Con il nome di Benedetto 16 Joseph Ratzinger sta guidando in Italia la stessa rivoluzione politico-teocratica che Ruhollah Khomeini, capo supremo dell'islam sciita, portò al potere assoluto in Iran. E al pari di Khomeini il Fuhrer dei cattolici sta dividendo gli italiani mettendoli gli uni contro gli altri, servendosi di politicanti compiacenti che, dall'investitura pontificia, si aspettano il mantenimento del potere per il più lungo tempo possibile. Ma la costruzione di un potere teocratico simil-iraniano comporta un pericolo anche per il sistema reiligioso della chiesa cattolica che, nell'assunzione di comportamenti e metodologie di matrice islamica (la compenetrazione totale fra religione e politica), rende sempre più familiare agli italiani il concetto di Religione=Stato preparando il terreno culturale che faciliterà la definitiva affermazione dell'islam, totalitario e lberticida, anche nel nostro Paese. Per questo non possiamo non immaginare il papa in carica ribattezzato con il nome del capo religioso a cui più assomiglia.
"Nè Giove nè Geova, nè Cristo nè Allah.
Tutti gli dei sono invenzioni degli uomini"
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