Vivere per la proposta di legge Eutanasia Legale

Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

Piano improvisation di Salvatore Maresca Serra

Alba Montori su Facebook

mercoledì 2 maggio 2007

l'ORGOGLIO E IL CORAGGIO

Il 12 maggio in Piazza Navona ci sarà il "coraggio laico"
http://www.rosanelpugno.it/rosanelpugno/node/15922
Liberazione» aderisce al 12 maggio
http://www.rosanelpugno.it/rosanelpugno/node/15929
Il Riformista - "Perché il 12 maggio saremo in piazza Navona "di Paolo Franchi
http://www.rosanelpugno.it/rosanelpugno/node/15928

Ornella carissima,
tu scrivi

""leggevo ieri il doc di convocazione e sono stata male.
non aderiamo!così di getto:
- io devo potere vivere con o senza famiglia- dire che esistono famiglie buone e famiglie cattive mi sembra moooltopericoloso- il divorzio è conseguente alla famiglia e non l'antifamiglia

insomma!l'impostazione ed il ragionamento dell'evento non mi piacciono nulla (ma avete letto il programma!?) si cerchi di ragionare quando si dicono certe cose altrimenti si rischia di tirare la stessa carretta bellica del nemico ma nella direzione che più ci aggrada.
Vince il più forte!?famiglia:concetto patri-moniale. Ficchiamocelo in testa!
DELANDA FAMILIA Ornella ""


Ti sarei grata se leggessi quel che leggi ( manifesto per 12 maggio per esempio) con animo sereno e senza pre-concetti o pre-giudizi.
In genere così si riesce meglio a penetrare i significati, non quelli che vogliamo trovare ( in sintonia con le nostre personali incazzature), ma quelli che chi scrive ci cerca di comunicarci.

Francamente sono un po' stufa di vedere che gente intelligente si lasci offuscare il raziocinio al punto da non riuscire a riconoscere chi è dalla sua parte e chi non lo è e trovo che sia pure pericoloso, specie di questi tempi in cui una scritta di "Bagnasco vergogna" ,che dovrebbe farlo (lui Bagnasco e i suoi compari) più che altro ridere, viene fatto passare come "insulti e minacce terroristiche" .

Personalmente non mi piace affatto l'atmosfera "gruppettara" ( per usare un termine della mia epoca, ma a quanto pare a volte ritornano) che affiora troppo spesso in FB.

E non per motivi estetici, ma per motivi politici: chi pretende di esser democratico a parole sbandierando il proprio "antifascismo" raramente riesce ad esserlo nei fatti. Purtroppo.
Se permetti è da troppo tempo che a tentare di fare breccia nell'ignoranza( e nella protervia) ci sto, con pochi, pochissimi altri, sul serio e senza tanti sbandieramenti.
Non sono nata ieri e so riconoscere chi cerca di tirare l'acqua al suo personale mulino da Capanna in poi.

Mi spiego ulteriormente a scanso di equivoci:
fascismo ha un significato chiarissimo: di protervia, arroganza, prepotenza e quindi violenza e maschismo, ovvero potere di uno o pochi su tutti gli altri eretto a sistema politico-sociale.

Poco o tanto visibile, più o meno mascherato non conta, in troppi ancora sono veramente ben capaci d'ipocrisia e di interiorizzazione, al punto di esser davvero convinti perfino di non esserlo...
(ai maschi viene così naturale e spontaneo, dopo millenni di educazione ad hoc rinforzata da preti vari !)

Il corollario per giunta ( logica conseguenza ) è la relativa demonizzazione ed eliminazione di tutti quelli che non lo accettano, non lo vogliono subire, e perciò gli contrappongono il libero pensiero e la libera azione nel rispetto dell'etica dei rapporti umani in senso " non fare agli altri quel che non gradisci sia fatto a te".

Essere anti tutto ciò ( anti-fascista) significa non solo dire di esserlo, ma dimostrare nelle proprie azioni quotidiane, politiche e non solo, di non esserlo, responsabilmente consapevole delle proprie azioni, con tutti, e non solo con quelli che ti vanno a genio o che ritieni siano della tua parte o gruppo o partito, aggredendo o discriminado tutti gli altri.

