Ebbene si, lo confesso, ho provato una certa commozione mista ad invidia, mentre guardavo le immagini di SKY che in diretta mostravano la cerimonia al Lincoln Memorial a Washington, dall'altra parte dell'oceano.
Una dose di invidia non malevola, sia chiaro, ma quella di chi da sempre sente e constata di essere privato nei fatti di quella stessa libertà civile e democratica, che pure è scritta sulla carta costituzionale del suo paese, oltre che nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.
Perchè quella gente, Americani, mi stava e ci stava dimostrando ancora una volta che nel suo miscuglio di culture e di colori, di religioni e di superstizioni, di ricchezze e povertà,di opinioni e non/opinioni politiche, spesso addirittura antitetiche, quella gente riusciva ad esser capace di costruire davvero insieme il suo paese, la sua vita singola e collettiva attraverso la democrazia rappresentativa della volontà della maggioranza, libera e soggetta solo alla legge che sono stati e continuano ad essere capaci di darsi, e di rispettare e di far rispettare.
Il sogno di Martin Luther King trent'anni dopo che continua ad esser non solo sognato, ma anche con determinazione realizzato, passo dopo passo, per tappe, lentamente forse, ma senza ritorni...
Quel sogno che noi qui nella vecchia Europa sogniamo almeno da 5 secoli, che ci è servito per uscire dalle lotte feroci del Medioevo per creare il Rinascimento, ammazzato dalla Controriforma e dalle persecuzioni del libero pensiero, della scienza , dell'arte che non fosse propaganda per il suo messaggio di odio e potere...
Un sogno che si è continuato, tra le persecuzioni e le rivoluzioni, la violenza, senza riuscire ad ottenerne altro che una pallida e fragile immagine, perennemente in crisi adolescenziale...
Ebbene si, hanno fatto bene i Padri Pellegrini ad andarsene via, al di là dell'oceano, in un mondo sconosciuto, difficile, pericoloso e faticoso, ma lontano da tirannidi umane e divine...
Eppure non è complicato, in America, solo che è Legge, uguale per tutti, e applicata sotto il controllo di tutti:
- primarie, che affidano ai cittadini la scelta di ogni candidatura;
- collegio uninominale maggioritario, che crea un solido legame tra eletto ed elettore;
- la scelta popolare del governo;
- il bipartitismo, che porta chiarezza e stabilità;
- la separazione dei poteri ( legislativo, esecutivo e giudiziario) e la reale autonomia delle diverse istituzioni.
Mi auguro che non ci sia la corsa alla imitazione idiota delle forme della politica di Obama, specialità tutta italica, ma la riflessione e lo studio dei perchè lì è stata ed è reale la rivoluzione democratica, quella della democrazia applicata alla realtà.
Mi auguro che la gente italica si renda conto che per esser libera e democratica deve solo smetter di chiedere il permesso di fare ciò che gli è necessario, anzi ormai indispensabile, a uno stato straniero, a quello SCV che per essere teocratico e assoluto certo non ha la minima idea di che cosa sia la libertà democratica, e per sua stessa natura non può che essere antagonista di chiunque voglia esercitarla...
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