Stasera si è riunita la Fondazione Massimo Consoli per l'annuale assemblea, non un rito ma un momento di riflessione.
La stanchezza di un anno di attività per un così esiguo numero di persone e per un compito così difficile, si è fatta sentire.
Abbiamo rinviato le decisioni del lavoro per il 2009 all'inizio d'anno, prendendo atto delle cose fatte, innanzitutto la mostra-ricordo a Marino, poi l'incontro in CGIL con le altre associazioni sul rituale unificato di matrimonio gay in Italia, la patecipazione per molti di noi ad elezioni difficilissime; partecipazione ai Pride, di Roma e nazionale, recupero di materiale dai vari editori, partecipazione alle varie ricorrenze del Calendario Gay, Pasolini soprattutto, ma anche Dario Bellezza, Anselmo Cadelli a Ferragosto e Ulrichs all'Aquila, la nascita del punto d'ascolto alla Regione Abruzzo intitolato a Massimo Consoli, grazie alla caparbietà di Carla Liberatore, la giornata di unioni Gay all'Aquila il I° giugno,l'edizione di 2 francobolli dedicati a Massimo dalla Poste Française, apertura delle scatole regalateci da Massimo e loro catalogazione, creazione di un filmato DVD con spezzoni delle cassette che Massimo ci ha affidato,
altri amici di Massimo (Enrico Verde) si sono dati disponibili ad integrare quanto Massimo ci ha lasciato con altro materiale video; abbiamo avuto contatti con le Autorità per veder realizzato il sogno di Massimo di una casa della Cultura Gay Italiana.
Abbiamo ottenuto supporto dalle parti più strane, per la mentalità di molti di noi: Carfagna e Gaylib ci hanno aiutatoper la mostra, ome anche Zingaretti che inoltre ci dà speranze per l'anno prossimo come gli Assessori D'Elia e Croppi, provincia e Comune di Roma, il Dirigente le Biblioteche romane ci assicura un forte interesse allo sblocco di quanto la Melandri ha relegato su scaffali inaccessibili all'Archivio di Stato: LA NOSTRA STORIA E' IN SOFFITTA, ma come è possibile?
Se ci siete battete un colpo, il 10 gennaio di mattina ci incontreremo nella sede della Fondazione Massimo Consoli, prima di andare all'appuntamento per ricordare Alfredo Ormando che il 13 gennaio di undici anni fà moriva bruciato più dalla cattiveria papalina che dal fuoco.
In via dello Statuto 44, al posto dello storico primo B&B dichiaratamente Gay d'Italia, oggi c'è la sede della nostra/vostra associazione, verso le 10 di sabato 10 vi aspettiamo per incardinare il lavoro per il 2009, poi si pranza da Omar, trattoria che si trova nella via in cui Massimo ha per anni lavorato e quindi si procede per piazza Pio XII, in attesa che l'ottavo colle torni alla Città di Roma.
A presto
Claudio Mori
PS Tutto ciò che è stato fatto è costato in euro una cifra irrisoria, intorno al migliaio di euro per un anno di lavoro!
Ma la fatica è stata tanta.....
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