di Emma Bonino che annuncia uno sciopero della fame e della sete, con l’obbiettivo dell’immediato rientro nella legalità costituzionale, pre elettorale ed elettorale, per la mancata garanzia delle più elementari regole che formano una democrazia, regole sulle quali si dovrebbe basare il nostro paese e sulle quali è basata l’intera Costituzione Italiana, purtroppo svanite e da nessuno tutelate.
Questo comportamento da parte delle istituzioni nei confronti dello stato italiano, non è così isolato, tutt’altro, io e il mio compagno Manuel ne siamo la prova, 35 giorni di sciopero della fame e sei mesi di appelli, non solo da parte nostra ma anche da parte di tantissimi cittadini e delle associazioni, nella più totale censura ed indifferenza delle istituzioni italiane, mentre del triste caso se ne parlava scandalosamente in tutti i paesi civilizzati del globo. Persino l’U.E. è intervenuta, alcuni Europarlamentari hanno appoggiato il nostro sciopero della fame, tutto inutile, le istituzioni sempre latitanti.
Queste le accuse, che a soli 15 giorni dalla fine della mia protesta, reclama anche Emma Bonino denunciando l’antidemocraticità del paese.
Le istituzioni devono garantire la presenza di autenticatori che invece non c’è stata, neppure a pagamento, tutt’altro siamo stati boicottati, gli organi di stampa che dovrebbero garantire uguale diritto di informazione, invece dedicano enormi spazi ai partiti che non hanno necessità di raccogliere firme, che godono di finanziamento pubblico, che sono su tutti i manifesti, non come tanti piccoli partiti che invece sono costretti ad auto finanziarsi , e vengono boicottati a livello di informazione giornalistica e in base ai diritti democratici che la Costituzione impone.
Non esiste più alcuna possibilità di comunicazione civile in questo paese, le istituzioni sono totalmente sorde ed esiste uno stato di regime politico ed informativo che fa si che l’Italia non possa più essere considerato un paese democratico. Questo è imposto in un paese che si dichiara civile, dalla nostra Costituzione e da quella Europea. Paghiamo continuamente enormi sanzioni per il mancato rispetto delle regole della comunità, l’ultima entrata in vigore nel dicembre scorso e mai rispettata, il trattato di Lisbona.
Cordialmente
Francesco Zanardi e Silvio Viale.
Regione Liguria.
L' intervista rilasciata ieri a RadicalWeb da Francesco Zanardi
http://radicalweb.org/2010/
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