Vivere per la proposta di legge Eutanasia Legale

Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

Piano improvisation di Salvatore Maresca Serra

Alba Montori su Facebook

martedì 3 febbraio 2009

Eluana in viaggio per Udine nella notte ...

..verso la libertà ?
La libertà dal carcere del suo corpo in cui alcuni vogliono mantenerla ancora costretta "a pane e acqua"?
Speramus
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dal gruppo Facebook

ELUANA ENGLARO: sosteniamo M. BRESSO, Presidente della Regione Piemonte

MILANO - Beppino Englaro ha chiesto l'autorizzazione per portare via la figlia Eluana dalla clinica di Lecco dove è ricoverata. E il trasferimento è per questa notte e darà corso al decreto dei giudici milanesi che hanno autorizzato, fin dal luglio scorso, papà Beppino a interrompere alimentazione e idratazione artificiali della figlia.
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È partita infatti alle 20 da Udine l'ambulanza che dovrà portare alla struttura residenziale «La Quiete» Eluana Englaro, prelevandola dalla clinica di Lecco dove si trova. In condizioni normali il tragitto dura 3 ore e mezzo, ma c'è la neve, quindi presumibilmente il veicolo arriverà a Lecco verso l'una. Si può prevedere che ripartirà intorno alle 3 e alle 7 dovrebbe tornare nel capoluogo friulano, con a bordo la donna in coma vegetativo da 17 anni.
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Intanto fuori dalla clinica Beato Talamoni, il solito via vai dei pazienti ha lasciato spazio all'attesa di un gruppetto di giornalisti, che hanno avuto il sentore che questa sera potrebbe essere «la sera» che Beppino Englaro aspettava da tempo. Ma anche esponenti di diverse associazioni che hanno sempre difeso il «diritto alla vita» di Eluana Englaro
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la presidente nazionale dei genitori scuole cattoliche M. G. C. e un esponente del Movimento per la Vita, A. V., che ha portato una foto di Eluana, una bottiglia d'acqua, una pagnottella e una candela:
«Io ho portato pane e acqua perché è tutto quello di cui Eluana ha bisogno per vivere - ha detto invece A. V. - io so che Eluana non vuole morire e visto non può urlarlo lei, lo grido io».
(..)
vi invito a vedere il video del papà di Eluana:

1 commento:

AMg ha detto...

A futura, ma anche presente, memoria. Quelle che seguono, sono le dichiarazioni che persone senza misericordia, in queste ore, sono state capaci di dire sulla vicenda Englaro: sedicenti difensori della vita, sono in realtà gli alfieri della sofferenza sempre e comunque, sostenitori del dolore ad oltranza, dell'accanimento terapeutico a prescindere.

Caso Englaro: Monsignor Chiaretti, Formigoni, Gasparri, Mantovano, Roccella, il cardinal Scola, Volonté: il partito senza misericordia