E a proposito di famiglia , che è già bella che "deleta" con buona pace di Ratzi & C., se vai a fare una ricerca su google, già potresti averne un'idea un po' meno settaria e rassicurarti, anche.
Io so da sempre di "fare famiglia" a me, singolare e non plurale, inserendo nella medesima di volta in volta e per tempi più o meno lunghi, "familiari" che liberamente e responsabilmente scelgo ( per le più varie motivazioni ) a farne parte integrante e altrettanto liberamente e responsabimente scelgono di esservi assieme, con me.

FAMIGLIA è solo un nome, e al massimo può essere un "luogo" ( secondo l'accezione filosofico-aritmetica) .
E' una vita che combatto perchè a ciascuno sia riconosciuto il scrosanto diritto di poter riempire il proprio "luogo" con quello che gli pare e che nessuno ( preti vari e affini) possa o debba contestarglielo in base a schemi prestabiliti, di qualsiasi natura umana o divina (?) siano.

In ogni caso ti ringrazio del tuo sfogo, che mi permette di esporti in modo (spero chiaro e inequivocabile) come la penso al riguardo.
Con affetto
alba

2 commenti:

Anonimo ha detto...

da parte di Nicolino Tosoni
Padova, 3 maggio 2007

Cari Compagni,

ovviamente sarò presente alla due giorni del 12 - 13 maggio 2007, nella ricorenza della vittoria del Referendum sul Divorzio, che vide, per la prima volta la presenza alla luce del sole dell'Italia Laica Libertaria
Nonviolenta Libertina.

Era ora di ricordare quella GRANDE VITTORIA. proprio nell'orapresente nella quale si odono da più parti ed in modo molto intenso e devastante,
grida di Inquisizione e di teocrazia, al punto che si può, senza tema di smentita,
denominare il nostro povero Paese la PONTIFICIA REPUBBLICA ITALIANA il cui vero ed effettivo capo di Stato è tale Bendetto XVI, secondo il Dicatus Papae, che delega il provvisosio inquilino del Palazzo del Quirinale quale
suo proconsole, mentre la CEI si è satrapicamente costituita quale vero centro di potere dal quale emana il potere legslativo italiano che, comunque, deve essere prono alla teocrazia pontificia, con buona pace
dell'Elettore Sovrano; esautorando la piena Sovranità del Parlamento vero detentore del potere legislativo.
La Costituzione è così abrogata ad uso e consumo dei teocrati di turno.

Come fondatore del F.U.O.R.I! e suo Presidente debbo denunziare la deriva teocratica del nostro Paese, che si sta attestando il Paese più OMPOFOBO e RAZZISTA della Comunità Europea.

Solamente una continua nostra presenza può salvare questo nostro Paese dalla squallida ed ignobile deriva teocratica ed omofoba.

VIVA VIVA VIVA IL MATRIMONIO OMOSESSUALE!

VIVA VIVA VIVA LA PIENA EMANCIPAZIONE DEGLI, DI TUTTI GLI OMOSESSUALI!

Nicolino Tosoni, Presidente del F.U.O.R.I.!

niconico84@hotmail.com

Anonimo ha detto...

