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Libertà sessuale, libera sessualità- 1976 - Adele Faccio

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Alba Montori su Facebook

domenica 22 aprile 2007

GRAZIE ROMA

secondo la "Storia" ufficiale...
.... il 21 aprile è il compleanno di Roma.

Roma è la mia città e lo è per la mia famiglia da molti secoli.

Amo Roma e talvolta, come tutti coloro che amano nei confronti di ciò che amato, posso adorarla o odiarla , a seconda delle situazioni.
Però sempre è per me "estensione naturale" della "casa", la mia, quella di cui sono parte e che è parte di me.Essa è la "domus", luogo degli affetti, e del lavoro, del pubblico e del privato, in sintonia con tutti gli altri "cittadini", ovvero abitanti della città, senza troppe distinzioni tra classi sociali, ma tutti difesi dalla medesima Lex, scritta, a chiare lettere fin dall'inizio della Repubblica.

E la Res Publica, la cosa pubblica, lo Stato, Roma, divenne tale nella Storia, ovvero nel conscio collettivo spazio-temporale, quando coloro che ne abitavano a vario titolo e con diverse attività il territorio, che è poi una piccola parte di quello attuale, si impegnarono ad esistervi e a trasformarlo per prosperare.
Tutti insieme, a coabitarlo usando ciò che era disponibile, evitando di ammazzarsi reciprocamente per accaparrarselo per sé soli o per i propri, ciò che si sarebbe realizzato, a vantaggio di tutti, impegnandosi reciprocamente a difenderlo da chi volesse appropriarsene a suo solo vantaggio.


L'esperienza monarchica fu decisamente deludente sul piano della convivenza civile, stando all'esempio paradigmatico dei sette mitici re: ciascuno rappresenta a pensarci bene un tipo di potere assoluto che possiamo ritrovare facilmente ancora in giro per il pianeta e anche molto vicino a noi..

Fu il patto sociale, ovvero la scelta collettiva del rispetto reciproco e alla gestione del luogo, tutti insieme, ognuno con le proprie peculiarità genetiche ( da gens, guarda un po'), con doveri e diritti reciproci, a fornire la soluzione, che è ancora quella più pratica e praticata tra la gente civile ( da civis, cittadino).
Qualunque decisione doveva essere presa concordemente dal Senatus ( da anziano, che si suppone abbia maggiore esperienza amministrativa e gestionale) e dal Populus, la gente in età di lavoro e di difesa, di Roma.
E fu scritto sulla pietra e collocato in modo ben visibile a tutti nel luogo di incontro e di scambio di tutto ciò che veniva realizzato. perchè tutti potessero controllare che ciascuno la rispettasse.

Sono davvero convinta che questo sia il più grande dono che la mia città ( la mia comunità di cittadini) ha fatto alla società degli esseri umani.

GRAZIE ROMA
buon compleanno!

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