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lunedì 9 novembre 2009

ULTIMO, CIANCIMINO E NOI...

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DA CENSURATI.IT
Ultimo, Ciancimino e noi

Posted: 06 Nov 2009 03:34 PM PST

Insomma, ciancimino parla, parla, parla, non sta più zitto. Dal 2004, da quando Riina disse dall'aula bunker di Firenze "dovete sentire il figlio di Ciancimino". E da allora un via vai di papelli finti, promesse ai magistrati e alle procure (che invece di arrestarlo, aspettano che sua maestà "figlio scemo del boss" si decida a parlare e a lasciare i documenti che promette da anni. Noi l'abbiamo chiamato peracottaro, inaffidabile, mafioso, e ci siamo quasi offesi quando ha querelato Ultimo che l'ha chiamato servo di Riina. Beh, noi crediamo (anzi, sappiamo per certo) che questo è l'inizio di un periodo di guerra tra mafia e antimafia, perchè chi fa il mafioso non può pretendere di fare l'antimafioso e il divo in tv. A ognuno il suo ruolo. Già troppe infiltrazioni nelle procure, non abbiamo bisogno di mafiosi bravi che ci riscrivano la storia d'Italia. Stasera sono uscite pesanti dichiarazioni del colonnello De Caprio, che non dovrebbero neanche servire per giustificare le infamie di Ciancimino, ma finchè i giudici non pensano da soli a vedere (rapporti alla mano) come si è arrivati a via Bernini, purtroppo le chiarificazioni di Ultimo sono necessarie. Basterebbe controllare i rapporti di tre mesi di lavoro dei ROS, per vedere passo passo tutta la storia, ma evidentemente è troppa fatica, ed è più comodo ascoltare un pentito sotto processo per riciclaggio e tante altre belle cosine. Anzi, facciamo così, per sicurezza, diamo la scorta al pentito e togliamola a Ultimo, che non sia mai succede qualcosa al mafioso..

Adesso in ordine: le dichiarazioni di Ultimo, la replica di ciancimino, e il commento finale.

Ultimo: Nell'udienza del 2004 nell'aula bunker di Firenze, Riina Salvatore pubblicamente esortò o meglio intimò all'autorità giudiziaria di sentire Massimo Ciancimino. Da quel momento secondo la mia esperienza, ma direi oggettivamente, Ciancimino ha assunto un ruolo strategico nell'interesse di cosa nostra,
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e partecipa al concorso "morto un papello, se ne fa un altro più bello"

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