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domenica 16 dicembre 2007

Da Marco: memorie d'oltretomba :-)‏

Poiché sono certo che il Direttore Valter Vecellio non ce lo manderà lui nel numero di oggi di Notizie Radicali, ti invio un suo articolo pubblicato oggi su l'Opinione (lo trovate a seguire).

Sulla "tre giorni" di Bruxelles, Radio Radicale e RadioRadicale.it hanno assicurato l'integrale trasmissione in diretta dell'"evento" che, oltretutto, ciascuno può rinvenire integralmente; ma di pur semplici "brevi" o "notiziole" sulla stampa e sull'audiovisivo del nostro paese non c'è stato assolutamente nulla, ripeto assolutamente nulla.

Credo, d'altra parte, d'essere il solo radicale, con eccezioni che possono numerarsi con le dita di una o al massimo due mani, che s'interessi attivamente, cioè anche criticamente, della mia iniziativa "lanciata" (si fa per dire!) a fine estate e nei mesi autunnali del 2006, in particolare il 6 novembre, dalla Sinagoga di Firenze.
Mi riferisco al manifesto di preannuncio dell'indizione del "Primo Satyagraha Mondiale per la Pace, la Libertà, la Giustizia, la Democrazia".
Confesso, anzi affermo senza tema del ridicolo, di assicurarvi che ritengo questa iniziativa, i motivi, gli obiettivi che l'accompagnano come forse la più seria e importante proposta politica dei miei, fin qui, ultimi 50 anni. Lo segnalo all'attenzione degli esperti della mente umana, essendoci sicurissimamente in questo stesso momento alcuni milioni di affetti da paranoia che affermano con strenua convinzione qualcosa del genere per quanto personalmente li riguardi.

Dall'inizio degli anni '70 - quando ci assumemmo la gravissima responsabilità penale di bruciare pubblicamente i nostri certificati elettorali per tentare di consentire al maggior numero possibile di altre persone di scorgere su quale tremenda china il nostro paese stesse ormai storicamente avviandosi - il fiume della sua e nostra storia stava paurosamente gonfiandosi e andando in guerra per gli affluenti comunista, fascista e clerico-fondamentalista che per meno di un decennio apparivano prosciugati o definitivamente interrati, mentre il post-fascismo rischiava di non più costituire, affatto, l'alternativa e la redenzione di quel regime, ma la sua continuità da "monopartitismo" per allora e fino ad oggi "imperfetto".
Oggi il processo di violenta, unanimemente convergente, clandestinizzazione, negazione non più solamente di immagine ma di identità, giunge alla quasi perfezione.
Siamo di fatto chiusi in quel che nel subconscio della classe antropologicamente divenuta dominante può e deve definitivamente essere la nostra tomba. In questo caso il "Diavolo" ha fatto la pentola e anche il coperchio :-) già...

Il fatto è che in questa tomba noi viviamo e operiamo tuttora, malgrado tutto forti delle idee e della forza che ci sono state trasmesse da quanti, liberali, laici, socialisti e radicali, nonviolenti, federalisti e ambientalisti, ci hanno preceduti e ci sono, nella capitiniana e pulliana reale compresenza di vivi e di morti.

Ecco perché per oggetto di questa email ho scritto "Da Marco: memoria d'oltretomba :-) ". E' superfluo citare il precedente letterario di questo titolo.

Torno a te, a voi nel grande profondo dolore e rammarico di non poter raggiungere l'immensa maggioranza di coloro che vivono questo nostro luogo e questa nostra storia.

Ci è infatti preclusa quella comunicazione orizzontale che dovrebbe essere propria della parola e dobbiamo invece di fatto accettarla, subirla come di tipo verticale, all'interno cioè di un gruppo molto limitato di amiche e amici cui ci è tuttora dato, tuttora possibile, affidare questa residua forma di cose sperate e che continueremo spero a lungo a sperare.
Speranza non è che tu venga, verresti e sarebbe speranza.
Ecco, se non ne abbiamo, la risorsa è quello di esserlo, appunto speranza.

Un meditato lungo abbraccio che contenga l'augurio ragionevole, credo, quanto visionario, di un buon 2008, di un buon "Primo Satyagraha Mondiale per la Pace", che felici può esserci dato di concepire e mettere alla luce.
Ciao,

Marco pannella@radicali.it
P.S.: e ripeto qualsiasi tuo e vostro cenno di risposta mi sarà carissimo. Continuerò a leggere tutto, personalmente nella quasi impossibilità di rispondervi, ma non di corrispondervi.
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