Il Vaticano divorzia dall' Italia, ma non rinuncia agli alimenti.
Crudeltà e immoralità sono le colpe addebitate. La prima a causa della fatica derivante al santo coniuge dall' eccesso e dalla farraginosità della produzione legislativa che, in base agli accordi prematrimoniali del 1929 e de 1984, il Vaticano doveva mutuare. La seconda per la frequente mancanza di moralità nelle leggi adottate dall' Italia. Ma l'ottopermille, l'esenzione dall' ICI e la pioggia di quattrini che Stato, Regioni, Province e Comuni versano nelle casse della Santa Ditta Trangugia e Divora continueranno ad affluire generosamente anche dopo la separazione dei coniugi. La cura dei figli (60 milioni di persone) resta affidata al Vaticano che provvederà alla loro educazione e indottrinamento forzato con i sui 26.000 insegnanti di religione pagati sempre dall' Italia.
Via la moschea dal presepio !
La rivolta dei catto-integralisti ha costretto un parroco genovese a togliere la moschea che aveva sorprendentemente inserito nel presepio della sua chiesa.
Un po' di storia della sinistra italiana.
La recensione di un bel saggio storico di Ugo Finetti (Togliatti e Amendola, la lotta politica nel pci dalla Resistenza al terrorismo, Ares, € 22) curata da Giovanni Lubrano per No God, ci offre la possibilità di ricordare cosa era il PCI e cosa poteva essere se l'unico esponente "liberal", Giorgio Amendola, avesse avuto la possibilità di far nascere al suo interno una consistente corrente socialdemocratica. Magari con la sponda esterna dei socialisti che purtroppo non lo capirono. LEGGI http://www.nessundio.net/libri.htm
Giulio C.Vallocchia
Nessun commento:
Posta un commento