Marco Pannella inizia uno sciopero della fame per evitare la condanna a morte di Tareq Aziz
Spoleto, 6 luglio – Dal Festival dei due mondi, in occasione del World Tibet Day che coincide con il compleanno del Dalai Lama, il leader Radicale Marco Pannella ha annunciato uno sciopero della fame contro la prevedibilissima condanna a morte dell’ex Vice Primo Ministro iracheno, Tareq Aziz.
Secondo Pannella la battaglia contro la pena di morte si fa salvando dalla forca Caino per evitare che ci finiscano tanti ignoti Abele. L'iniziativa, peraltro, è nell’ordine naturale delle cose se si pensa che non piu’ di sette mesi fa la comunità internazionale, grazie al lavoro dei Radicali e dell’impegno del Governo Prodi, ha vinto una battaglia durata 13 anni, ottenendo alle Nazioni Unite l'approvazione di una risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali.
Un'iniziativa, quindi, che s'inserisce ancora a pieno titolo nell’anno del Grande Satyagraha Mondiale per la Pace, all’interno del quale la questione tibetana assume un suo rilievo particolare con l’avvicinarsi dell'apertura dei Giochi Olimpici a Pechino.
E’ un Satyagraha che si autoforma, come piu’ volte ha ribadito lo stesso Pannella. Contestualmente allo sciopero della fame per tentare di salvare la vita di Aziz, il Partito Radicale sta per presentare dei documenti che provano che il defunto dittatore iracheno avrebbe a suo tempo accettato l'esilio.
All'iniziativa radicale hanno aderito fino ad ora: 7 senatori a vita, tra cui i tre ex Presidenti della Repubblica Italiana, Francesco Cossiga e Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi, 62 Senatori, 90 Deputati di entrambi gli schieramenti e 137 Eurodeputati. (A. Russomando)
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