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domenica 20 aprile 2008

Chi difenderà i diritti del popolo LGBTQE ?

Il voto dei cittadini italiani nelle elezioni politiche del 13-14 aprile scorso del ha disegnato una maggioranza ed una opposizione da cui appaiono esclusi coloro che ufficialmente nelle ultime legislature erano stati considerati portabandiera delle rivendicazioni dei diritti GLBT.

Ma io continuo a chiedermi ( ormai da anni) quanto realmente siano consapevoli e coerentemente leali (nei confronti ovviamente dei LGBTQE) nella loro attività politica.
E' un dato di fatto che Grillini, Luxuria e altri hanno costruito la loro immagine politica e conseguentemente la loro presenza parlamentare sulla presentazione e promozione di leggi pro diritti dei gay, per il "matrimonio gay", attraverso PACS, DICO, e altre proposte consimili.
Proposte dal punto di vista non solo gay, ma costituzionale, che si sono rivelate autentici pateracchi, in bilico tra il semplice riconoscimento delle "coppie di fatto" attraverso ipotetici Registri per le Unioni Civili, comunali, regionali o nazionali, e l'assenza o quasi di sostegno attivo e conclusivo al recepimento nella legislazione italiana delle direttive dell'Unione Europea in materia di leggi ( europee) antimofobia. Proposte che avrebbero per giunta rischiato, se approvate, di inserire per la prima volta nella legislazione italiana una discriminante tra i matrimoni, stabilendo una differenziazione legislativa tra quelli "normali-etero" e quelli "diversi-omosessuali"....!
Insomma proposte improponibili, né più né meno di quelle rivedute e corrette nella versione Bindi/Binetti, criticate e criticabili soprattutto ed essenzialmente perchè, tutte, discriminatorie.
Neanche la legislazione fascista era riuscita ad inserire nella legislazione italiana delle norme palesemente discriminatorie per gli omosessuali...e sì che varò le leggi razziali !
Bene, tra il 2000 e il 2007 a sessant'anni dalla Costituzione, dalla proclamazione della Repubblica, dalvotouniversale e dalla parità per tutti, si è rischiato di ritrovarsi ex novo nella legislazione Repubblicana, delle norme discriminatorie nei confronti degli omosessuali...grazie a PACS e affini.

Fortunatamente ( si fa per dire) i loro stessi partiti (che facevano parte della maggioranza di governo), pur sbandierando qua e là ( leggi: interviste elettorali, tibune ad hoc, manifestazioni per i diritti gay, gay pride e affini) una certa volontà politica di promuovere tali leggi, sono stati totalmente refrattari poi nella loro azione a livello legislativo, pure a recepire le direttive al riguardo della Commissioni Europee. Con gran gioia delle gerarchie vaticane e dei loro emissari nel governo e dintorni, ovviamente.
Insomma un vero e proprio gioco delle parti.

I diritti dei LGBTQ non sono (né possono essere in uno stato veramente democratico e laico) diversi da quelli di chi è E(eterosessuale= o maschio, o femmina), e viceversa.
Ciò in virtù del fatto che in uno stato realmente democratico e laico,quale l'Italia pretenderebbe di essere, i doveri di E (eterosessuale) non sono, né possono essere costituzionalmente, diversi da quelli di L (lesbica), di G (gay o per chiarezza frocio), di B (bisessuale), di T(transessuali= maschi che diventano femmine e femmine che diventano maschi) di Q (queer ).
Lo so che sembra complicato e scusate le parentesi, ma dovrebbero brevemente fungere da didascalia: la vita di ciascun essere umano non è né semplice, né semplificabile troppo, mai, specie nella sua legittimissima aspirazione all'affermazione di sé e del proprio pezzetto di felicità....

Chi come me si batte da una vita perché la parità di diritti e doveri per tutti i cittadini italiani , e di tutto il mondo (compresi quelli LGBTQ), sia riconosciuta dalle leggi, ma anche che esse vengano applicate in modo identico per tutti i cittadini d'Italia e del mondo, forse può capire che è un pezzo che non mi fido proprio di chi sbandiera questo o quello ( anche se è quello che voglio anche io), e voglio poter controllare come si applica su ciò che dice di voler fare, ma soprattutto continuo a fare la mia parte di lavoro in quella direzione.
E chi è capace di "amore", è pregato di fare altrettanto.


alba

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