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Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

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sabato 1 agosto 2009

Come ammazzare le donne rispettando il Corano.

Giustizieri iraniani stuprano e uccidono in nome di Allah.

Articolo del Jerusalem Post segnalato da Marcus Prometheus e ripreso da NoGod.

Gli islamisti son gente seria, rispettano il Corano che vieta il patibolo
per le vergini.

UN BASIJI, “STUPRAVO LE VERGINI PRIMA DEL PATIBOLO”
Un miliziano basiji, uno dei paramilitari del regime degli ayatollah, ha
raccontato di aver stuprato giovani condannate al patibolo, per aggirare il
divieto islamico di giustiziare le donne, quando sono ancora vergini. In una
scioccante intervista al “Jerusalem Post”, un membro delle milizie
paramilitari che sono state in prima fila nei pestaggi e nelle repressioni
delle proteste degli ultimi giorni a Teheran, ha raccontato l’agghiacciante
‘modus operandi’ del regime iraniano. L’uomo, che ha chiesto di mantenere
l’anonimato, ha raccontato che di essersi guadagnato, quando aveva appena 18
anni,”l’onore’ di sposare momentaneamente le giovani donne prima della
condanna a morte”. “La notte prima dell’esecuzione -ha raccontato- viene
organizzata la ‘cerimonia’: le ragazze vengono costrette ad avere un
rapporto sessuale con uno dei secondini, di fatto vengono stuprate dal
‘marito’”. Guardando a ritroso agli eventi, l’uomo ha detto di provare
rimorso “anche se i matrimoni erano legali”. “Le ragazze erano piu’
terrorizzate dalla ‘notte di nozze’ che dall’esecuzione che le attendeva
all’indomani. Si battevano con tutte le loro forze, e cosi’ dovevamo mettere
il sonnifero nel cibo. L’indomani, avevano un’espressione attonita: era come
se fossero pronte o volessero morire”. “Ricordo di averle sentite piangere e
urlare dopo (che lo stupro) era avvenuto. Non dimentichero mai’ una ragazza
che si graffio’ il viso e il collo con le unghie. Dopo era graffiata
dappertutto”

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Ci dicono le storie dei clerici cattolici che durante la persecuzione dei cristiani vigesse l’abitudine
( non confermata da documenti attendibili) di mandare per un po’ le vergini in un lupanare, prima di giustiziarle, visto che (sempre i clerici cristiani) sostengono fosse proibito dalla legge romana giustiziare le vergini.
Tutti siamo edotti fin dalla più tenera età sulle leggende relative alle torture inflitte da aguzzini feroci e violenti per ordine di perfidi, immorali e sanguinari imperatori pagani alle varie "martiri" di sesso femminile tipo Agnese o altre, che compongono il florilegio di quella che si chiama agiografia cristiana
A parte il fatto che la verginità per una donna non era un totem presso i romani antichi, come dimostrato dalla loro letteratura, anzi semmai un hadicap, era per loro un modo per consentire a queste poverine di colmare una evidente lacuna nella loro educazione e che le uniche vergini per così dire di professione erano le Vestali, le quali comunque erano tenute a non contrarre matrimonio e ad esser vergini ( ma su questo vi sono alcune opinioni discordanti) solo fino a quarant'anni, dopodichè erano libere di fare quel che facevano tutte, sposate o no.

Quanto alla situazione delle prigioniere stuprate "legalmente" in serie per esser giustiziate in nome della sharia, è evidente l’intento di aggiungere per esse all’omicidio anche l’offesa totale nella dignità, dal momento che la verginità prematrimoniale per le donne è invece un totem ed un imperativo assoluto della stessa legge demenziale, per la quale le donne sono considerate a tutti gli effetti esseri inferiori e privi di diritti.
Il mio cuore sanguina per quelle poverine, ma sono convinta che se le donne islamiche non vogliono davvero continuare a trovarsi impotenti in tali situazioni ed in altre analoghe, che sono atutti gli effetti situazioni di guerra nei confronti del genere femminile (oltre che gay) hanno solo una possibilità, quella di evirare tutti i maschi islamici che hanno a tiro di coltello o lametta.

In guerra se non si vuole soccombere bisogna combattere per distruggere l'avversario, ed ogni arma è consentita e questa situazione ha tutte le caratteristiche di una guerra di aggressione del genere maschile contro gli altri, supportata da pretese di legalità legata a convinzioni religiose.

Forse quella che mi permetto di indicare può sembrare una soluzione drastica e "poco civile".
Mi si obbietterà che potrebbe scatenare una ulteriore guerra in-civile in aree già assai turbolente, ma può anche succedere il contrario…

Saranno in grado le donne islamiche, spinte da tali orribili violenze di cui sono oggetto collettivamente e singolarmente, di superare i tabù che hanno introiettato in anni di soggezione al maschile e ribellarsi?

alba

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