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domenica 23 dicembre 2007

da Sergio Giordano "Storia di Piero Welby"

Nella notte tra il 20 e 21 dicembre 2006 Piero Welby con estremo coraggio decise di staccare la spina che lo teneva collegato ad un ventilatore polmonare, una macchina tecnologica che,purtroppo, non era più in grado di dargli sollievo, ma solo estremo dolore,

Da circa 5 anni , attraverso internet ,eravamo diventati amici, un dialogo quotidiano, dove nessuna barriera ,aiutati dal suo indice sulla tastiera ,poteva essere di ostacolo al nostro navigare:
Lui "Comandante" ed io suo "Skipper" di quella che negli anni divenne una vera zattera di "dannati" per tanti che salivano a bordo.(oltre 800.000 letture e più di 30000 interventi).
Posso affermare ,con certezza , di aver avuto la fortuna di trovare in Piero un vero amico che in questi dialoghi, spesso notturni, è riuscito a farmi riscoprire la filosofia,il ripetersi della storia nella quotidianità, la bellezza di conoscere le arti e le scienze..... ..un compagno che in un attimo lo sentivo ,tramite il cellulare, insieme a me e al mio cane ,sulla "Palata" riminese, ascoltare il rumore del Mare oppure il suono cupo della "sirena"nella nebbia e che mi divertiva mettere in viva voce con pescatori solitari, ai quali consigliava il tipo di esca per il sospirato branzino, mentre in estate lo chiamavo ,assordandolo con la musica del Rockisland!
Un amico che avrebbe desiderato passeggiare sulla battigia riminese insieme al mio e , ormai suo , bracco italiano Tabar, osservando con piacere il cambio delle stagioni e la presenza femminile sulla sabbia.
Un amico che ti ha fatto provare quella dolorosissima sensazione, minuto per minuto, di sapere con certezza il momento preciso di quando ti avrebbe per sempre lasciato, poichè anche il suo dito non poteva più comunicarti il suo amore per la vita.
Quella mattina ,quando, alle prime luci dell'alba, fui certo della sua morte, mi trovavo solo in casa e telefonai a Don Giorgio Zannoni,anche lui amico di Piero,per trasmettergli la notizia.
Non ho mai raccontato cosa ci siamo detti al telefono ,quella mattina, da due rive opposte di un medesimo mare e non voglio esprimere altri giudizi sui funerali religiosi negati ,ma portare a termine quel impegno che ai suoi funerali mi sono sentito di prendere.

Il progetto di ritornare a parlare ,a Rimini,della sua battaglia,non violenta, appena sarebbe stato prosciolto il dr. Mario Riccio dall'accusa di aver applicato un atto eutanasico.

Per questo motivo abbiamo,con i compagni e amici della Associazione Luca Coscioni e della Associazione Radicali Riminesi organizzato questo convegno ,dove, con la presenza di Mina Welby la cittadinanza avrà l'opportunità di conoscere la loro storia d'amore, mentre il dr. Corsi ,direttore dell'U.O di Anestesia e Rianimazione dell'Ospedale riminese potrà farci conoscere la vera umanità , il dolore e la "pietas" presente in ambito ospedaliero poichè la certezza giuridica non sempre può essere d'aiuto. Certezza giuridca sulla quale esperti avvocati in Diritto Sanitario ,Di Pentima e Tronconi ,potranno dare spunti di indirizzo legislativo ai loro colleghi e a tanti medici che nel contatto con la sofferenza spesso sono impossibilitati ad esaudire la volontà dell'ammalato.
Infine don Giorgio Zannoni,giudice tribunale ecclesiastico, ma anche amico di Piero, dovrà spiegarci come la sofferenza possa essere un vero arricchimento e non solo dolore.
Il direttore de La Voce,Franco Fregni,sarà moderatore ma anche protagonista nel raccontarci come Welby ,con lo pseudonimo de "Il Calibano", era diventato un apprezzato opinionista del suo quotidiano riminese e spesso i suoi interventi(quali ad esempio "La dea dell'Omphalos dove il preside del liceo Marco Polo vietava l'ombelico scoperto) dimostravano l'interesse di Welby per questa città, piena di eventi laici e religiosi , che avrebbe voluto tante volte visitare.

Per chi mi legge la battaglia di Piero si può definire una battaglia politica, nel termine più nobile, perchè lui, a causa di gravi carenze legislative in tema di Testamento Biologico, si era sentito in dovere di offrire un estremo aiuto a tanti ammalati che ora,si spera,potranno sentirsi protagonisti nel decidere, fino all'ultimo istante ,della propria vita.
Una vera battaglia politica, che non comporta un aumento di potere amministrativo o di visibilità in chi la propone, ma solo un desiderio, che tanti riminesi abbiano l'opportunità di partecipare al dibattito .
La "Storia di Piero Welby" verrà presentata Venerdi 14 Dicembre 2007 ore 20,45 presso la Sala Conferenze Provincia di Rimini ,via D.Campana 64 Rimini

sergio giordano

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