"[...]Perché i giudici e i loro organi costituzionali non sono immuni al degrado del paese in cui vivono. E alla fine, all´interno della Magistratura è accaduto qualcosa di molto simile a ciò che è accaduto all´esterno, nei palazzi della politica... Il «governo» della Magistratura è il CSM, i «partiti» sono le cosiddette «correnti». Le elezioni sono gestite dalle «correnti». Sono le «correnti» che decidono chi deve andare a far parte dei Consigli Giudiziari e del CSM; sono le «correnti» che compongono la lista dei giudici che dovranno essere eletti in questi organismi; sono le «correnti» che fanno propaganda per questo e per quest´altro e che, in pratica, garantiscono che nessuno, ma proprio nessuno (se non un altro aderente a un´altra «corrente») possa fargli concorrenza. [...]"
(MAGISTRATI ANONIMI "TOGHE ROTTE" Editore Chiarelettere, Milano 2007 pag. 170)
Anno IX - n. 02 -19 gennaio 2008
"E´ assurdo o meglio inconcludente vagheggiare un modo diverso di fare politica con attori e mosse diverse senza tener conto che per farlo bisogna mutare le regole che hanno creato quegli attori e predisposto quelle mosse"
Norberto Bobbio, Il Futuro della Democrazia
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