PRIDE 2007
Articolo di Isabelle Rizk


Recentemente ho esortato il Movimento a porsi come un baluardo di
difesa delle minoranze discriminate, essendo esso stesso una importante
componente di queste minoranze. Ho esortato anche ad agire nel
confronto con il Vaticano piuttosto evidenziandone le contraddizioni
che cercando lo scontro frontale. Ogni azione di contrapposizione
all’
attacco mediatico del Vaticano, ogni iniziativa del Movimento andrebbe
rivolta all’opinione pubblica, nel tentativo di consolidarne il
consenso, facendo leva sul senso democratico di giustizia, concetto
laico contrapposto, questo sì, a quello religioso di morale divina. Si
prenda atto che entrambi i valori sono molto radicati negli Italiani,
che anzi il sentimento religioso al quale il Vaticano si richiama è
presente da oltre 17 secoli, a differenza della nostra purtroppo breve
storia di libertà democratica. Si prenda atto inoltre che i media sono
schierati, consapevoli o no, dalla parte della Chiesa. La recente
campagna intorno alle minacce rivolte a Bagnasco insegna: un vescovo
che non è stato assolutamente biasimato per le parole terribilmente
offensive che ha detto, difficilmente frutto di ignoranza,
probabilmente invece mirate a fomentare odio e disprezzo, oggi invece
viene trasformato in un eroe nazionale per colpa di qualche imbecille.
O, forse, per merito di qualche abile stratega della comunicazione. Cui
prodest? Allora si rifletta che il Pride, così come è stato concepito
nelle edizioni passate, si esaurirà in una sfilata di qualche migliaio
di persone, ben poca cosa rispetto al numero di partecipanti previsti
al Family day (per il quale rinnovo caldamente l’esortazione a
partecipare), una piccola occasione (se pur importante) per qualcuno di
sentirsi libero, hero just for one day. Di tutto questo resteranno solo
le solite immagini, accuratamente selezionate, sui carri più
folcloristici. Il messaggio che le tv trasmetteranno alle famiglie si
tradurrà , inevitabilmente, in una cassa di risonanza per le parole di
Bagnasco. Propongo invece che il Pride diventi una manifestazione che
veicoli un forte messaggio di denuncia, che aiuti gli italiani a
comprendere quanto ingiusta sia la nostra condizione, all’alba del
21°
secolo, in un Paese che si dichiara civile e libero. Immagino allora
una sfilata a “tema”, in cui i carri diventano allegorie di
sofferenze
e discriminazioni del passato e del presente, una denuncia per
scongiurare quelle del futuro. Immagino un carro pieno di omosessuali,
donne e uomini, con la divisa dei deportati dei campi di
concentramento, con il triangolo rosa accanto alla stella gialla. Ed
una domanda: la Chiesa, dov’era? Immagino un carro pieno di streghe,
di
fanciulle condannate al rogo con il pretesto della loro diversità , a
memoria di tutte le donne bruciate vive dall’Inquisizione, donne la
cui
unica colpa era quella di non conformarsi al ruolo che la societÃ
teologica di quel tempo voleva imporre. Ed una domanda: la parola di
Cristo, dov’era? Immagino un carro pieno di donne incinte condannate
al
turpe mercato dell’aborto clandestino, quando le probabilità di
morire
prima ancora di aver vissuto, erano altissime. Ed una domanda: la
solidarietà cristiana, dov’era? Immagino un carro ospedale, con
persone
malate ed altre, disperate, divise da una grata che impedisce di stare
vicini ai propri compagni. Ed una domanda: la Pietas cristiana,
dov’è?
Immagino un carro pieno di persone normali, uomini in giacca e cravatta
e donne in tailleur, con un cappuccio sul volto, condannate al
silenzio. Ed una domanda : la parola di Dio sull’eguaglianza,
dov’è?
Immagino un carro pieno di transessuali costrette a prostituirsi,
perché a loro non viene concessa nessuna alternativa per guadagnarsi
onestamente la vita. Ed una domanda: la giustizia divina, dov’è?
Immagino un carro pieno di uomini di razza bianca, età compresa tra i
30 e i 60 anni, rispettabili eterosessuali regolarmente sposati con
figli, accanto a fanciulle e ragazzetti tailandesi e brasiliani. Ed una
domanda: Bagnasco, perché non dici chi sono? Immagino un carro con
preti e uomini con la lupara. Ed una domanda: perché avete taciuto?
Immagino un carro pieno di preti che predicano una morale che essi per
primi disattendono, al riparo delle loro sagrestie. ed una domanda: La
morale divina, è uguale per tutti? Immagino un carro con tante lapidi
con i nomi di tutte le persone morte ammazzate o suicidate negli ultimi
anni perché amavano chi non dovevano amare. Ed una domanda: di chi è
la
colpa? Immagino un carro pieno di gente normale con i loro figli. Ed
una risposta: la colpa è di tutti noi. Immagino un carro pieno di
monaci appartenenti a tutte le Fedi, insieme sulla stessa Terra, sotto
lo stesso sole. Ed una risposta: siamo tutti eguali.

Isabelle Rizk