. A cura di Notizie Radicali

*)
Monsignor Giuseppe Chiaretti, vice-presidente della CEI, arcivescovo di Perugia:
"La vita è il dono più grande anche quando si fa arduo perché si carica di sofferenza: il caso Englaro e tanti altri simili, pur con tutta la loro drammaticità, non ci esonerano dal rispettare il lucignolo fumigante ma ancora acceso, ancora in grado di farci strada. La forza della vita si trova anche nella sofferenza. La sofferenza appartiene al mistero dell'uomo e resta in parte impenetrabile e tuttavia la fede ci rimanda al crocifisso come estremo dell'amore del padre per gli uomini e dell'obbedienza del
figlio al padre. Quel crocifisso per chi crede, diventa luce, forza,
conforto, coraggio anche nel dolore e non legittima né eutanasia né accanimento terapeutico, né abbandono delle cure, né rifiuto dell'alimentazione.
La vita anche se sofferente, rimane pur sempre un bene indisponibile ed inviolabile, che chiede solo d'essere amata e servita, non depauperata e
soppressa".
**)
Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia:
"Cosa facciamo, mandiamo a morte queste persone? Eluana non ha lasciato una dichiarazione scritta, suo padre dice sicuramente il vero, ma so che altre amiche non hanno gli stessi ricordi, che sono stati presentati altri esposti. Stiamo parlando di vita e morte, perciò domando alla magistratura cose più chiare. C'è incertezza; meglio dieci colpevoli fuori che un innocente in galera, non si dice così? E allora meglio dieci casi incerti, che uno vivo mandato a morte. La gente sa che Eluana morirebbe con una lunghissima e dolorosa agonia? Morirebbe di fame e di sete, con dolori, crampi muscolari, generalizzati e dolorosi, le mucose si seccherebbero e ci
sarebbero ulcere, il corpo subirebbe crisi convulsive generalizzate" .
***)
Maurizio Gasparri, capogruppo PDL al Senato:
"Ribellarsi al Parlamento è un attentato alla Costituzione. Il presidente della Corte di Appello di Milano è un eversivo. E' una vergogna che ricopra quel ruolo. E' un nemico del diritto e della democrazia. Le sue frasi sono
da denuncia".
*****)
Alfredo Mantovano, sottosegretario all'Interno:
"Secondo il Presidente della Corte d'Appello di Milano Giuseppe Grechi, quando la sentenza o il provvedimento come quello su Eluana è definitivo, si impone a tutti. Dunque Eluana va soppressa, e anzi, si evince dalla presa di
posizione dell'alto magistrato: come mai la condanna a morte non è stata ancora eseguita? E come mai c'è ancora qualcuno che osa criticarla? Al dottor Grechi va ricordato che il decreto della Corte di Appello di Milano
del 25 giugno 2008 che autorizza l'interruzione del sostegno vitale
artificiale di Eluana, realizzato mediante alimentazione ed idratazione con sondino naso-gastrico, è un decreto di 'volontaria giurisdizione' . Ora nella volontaria giurisdizione non si forma un vero e proprio giudicato, intenso come statuizione definitiva su un diritto o un interesse; si forma solo una valutazione definitiva in base agli elementi dedotti e presi in considerazione dal giudice. Ciò vuol dire che se muta la situazione di fatto, l'autorizzazione perde valore e il comportamento autorizzato, cioè la
non alimentazione della donna, riassume tutti i caratteri di antigiuridicità che gli sono propri. Se quindi fosse dimostrato - e nessuno ha svolto il
relativo accertamento - che Eluana potrebbe essere ancora in grado di
nutrirsi senza sondino, come ha affermato uno specialista che l'ha avuta in cura, commetterebbe un omicidio chi desse esecuzione ad un atto giudiziari emesso su presupposti venuti meno. Manifestare, come fa il dottor Grechi, fastidio per chi solleva fondate riserve sull'intera vicenda giudiziaria è l'ennesima
dimostrazione della sindrome di onnipotenza che attraversa fasce anche autorevoli della magistratura" .
******!)
Eugenia Roccella, sottosegretario al Welfare:
"Sono toni dittatoriali, poco comprensibili in democrazia. Intanto, in democrazia, le sentenze si possono commentare e giudicare, visto che vige il
libero gioco delle opinioni. Poi vorrei ricordare che il decreto della Corte di Appello di Milano con cui si danno disposizioni per la morte di Eluana non è definitivo, né può esserlo. Lo è la sentenza della Cassazione, ma non il decreto, visto che le condizioni sono sempre variabili, ed Eluana, ad esempio, potrebbe vedere modificato il suo stato clinico. I sostenitori della morte di Eluana giocano sull'equivoco in modo ambiguo, ma un decreto è
rivedibile sempre".
*******)
Cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia:
"Bisogna rispettare la vita dal concepimento fino al suo temine naturale anche dentro la sofferenza. Da questo grembo eucaristicamente nutrito, si
accenderà in voi il fuoco di quella carità pastorale per i nostri fratelli uomini, spesso disorientati nel vivere affetti, lavoro e riposo a cui pure
per l'impegno quotidiano, con l'esistenza, non possono sottrarsi".
********)
Luca Volonté, deputato UDC:
"Il Presidente della Corte di Cassazione, nella sua annuale inaugurazione dell'anno giudiziario, sui temi biopolitici ha usato termini e proposto idee
lontane dall'altissima tradizione giuridica del nostro paese. Difendendo le fughe schizofreniche ed eutanasiche della Cassazione, Carbone si è posto al di sopra della legge, mettendo a serio rischio i diritti fondamentali dei
cittadini italiani. Il capo dello Stato non può rimanere inerte. E'
indispensabile una ferma e decisa azione verso questa lobby aristocratica e privilegiata di pericolosi magistrati che pensano di incarnare, cento anni dopo, la medesima missione leninista, una punta di diamante al di sopra di
tutto e di tutti. Nessuna riforma della giustizia sarà efficace se non comprenderà durissime sazioni per magistrati fuori della legge. L'elenco di bizzarre decisioni della Cassazione è lungo chilometri".