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venerdì 6 aprile 2007

Suicidio del giovane studente per omofobia: Interrogazione deputati Rosa nel Pugno

Suicidio del 16 enne di Torino per omofobia: interrogazione parlamentare dei deputati della Rosa nel Pugno
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Al Presidente del Consiglio dei Ministri,
Al Ministro della Pubblica Istruzione,
Per sapere - premesso che:

la notizia del suicidio di M.P., giovane studente torinese, è su tutti i giornali nazionali odierni e viene da tutte le cronache ed i commenti giornalistici direttamente collegata al clima discriminatorio antiomosessuale che si era creato contro di lui nell'ambito scolastico;

M.P., 16 anni, frequentava l'Istituto Tecnico Sommeiller, considerato uno dei più prestigiosi di Torino, ma dallo scorso anno scolastico lo studente era stato preso di mira dagli altri ragazzi che, per deriderlo, lo apostrofavano con il nome di "Jonathan" (come uno dei personaggi del Grande Fratello televisivo indicato come omosessuale) o continuavano a ripetergli "sei gay" , "ti piacciono i ragazzi", come fosse un insulto, un'accusa grave, uno scherno, un marchio di infamia e con un conseguente, progressivo isolamento di M.P. dai compagni e dalla classe;

martedì 4 aprile scorso M.P. si è tolto la vita, gettandosi dalla finestra al quarto piano dell'abitazione familiare, lasciando due biglietti, ora in mano ai carabinieri, dai quali pare confermata la motivazione del gesto legato al disagio scolastico;

la madre Priscilla, confermando che suo figlio M. non sopportava più di sentirsi emarginato e insultato dai compagni di scuola, ha rivelato che già nel 2005 la grave situazione era stata segnalata alla preside ed anche i professori ne erano informati, ma che nulla era cambiato;

la preside dell'Istituto, che non esita a definirlo "il migliore della classe", conferma che il disagio dello studente era stato rilevato e segnalato e che vi era stato un intervento sui compagni, ma che
"Da allora non è più stato notato nulla di insolito" e che "Per noi è stato un fulmine a ciel sereno";

il fenomeno del bullismo sta emergendo, in maniera sempre più evidente, come grave realtà quotidiana del sistema scolastico italiano e che, in questo contesto, la violenza verbale, lungi dall'essere meno pericolosa della violenza fisica, è da considerasi una forma più subdola e "tossica", anche perché sovente pericolosamente sottovalutata nelle sue conseguenze deleterie per la psicologia delle vittime;

"Gay Help Line", il telefono amico di un'importante associazione come l'Arcigay, ha recentemente documentato che oltre il 35% delle chiamate ricevute arrivano da studenti che lamentano atti di bullismo derivanti dalla presunzione di un orientamento sessuale omosessuale;

negli ultimi anni si sono ripetuti ed amplificati messaggi culturali omofobici di vario tenore e intensità, ma che, indubbiamente, l'attuale polemica politica sui "Dico" ha portato un'esasperazione di toni e di argomenti, sino a giungere alla recente equiparazione della "devianza omosessuale" con la pedofilia e l'incesto, e ciò ad opera non solo di minoritarie frange integraliste ma anche e soprattutto di influenti personalità della Chiesa Cattolica;

l'ambiente scolastico naturalmente assorbe ed amplifica gli umori, i timori, il clima generale del dibattito nella società italiana ed è un'ottima "cartina di tornasole" per valutare gli elementi di crisi e, nello stesso tempo, risulta essere il luogo privilegiato per strutturare interventi preventivi del disagio giovanile, con particolare riferimento alle fasi di transizione, di inserimento sociale e di scoperta di sé e dei propri orientamenti sessuali;

nell'ambito del programma regionale contro le discriminazioni ed agganciato al "Piano giovani 2002", l'Assessorato Regionale alla Cultura della Regione Piemonte ha distribuito in tutte le scuole medie superiori ed in tutte le biblioteche civiche regionali il documentario "Nessuno Uguale", girato con ragazzi e ragazze delle scuole superiori che discutono fra di loro, guidati da uno psicologo, di omosessualità e di identità di genere, e prodotto dalla Provincia di Milano e dalla Agedo (Associazione genitori, parenti e amici di omosessuali).


- quali sono le valutazioni del Governo su questo caso e sul clima generale di intolleranza crescente nei confronti di chi è percepito come "diverso" per orientamento sessuale;
- quali iniziative specifiche ed urgenti il Ministrero della Pubblica Istruzione intende assumere per evitare il ripetersi, purtroppo non così infrequente, di giovani suicidi legati all'inserimento nel mondo scolastico;
- se non si ritenga necessaria ed urgente la promozione di una grande campagna nelle scuole medie superiori sull'educazione alle differenze, alla tolleranza sessuale e contro l'omofobia;
- per sapere se l'Istituto in questione ha ritenuto di utilizzare tutti gli strumenti didattici e di supporto messi a disposizione dal Ministero e, nel caso specifico, anche dalla Regione Piemonte.

Presentata dai Deputati:
Bruno MELLANO
Maurizio TURCO
Sergio D'ELIA

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