Arcigay “Il Cassero” - Gay & Lesbian Center
Nota disimpegnativa del Consiglio दिरेत्तिवो a riguardo delle iniziative legislative in materia di unioni di fatto
L'ampio dibattito che il movimento di liberazione omosessuale è riuscito a imporre all'Italia sul tema dei diritti civili e delle coppie di fatto testimonia quanto bisogno ci sia, ancor oggi, di ribadire che la laicità dello stato italiano è una condizione irrinunciabile per la vita democratica।
La “nota” della Conferenza Episcopale Italiana, che richiama i cittadini e i politici cattolici alla coerenza agli ordini di Papa Benedetto XVI, ci riporta indietro di trent'anni, al dibattito sul divorzio e sull'aborto. La “nota impegnativa” della C.E.I. dimostra che la Chiesa Cattolica non ha affatto rinunciato al suo progetto di dominio temporale sull'Italia.
Per questo, amici e amiche di fede cattolica, ci rivolgiamo direttamente a Voi, con la certezza di trovare orecchie attente.
Noi, cittadini e cittadine omosessuali, bisessuali e transessuali, riteniamo lesa la sovranità dello stato italiano, impedito dai veti vaticani a legiferare nell'interesse della società.
Vi chiediamo – giacché Vi sappiamo cittadini democratici e adulti – di non seguire gli ordini dei Vescovi. Ordini neppur velati dalla buona educazione di far credere che si goda di una qualche autonomia.
Il movimento di liberazione omosessuale non dispone dei mezzi economici, mediatici e politici della Chiesa Cattolica. Stentiamo a raggiungere la carta stampata – e della televisione non si parla nemmeno – . Non godiamo di nessuno dei privilegi miliardari di cui gode il Vaticano grazie al Concordato. Possiamo far conto sulla nostra buona volontà, sulla nostra passione civile e sulla forza delle nostre idee.
E se anche fossimo potenti, non vorremmo mai trattare i cittadini di uno stato libero come bambini che non sanno scegliere il proprio bene. Siamo orgogliosi di non possedere nessuna verità rivelata, ma di contribuire al progresso di questa società che anche noi abitiamo. E dalla quale non intendiamo fuggire.
Noi persone omosessuali preferiamo “disimpegnarVi”, cittadini cattolici; lasciarVi liberi di riflettere, conoscere, indagare, formarsi un'opinione autonoma e infine decidere.
Crediamo nell'auto-determinazione e nell'autonomia di giudizio.
Per questo, Vi lasciamo come Vi abbiamo trovato
Uomini e donne liberi.
Comitato Provinciale Arcigay Bologna “Il Cassero”
Via Don Minzoni, 18 – 40121 – Bologna – Italy
Tel +39 051 649 44 16 Fax +39 051 649 50 15
www.cassero.it
direttivo@cassero.it

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Arcigay “Il Cassero” - Gay & Lesbian Center
Nota disimpegnativa del Consiglio Direttivo
a riguardo delle iniziative legislative in materia di unioni di fatto
L'ampio dibattito che il movimento di liberazione omosessuale è riuscito a imporre
all'Italia sul tema dei diritti civili e delle coppie di fatto testimonia quanto bisogno
ci sia, ancor oggi, di ribadire che la laicità dello stato italiano è una condizione
irrinunciabile per la vita democratica.
La “nota” della Conferenza Episcopale Italiana, che richiama i cittadini e i politici
cattolici alla coerenza agli ordini di Papa Benedetto XVI, ci riporta indietro di
trent'anni, al dibattito sul divorzio e sull'aborto. La “nota impegnativa” della C.E.I.
dimostra che la Chiesa Cattolica non ha affatto rinunciato al suo progetto di
dominio temporale sull'Italia.
Per questo, amici e amiche di fede cattolica, ci rivolgiamo direttamente a Voi, con
la certezza di trovare orecchie attente.
Noi, cittadini e cittadine omosessuali, bisessuali e transessuali, riteniamo lesa la
sovranità dello stato italiano, impedito dai veti vaticani a legiferare nell'interesse
della società.
Vi chiediamo – giacché Vi sappiamo cittadini democratici e adulti – di non seguire
gli ordini dei Vescovi. Ordini neppur velati dalla buona educazione di far credere
che si goda di una qualche autonomia.
Il movimento di liberazione omosessuale non dispone dei mezzi economici,
mediatici e politici della Chiesa Cattolica. Stentiamo a raggiungere la carta
stampata – e della televisione non si parla nemmeno – . Non godiamo di nessuno
dei privilegi miliardari di cui gode il Vaticano grazie al Concordato. Possiamo far
conto sulla nostra buona volontà, sulla nostra passione civile e sulla forza delle
nostre idee.
E se anche fossimo potenti, non vorremmo mai trattare i cittadini di uno stato
libero come bambini che non sanno scegliere il proprio bene. Siamo orgogliosi di
non possedere nessuna verità rivelata, ma di contribuire al progresso di questa
società che anche noi abitiamo. E dalla quale non intendiamo fuggire.
Noi persone omosessuali preferiamo “disimpegnarVi”, cittadini cattolici; lasciarVi
liberi di riflettere, conoscere, indagare, formarsi un'opinione autonoma e infine
decidere.
Crediamo nell'auto-determinazione e nell'autonomia di giudizio.
Per questo, Vi lasciamo come Vi abbiamo trovato. Uomini e donne liberi.
Comitato Provinciale Arcigay Bologna “Il Cassero”
Via Don Minzoni, 18 – 40121 – Bologna – Italy
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