L'amica Adriana mi scrive:
"Ci sono molte ragionevoli ragioni per sopprimere la festa dell'8 Marzo.
Non vogliamo più la festa dell'ipocrisia: perchè non è vero che c'è libertà e parità tra gli uomini e le donne:
Libertà di cosa?..."
Sono assolutamente d'accordo !
L' 8 marzo NON E' UNA FESTA:
è l'anniversario di una strage di donne, chiuse e bruciate nel posto di lavoro perchè volevano condizioni di lavoro un po'migliori...
E' l'anniversario di una strage sessista, che è come dire razzista.
POTETE FORSE A CONCEPIRE DI "FESTEGGIARE"ad esempio L'ANNIVERSARIO DELL'INVASIONE DELLA POLONIA CHE DIEDE INIZIO ALLA II GUERRA MONDIALE?
O quello della strage di Srebrenica?
Solo per citarne un paio...
Allora può come si può ricordare (al femminile/postfemminista) con abboffate e canti balli e "trasgressioni varie" , un vero carnevale rigorosamente tra femmine, magari osando per una volta dar libero ( si fa per dire) corso al proprio lesbismo represso e in generale alle fantasie sessuali imposte da un mondo in cui il sesso è o merce o ginnastica o prescrizione religiosa, alla faccia della natura?
O addirittura trasformare questo anniversario (al maschile-maschista) in una sorta di giornata di capovolgimento dei comportamenti usuali, dove i maschietti, sforzandosi di mostrarsi amorevoli e rispettosi delle "proprie donne", mogli/compagne di vita, madri, sorelle e figlie o colleghe, si sentono in pace con le loro coscienze riempiendole per una giornata di mimose e pasticcini, regalucci e coccolezzi, addirittura cenette romantiche o "libere uscite con le amiche", che magari vengono dopo mesi e anni di trattamento "serva/ segretaria full time" in casa o in ufficio, e magari di sfottò sessista e mancanza di rispetto umano, se non litigate, botte, o violenze varie?
Basta col consumismo dell'8 marzo, donne, dovete e dobbiamo riprenderci ancora tutti gli altri giorni dell'anno, prima di festeggiare !
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