Vivere per la proposta di legge Eutanasia Legale

Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

Piano improvisation di Salvatore Maresca Serra

Alba Montori su Facebook

venerdì 11 gennaio 2008

BOLOGNA. CONSULTORIO TRANS, 90 MILA EURO DALLA REGIONE

Da Bologna un grande segno di civiltà e nel contempo un esempio da
imitare su tutto il territorio nazionale

Da viale Aldo Moro seconda tranche di finanziamento.
Insorge la destra


Novantamila euro dalla Regione al consultorio per la salute
dei
cittadini transessuali.
La cifra, che rappresenta una sorta di rimborso per le spese sostenute
nel 2007, non è il primo finanziamento che viale Aldo Moro concede
al servizio per trans, è il secondo (già nel 2004 vennero dati 80 mila
euro per il primo anno di un un piano triennale) e rappresenta dunque
una conferma della volontà della Regione di farsi carico di questa fetta,
anche se minoritaria, della popolazione.
«Di soddisfare una domanda sociale che si caratterizza per una
marcata
differenziazione e per l'emergere di nuove categorie di
bisogni»
, come'è scritto nella delibera.
Una scelta che non piace al centrodestra.

È dal '94 che l'Ausl di Bologna collabora con il Mit (Movimento
identità transessuale) nella gestione del consultorio di via Polese
15. Una struttura in cui lavorano un'operatrice sociale addetta al
primo colloquio, tre psicoterapeute e un'endocrinologa.

È in questa struttura che è possibbile effettuare il «Test di vita
reale»: un percorso che può durare anche due anni, finalizzato a far
sì che i pazienti scelgano consapevolmente di sottoporsi
all'intervento del cambio di sesso. Il consultorio di via Polese è
aperto dalle 10 alle 19 dal lunedì al venerdì e al sabato dalle 10
alle 13.

Sul piede di guerra il centrodestra, secondo cui la Regione «farebbe
meglio a investire in altra sanità». Non solo la Lega Nord, ma tutto
il Gruppo della Libertà di viale Aldo Moro. «Questa è la
dimostrazione che i soldi, se si vuole, non mancano», afferma il
consigliere Luigi Francesconi. Quei novantamila euro sono insomma
soldi buttati per la destra: «La Sanità in Emilia-Romagna — prosegue
Francesconi — ha un debito enorme e, come si è visto durante
l'approvazione dell'ultimo bilancio, prosciuga gran parte delle
risorse regionali. Risorse che, potrebbe pensare il cittadino
comune, dovrebbero andare per curare gli ammalati, finanziare le
strutture sanitarie e sostenere i casi sociali critici, ma che
invece, si scopre, vengo buttati per foraggiare istituti inutili dal
punto di vista pratico, ma che garantiscono appoggio politico e
consenso elettorale alla giunta regionale».

Duro l'attacco del consigliere regionale: «Ci si lamenta in
continuazione — dice ancora — degli enormi costi della sanità e
delle scarse risorse disponibili e poi ci si accorge che si tratta
di lacrime di coccodrillo, utili solo a coprire sprechi e clientele
pagate con le tasse di tutti gli emiliano- romagnoli.

Collaborazione
Dal '94 l'Ausl aiuta il Mit nella gestione del centro di via Polese
Ottantamila euro erano già stati stanziati nel 2004
(Fonte: Il Corriere di Bologna)
---

Francesconi: «Soldi ai trans, che spreco» — BOLOGNA —

«NOVANTAMILA euro sono i fondi stanziati dalla Regione nel 2007 per
finanziare l'attività di un Consultorio per la salute dei cittadini
transessuali. Questa è la dimostrazione che i soldi, se si vuole,
non mancano». Lo afferma il consigliere regionale del Gruppo della
Liberta' Luigi Francesconi.

«La Sanità in Emilia-Romagna - prosegue - ha un debito enorme e,
come si è visto nell'approvazione dell'ultimo bilancio, prosciuga
gran parte delle risorse regionali. Risorse che dovrebbero servire
per curare gli ammalati, finanziare le strutture sanitarie e
sostenere i casi sociali critici, ma che invece, si scopre, vengo
usati per istituti inutili dal punto di vista pratico.

(fonte:Il Resto del Carlino)

Nessun commento: